Patrizia Visone. Foto di Roberta Mazzone.
Patrizia Visone. Foto di Roberta Mazzone.

Patrizia Visone si racconta

Lo charme di Patrizia Visone prende il nome di Vitrizia VTRZ

Incontriamo l’imprenditrice Patrizia Visone, fashion designer dalla creazioni originali ed artigianali che con il suo brand Vitrizia VTRZ, danno un tocco di charme a chi le sceglie.

Patrizia Visone. Foto di Roberta Mazzone.
Patrizia Visone. Foto di Roberta Mazzone.

Patrizia Visone, Vitrizia VTRZ e Il Cappellaio Matto: ce ne parli.

Mi ci sono trovata per caso, come in tutti percorsi, ti ci trovi ti guardi in giro e dici … “si è questo il mio posto mentale!” . Ho trovato nel fare cappelli il mio linguaggio. Sono comunicativa ed il cappello è diventato un foglio dove scrivere a tante persone. Scrivere di me e di loro.

Come è nata l’idea di iniziare questa avventura che le sta dando notevoli soddisfazioni?

La verità è che avevo lasciato il campo della moda da tanto e mi sono ritrovata con un forte bisogno di concretizzare la fantasia, mi è stato chiaro il concetto di creatività. L’esigenza di arrivare ad un prodotto concreto, che si tocchi ed accarezzi tutti i sensi, intendo in particolare il campo visivo. Un qualcosa che sollecitasse gli occhi ma anche l’animo attraverso il senso estetico ma anche funzionale. Ho pensato ad un prodotto piccolo, la quale lavorazione mi permettesse sempre la mobilità, che lo potessi fare nei miei spostamenti.

Dei ferri e del filato mi son capitati davanti agli occhi e tra le mani … cosa ne posso fare ? e questa è stata la partenza. E’ nettamente un’altra mia avventura che mi sta dando grandi soddisfazioni. Il cappello per me è diventato linguaggio e tributo a tanti degli aspetti della donna contemporanea e cosmopolita. Percepire che questo viene colto e le donne si identificano attorno a questo mio mondo vuol dire stringerci ed allearci.

Quando ha compreso che il suo sogno si stava tramutando in realtà?

Sicuramente trovarsi gli ordini sulla scrivania e vedere le creazioni nelle vetrine è un indicatore concreto ma essere riconosciuta per strada vuol dire essere stata individuata, raccontare il concept e percepire l’attenzione, essere sollecitata da domande, avvertire il legame tra donne, la complicità che leggo negli occhi … vuol dire riuscire a comunicare e ritrovarci una nelle altre. Un cappello diventa un simbolo, messaggio, bandiera per noi che riconosciamo il significato.

Vorrei che la mia energia che passa attraverso tutte queste trame, rilasci positività a chi li indossa, altrettanto vorrei che mi ritornassero.  Un filo di Arianna ed una meta che forse sto raggiungendo, ma in fondo non è la meta, quanto il viaggio importante. La realtà è il momento, è il viaggio di tutte le donne che sto incontrando e che mi stanno ricambiando con la forza .  Il mio sogno è reale da quando è successo questo.

A giorni uscirà il lavoro fatto per la campagna con Rosalie Ndour, vincitrice di New Look of the year 2016, sono contenta di vedere anche che con il team che mi affianca, il messaggio è diretto, ironico e dinamico, la vita è un gioco serio ! Anche questo è sogno che diventa realtà, vedere delle bellissime foto, il contest ed il teaser … vedere che sei li. Sei tu… siamo noi !

Che cosa è per Patrizia Visone la moda?

Dovrei rispondere “tendenza”, ma è un termine che ho avvertito sempre stretto. Le cose che ho fatto e che ancora faccio nel mondo dell’abbigliamento e dell’ accessorio … hanno sempre il loro posto, camminano fuori tendenza eppure sono sempre di tendenza nel susseguirsi delle stagioni. Credo perché sono frutto di un linguaggio profondo e quello che sentiamo e percepiamo non segue le tendenze stagionali di mercato. Quando  vestirsi è un’espressione di equilibrio sia di esuberanza che di discrezione, si acquisisce uno status che è la Moda; la pienezza di essere se stessi.  Direi l’equilibrio. Le digressioni della moda, le coniugazioni o gli approfondimenti della moda sono libidinosi, lussuriosi reiteramenti a cui abbandonarsi per arrivare a produrre capolavori che poi diventano arte.

C’è qualche stilista che ammira in particolar modo? Con chi le piacerebbe iniziare una collaborazione?

Vivienne Westwood sia per gusto che per Storia, Alexandre McQueen, Mugler, Gaultier, Chanel, Dior, Tom Ford per grandi linee . Adoro i personaggi a tutto tondo impegnati anche i progetti artistici o etici. Mah … magari la Westwood o Mcqueen … anche in progetti espressivi su vari livelli.

Un accessorio che non dovrebbe mai mancare ad una donna?

“Tutto è utile niente è necessario”, è il mio motto, la personalità deve essere cosi forte da sentirsi sempre vestiti di se stessi … ma ovviamente devo dire: un cappello!  “A chi ha testa non manca il cappello “! E che il Tudor sia con tutte noi ! Il Tudor è il mio cappello/corona rinascimentale, il serio gioco della consapevolezza, fascino e femminilità.  Mi augurerei non manchi mai!

Femminilità: esprima la visione di Patrizia Visone.

Il concept “Vitrizia” è un susseguirsi di tributi alle espressioni della femminilità anche attraverso identificazioni dell’immaginario collettivo. E’ una domanda esageratamente pertinente!  La mia definizione è universale perché poi gli ormoni ne danno il genere. La femminilità è per me espressione di consapevolezza ed accettazione della propria ed altrui fragilità umana, è da qui forza e poi accoglienza . Questo stato mentale sfocia nel “Fascino” .

Lei ha lanciato anche delle proposte di accessori wedding davvero originali: ma come deve essere la sua sposa?

La donna che vedo in tutte noi e che esorto ad uscire, è una donna che vuole crescere e fare esperienza con tante incertezze, Alice ne è portavoce.   Al contrario la mia sposa, esclusivamente in questa occasione, si spoglia di tutti i dubbi e le incertezze, sceglie uno scettro, un abbigliamento minimal o discreto, accessori semplici ma autentici.

Lo scettro bouquet per concretizzare l’idea della consapevolezza dei propri valori che vanno a rafforzare l’unione ed il nuovo cammino non il compagno di avventura. I copricapo ed i guanti soffici e brillanti … puri.  Ecco, la sposa Vitrizia è una donna “autentica”.

Per concludere, vuol renderci partecipi dei progetti futuri di Patrizia Visone?

Sono molto presa ma contentissima in questi giorni. Vitrizia è un brand imprenditoriale che parla alle donne ma che lavora in solitario con collaborazioni ed interazioni ad incrocio. Stranamente per chi cerca di immaginarlo, la mia giornata frenetica si risolve in modo concentrato e solitario. Io sono una donna che si ossigena nel lavoro di gruppo ed in ambiti non strettamente collegati alla mia formazione. Nel tempo ho collaborato in progetti davvero disparati, credo di essere davvero eclettica ed oltre che una competenza sono diventata … una “Persona”. Questo in particolare è il motivo per cui ora sono parte del team di un progetto ambizioso.

Area 35mm è una Visual Art House che si sta aprendo in sordina nella downtown di Napoli, capitale del terziario italiano. Il progetto nasce per dare uno spazio vitale, creativo e produttivo a tutti i professionisti e gli amanti delle arti visive, foto e video per prime, tutte le risposte gravitano in un hub sperimentale fisico, una factory produttiva. Abbiamo spazi, servizi, tecnologia, collaborazioni e competenze a disposizione di professionisti, amatori e neofiti.  Napoli Photo Life è l’evento che consideriamo inaugurazione e sarà una 3 giorni senza respiro dal 13 ottobre. Foto-giornalismo, archivi storici, performances artistiche, consulenze e tanti nomi di respiro nazionale che ci stanno supportando in questo evento che celebra il fotografo come testimone della Storia.

L’happening è già il fiore all’occhiello di questo team che è confluito con passione per costruire e continuare a fare la differenza nella nostra città.

Su Silvana De Dominicis

Vice direttore di La Gazzetta dello Spettacolo, amante degli animali, la natura e la cucina veg. Umiltà e sensibilità sono nel contempo i miei pregi e difetti.

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