La scarpa femminile, sfoggiata in tutte le sue forme, diventa un caso letterario. Essa è da sempre considerata la vera essenza di una donna ed è un accessorio indispensabile nel guardaroba perchè richiama il proprio stile e la propria personalità.
Pino Ammendola è l’autore di “Scarpediem. Storie di scarpe straordinarie” ed ha preso spunto, per scrivere il suo libro, proprio dalle scarpe femminili che sono diventate il soggetto letterario di questo avvincente ed appassionante racconto. L’attore, doppiatore, regista e autore teatrale c’introduce in un viaggio della memoria fatto per i vicoli della sua Napoli.
Perchè scegliere come protagonista del libro la scarpa femminile? -verrebbe da chiedersi. Ebbene sì, perchè la scarpa è sinonimo di carattere, personalità, stile e cultura di appartenenza. Essa da simbolo-feticcio diventa l’icona di un’individualità forte, precisa e determinata alla quale le donne non rinuncerebbero mai.
Il libro ruota intorno a sette storie nelle quali le scarpe femminili sono il soggetto principale. Percorsi storici che partono dalle “scarpe delle signorine” per poi passare ai “mocassini azzurri”, al “giallo delle scarpe di Marylin” fino ai “sandali capresi”.
E’, dunque, un viaggio attraverso i ricordi e le esperienze di sette donne che hanno vissuto la loro storia personale e che amano raccontarla attraverso il loro paio di scarpe simbolo. La scarpa, oltre alla borsa, è l’accessorio che le donne scelgono con maggiore cura ed in questo libro sono considerate come un vero e proprio mezzo di trasporto che ripercorre epoche e suscita emozioni tramite i ricordi che ritornano alla mente.
Quest’opera letteraria, introdotta dalla prefazione di Renzo Arbore, è caratterizzata da una raffinata sensibilità verso l’universo femminile e da una profonda analisi del proprio vissuto che, però, ha dei lati spesso umoristici e divertenti come del resto è la vita.