Seraphym. Il tradimento, di Benno Pamer

Seraphym. Il tradimento, di Benno Pamer

Una trilogia Urban Fantasy che inizia con un primo volume ricco di elementi religiosi, ma anche mistici ed erotici.

Seraphym. Il tradimento, di Benno Pamer

Stiamo parlando di Seraphym. Il tradimento. Il protagonista è il ventunenne Noah, che scopre di appartenere ad una stirpe di esseri soprannaturali, i serafini, angeli dotati di sei ali e di grandi poteri. Il giovane verrà coinvolto in vicende oscure e violente, che lo metteranno spesso alla prova. La trama è incentrata su una sfida tra un noi e un loro, tra il bene e il male, tra la luce e l’ombra. Noah Seraph è il protagonista di una missione che non si pone banalmente come obbiettivo la conquista suprema del bene, ma l’instaurazione dell’equilibrio tra le forze.

Equilibrio che sin dalla fase iniziale della narrazione è rotto dalla misteriosa morte di Thomas Seraph, padre di Noah, nonché colui che gli lascia in eredità un libro, contenente arcani e formule determinanti allo svolgimento di tutta la vicenda. La lettura è avvincente. Inoltre non mancano personaggi femminili: Mirijam emerge all’inizio come l’enigmatica aiutante di Noah, ma diventerà vulnerabile prima, estremamente coraggiosa poi. Noah dovrà infatti difenderla eroicamente anche grazie ai suoi poteri sovrannaturali e alle inevitabili conseguenti responsabilità. L’oscuro nemico da combattere è incarnato nel personaggio di Frank Bernstein, essere violento e malvagio, che costituisce una continua minaccia lungo la narrazione.

È lui il traditore, in quanto si presenta come il medico che avrebbe dovuto prendersi cura del padre di Noah in punto di morte, ma si rivelerà ben presto un uomo crudele e spregevole. È anche da questo elemento che deriva la rottura dell’equilibrio che scatenerà le numerose peripezie dei personaggi. Nel complesso il primo libro della trilogia fantasy di Benno Pamer appare come un tentativo di spiegazione dell’eterna contrapposizione tra forte e debole, male e bene. Non solo: il primo libro mette in risalto, per mezzo di personaggi quasi mitologici, le paure e le caratteristiche più fragili dell’essere umano.

Scelta stilistica non facile ma sicuramente azzeccata, volta ad arricchire l’opera di significati, allegorie e simbolismi che possono essere colti con una lettura attenta ma che risulta in ogni caso gradevole. In alcuni tratti sembra di star leggendo un fantasy tendente al thriller, ma gli elementi più crudi, quelli più erotici o ancora, più patetici, rendono graduale ed efficace il coinvolgimento del lettore, che si pone come spettatore di scene forti, sia per l’impatto che per i significati quasi sempre lasciati all’intuizione.

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Redazione Giornalistica

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