Dispacci Italiani. Viaggi d'amore in un Paese di pazzi, Toscana

Toscana: Dispacci Italiani. Viaggi d’amore in un Paese di pazzi

Toscana. L’atelier della bestemmia è il volume che inaugura la collana Dispacci Italiani. Viaggi d’amore in un Paese di pazzi, curata da Davide Grittani e pubblicata da Les Flaneurs Edizioni. Si tratta di un progetto che vedrà protagoniste le regioni italiane attraverso i racconti e le narrazioni di autori contemporanei.

Dispacci Italiani. Viaggi d'amore in un Paese di pazzi, Toscana

Si parte con la Toscana e con sette scrittori che rappresentano questa meravigliosa regione. Il sottotitolo dell’opera è Viaggi d’amore in un Paese di pazzi suggerendoci una prima chiave di lettura: si tratta di un viaggio appassionante, di una manifestazione d’amore per il nostro Paese abitato da una follia creativa e non solo. Scrive Grittani nell’introduzione al volume: «Volevamo fotografare queste terre ricchissime eppure desolate, per ricordarci che c’è stato un tempo in cui andavamo tutti fieri della stessa cosa, tutti figli della stessa culla.

Quella in cui siamo cresciuti, la stessa in cui siamo stati avvelenati. Volevamo fissare meglio queste cose, e per farlo abbiamo chiesto in prestito gli occhi di chi sembra strano, le pupille di chi sembra pazzo. E forse (per fortuna) lo è davvero. Per come la immaginavo, sapevo che una collana sarebbe stata troppo e nel contempo anche troppo poco, cornice ideale di un disegno ribelle». Il volume, come dicevamo, è una raccolta insolita di racconti e scritti di una porzione di Italia che nel mondo della letteratura non è molto tracciata e visibile, ma non per questo non meritevole di essere narrata.

Il punto di vista e l’oggetto narrato per la loro peculiarità sono esclusivi e se fino ad ora erano visti come la periferia della letteratura, adesso assumono una valenza del tutto nuova. «Serviva uno spazio pedagogico per un bambino caratteriale, un concetto d’insieme per tante differenti solitudini. Allora chiamatela come vi pare, ma questa indagine semiseria nei territori letterari meno battuti dall’editoria contemporanea credo si presenti ai Lettori con l’autonomia dei giudici e l’etica degli imputati, ma soprattutto – perlomeno lo auspico – con l’umiltà di chi suggerendo un sentiero spera che gli venga mostrata l’intera via».

Sono sette gli autori che hanno firmato i testi di questo primo volume, tutti toscani di nascita o di adozione, ognuno con alle spalle una notevole esperienza di scrittura in ambito narrativo o giornalistico: Uomini e scarpe di Sergio Nelli; Rane sul margine della Diva di Roberto Masi; Cieli della nostra infanzia di Emiliano Gucci; Segni precursori del tempo di Veronica Galletta; Dalla sinagoga alla moschea, un pellegrino a Firenze di Marco Vichi; Polvere di Massimo Campigli; La grande riesumazione del quarantacinque di Ilaria Giannini. Ogni testo è un viaggio unico e irripetibile, che vi darà l’opportunità di conoscere non solo luoghi che sono, forse, fuori dalle comuni rotte turistiche, ma punti di vista inediti, che vi faranno venire il desiderio di una nuova ed entusiasmante scoperta.

Autore: Redazione

Redazione Giornalistica

Potrebbe interessarti

Scrivere per fare business, di Michela Trada

Scrivere per fare business, di Michela Trada

Michela Trada è giornalista, speaker e amante del bello in ogni sua forma ed espressione. Oggi racconta il suo nuovo libro.

Angelo Longoni. Foto di Dirk Vogel

L’imprevedibilità del bene, di Angelo Longoni

Da anni è nota l’abilità di regista, drammaturgo e sceneggiatore di Angelo Longoni affronta generi diversi e oggi si racconta.

Il libro Fantasmi. Ma chi l’ha detto che devi baciare un rospo per trovare un principe

Fantasmi. Ma chi l’ha detto che devi baciare un rospo per trovare un principe

Oggi raccontiamo del libro: "Fantasmi. Ma chi l’ha detto che devi baciare un rospo per trovare un principe", un testo dedicato alle donne.

Lascia un commento