Il rapporto con il cibo non sempre è positivo, anzi in una società in cui l’immagine conta più di ogni altra cosa, questo rapporto può incrinarsi e prendere una brutta piega. Spesso con il cibo si possono avere rapporti difficili, causati da motivazioni non per nulla banali, ma radicate nel profondo, le quali vanno scovate e superate solo attraverso i giusti percorsi terapeutici.
Nel suo ultimo libro, Cibo amico, cibo nemico. Un interminabile conflitto. EMDR: la soluzione possibile, Marina Balbo indaga le cause dei disturbi alimentari e propone una soluzione terapeutica innovativa. Stiamo parlando del trattamento EMDR, che sta per Desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari. Il volume, pubblicato da Mimesis, approfondisce diversi aspetti derivanti da uno squilibrio alimentare. Si tratta di uno studio approfondito, ma accessibile a qualsiasi lettore, poiché si pone come uno strumento di autoaiuto per la presa di consapevolezza di un problema, che può essere superato solo attraverso un corretto percorso psicoterapeutico. Prima di approdare alla descrizione del metodo terapeutico, che ha ricevuto il sostegno e il riconoscimento della comunità scientifica, Marina Balbo ricostruisce la storia del difficile rapporto che l’individuo ha avuto con il cibo. Il metodo di Marina Balbo è una terapia ad ampio spettro, che permette l’individuazione di quei traumi che inconsciamente hanno indotto l’individuo, nel tempo, a reagire con una scorretta alimentazione. Esso, oltre a lavorare sui traumi, fortifica l’autostima del soggetto, così da rispondere efficacemente a quei sintomi, spesso cronici, dei disturbi alimentari.
Marina Balbo ha accumulato una esperienza ventennale e i risultati della sua terapia sono avvalorati da numerose ricerche scientifiche e da risultati positivi. Il volume si divide in diversi capitoli. Come accennato, partendo da un excursus storico su rapporto dell’uomo con il cibo nel tempo, l’autrice passa a spiegarci le ragioni psicologiche che potrebbero essere alla base dei disturbi alimentari fino ad approdare alla fase terapeutica e al metodo EMDR. Il volume si chiude con una sezione estremamente interessante, che propone delle schede di autoanalisi e un vademecum per scegliere i cibi in modo sano ed equilibrato a casa e fuori casa a cura della nutrizionista Francesca Allieri.
Ad anticipare lo studio di Marina Balbo c’è la prefazione di Isabel Fernandez, che scrive: «L’autrice ha avuto come obiettivo quello di scrivere un testo che potesse raggiungere tutti ed essere uno strumento conoscitivo e di autoaiuto per quei soggetti che soffrono di disturbi alimentari. A mio parere l’obiettivo è stato raggiunto in maniera eccellente in quanto questo, più che un semplice libro, è un viaggio alla scoperta di tutto il mondo che sta dietro l’alimentazione». Ad arricchire ulteriormente il volume, c’è l’articolo “E se mio figlio mangia male?” di Ilaria Binello ed Erika Viotti, in cui è spiegato quale deve essere il giusto rapporto che i bambini devono avere con il cibo, per evitare malattie che a lungo andare possono danneggiare l’organismo. Il libro di Marina Balbo e il suo lavoro di terapeuta sono dunque un valore aggiunto per la nostra salute fisica e mentale.