La storia di una famiglia nella morsa delle avversità è presentata dall’americana Mary Karr.
Il libro di Mary Karr con il titolo sintomatico di “Il club dei bugiardi” è stato pubblicato in Italia il 9 novembre 2017. La storia narrata si snoda nella piccola cittadina petrolifera di Leechfield. L’ambiente americano che funziona da sfondo per le figure della narrazione non è invitante: è provinciale, piccolo, puzzolente, brutto e disperso.
Il centro urbano è geograficamente situato nel Texas orientale. A fronte di una situazione scenografica così critica, di sicuro verrebbe da chiedere il perché qualcuno possa progettare una vita, ma anche una sola porzione di esistenza, nelle sue vicinanze. Alla fine, ognuno è pur capace di capire che la Terra è molto più vasta di Leechfield.
Il paese senza illusioni
I più temerari, avvisa Mary Karr, magari partiti da lontano e in cerca di un nuovo corso – anche economico – per la propria esistenza, vedevano da subito perire le loro illusioni. Insomma, chiunque si trovasse, a metà degli anni ’50, a sperare in un domani radioso nei pressi di Leechfield, era costretto a riesaminare la propria posizione.
Il fatto o la colpa, era che, quando si è presi troppo da problemi riguardanti il futuro, la probabilità di commettere un errore diventa reale. Con una percentuale alta. Sicuramente, a volte, lo sbaglio compiuto è una scelta. Quando non ci sono grandi spazi, l’individuo è costretto a rassegnarsi. E quindi, se non ci sono altre soluzioni va bene anche la desolata Leechfield.
La storia della scrittrice
Il racconto fatto in “Il club dei bugiardi” è autobiografico. È lei, Mary Karr, si racconta bambina nella casa in cui ha vissuto. Tutti i bambini e le bambine hanno diritto a un rifugio caldo e accogliente. Ma non era così la casa dove visse la scrittrice. In quell’avamposto tutto puzzava.
O di petrolio o di dolore. In questo suo romanzo – che usa la forma canonica del memoir – la casa dove passava la maggior parte del suo tempo, era un luogo da temere. Nella sua casa, senza alcun preavviso, l’autrice era spesso invischiata in qualche furibonda litigata. Sua madre è la prima vittima e si chiama Charlie Marie. Insieme al marito, rappresentano una coppia amareggiata dalla vita. I figli, a loro volta, non hanno grandi orizzonti. In casa, l’unica cosa che gira senza mancare mai, come un farmaco fai da te, è il mix di violenza e alcool.