Ospitiamo Selenia Orzella, giornalista e conduttrice, con all’attivo anche un interessante romanzo, “Mi manca l’aria”, in cui racconta, attraverso un altro personaggio, un reale vissuto personale, una perdita importante.
Una ragazza concreta, Selenia, vogliosa di sempre nuove esperienze, di poter realizzare qualcosa di suo, una conduzione, un programma importante.
Benvenuta su La Gazzetta dello Spettacolo, Selenia Orzella. Tarantina di nascita e da sempre appassionata di danza, ti andrebbe di raccontarci come ha avuto realmente inizio il tutto?
Ho cominciato a fare danza all’età di tre anni ma ad instradarmi sono stati i miei genitori, convinti che potessi fare di più. Ho così preso parte ad un primo provino, all’età di soli dodici anni, per poter accedere all’Accademia Nazionale di danza, con successivo trasferimento a Roma, da sola. Ho vissuto un’esperienza bellissima, in collegio dalle suore e diplomandomi, nel 2003, come ballerina professionista. Dopo dieci anni ho poi sentito la necessità di realizzare altro, così ho preso parte ad un casting che mi avrebbe portata a condurre in una piccola emittente. Una nuova e formativa esperienza, caratterizzata da diversi ospiti, fino al successivo provino per la Rai.
Importantissima l’esperienza ne “Oggi è un altro giorno”, capitanata da Serena Bortone..
Un’esperienza particolare, durata tre anni, di cui due vissuti a stretto contatto con il Covid-19. Mi sono occupata di costume, giovani e anziani, parlando anche della sessualità, di ogni suo singolo aspetto. Ho avuto anche modo di vivere il periodo sanremese, altro momento entusiasmante. Devo un grande grazie a Serena Bortone, una donna che stimo molto, che mi ha concesso di utilizzare un taglio ironico che amo molto e che ha divertito anche lei.
Tra le tante situazioni che hai avuto modo di vivere, quale ti soddisfa maggiormente?
Amo raccontare storie, cosa che mi ha concesso anche “Petrolio”, un lavoro molto autoriale, e non ti nego che sarei felice di potermi dedicare alla conduzione, ad un programma tutto mio.
Tra le tante, importanti, interviste realizzate hai avuto modo di incontrare anche Gigi Proietti. Cosa puoi dirci a riguardo?
Incredibile poter incontrare Proietti! Credimi, ero pietrificata dinanzi a lui, vuoi perché ero una ragazzina, non di certo ‘ancora’ una giornalista Rai. Lui stette al gioco, alla mia battuta finale. Una personalità enorme, indiscutibile, davvero umile.
Tornando alla tua Taranto, nel tuo passato c’è anche la recitazione con “Mar Piccolo”. Che ricordo porti con te da quel periodo ed anche del video realizzato con gli Zero Assoluto, “Semplicemente”?
Ero davvero molto piccola ma felice di poter prendere parte a quelle due esperienze. Sono passati più di dieci anni e in molti ancora mi chiedono se sono io la ragazza del video di “Semplicemente”. Andai ai provini con un’amica, non convinta del tutto, e invece.. Stesso discorso per “Mar Piccolo” perché, anche in quel caso, ero piccolissima ed il film rappresentava una denuncia importante, argomento non diffusissimo ai tempi.
Nel tuo ‘passato’ vi è anche “Mi manca l’aria”, un romanzo a cui tieni particolarmente..
Si, “Mi manca l’aria” parla di me, di un periodo molto particolare, di una perdita vissuta quindici anni fa. Una sorta di diario in cui mettermi alla prova, rielaborando tutto ciò che avevo vissuto, sentendo vicine persone a me sconosciute che hanno attraversato un dolore simile al mio. Scrivere ha in sé una potenza pazzesca, capace di buttare giù dei ‘muri’.
Chi è Selenia Orzella oggi?
Selenia Orzella è davvero tanto ed è difficile potermi descrivere in pieno. Ho di certo attraversato momenti non facili ma ciò che più mi piace è il non essermi mai fermata, il continuo mettermi alla prova. L’adattarsi, l’ingegnarsi, oltre ogni difficoltà..
Un’ultima domanda, cosa puoi anticiparci sul tuo futuro artistico?
I primi di dicembre, con al comando Lorena Bianchetti, vi sarà un nuovo programma, un game show per Rai2, una scelta tra pretendenti, un modo utile a trovare l’amore ed io, dal mio canto, avrò il ruolo di scoprire quei famosi scheletri che vivono negli armadi di ognuno di noi. Al contempo continuo ne “Petrolio” e “La volta buona”, due programmi che amo molto, che mi permettono di mostrare la mia anima ‘gioiosa’ e, al contempo, approfondire temi che mi piacciono, come con “Petrolio”.