Rovistando nei miei silenzi, di Rosanna Affronte
Rovistando nei miei silenzi, di Rosanna Affronte

Rovistando nei miei silenzi, di Rosanna Affronte

Il dono dell’ascolto come atto di accoglienza verso il prossimo il fil rouge di “Rovistando nei miei silenzi”, ultima raccolta della scrittrice calabrese Rosanna Affronte, disponibile in librerie e store digitali per la collana “Nuove Voci”, edita da Gruppo Albatros Il Filo con la prefazione di Barbara Alberti.

Composto da dodici racconti e tredici poesie, il testo affronta a “gran voce” la valenza esperienziale del silenzio, non già assenza di comunicazione, ma modalità d’interazione autentica e profonda, integrazione di voci interne che si raggiungono e si riconoscono tramite il canale privilegiato dell’ascolto e della scrittura. 

La incontriamo per la nostra rubrica “Libri e Scrittori“.

Cara Rosanna Affronte, quando e come, ha iniziato a sentire la necessità di scrivere?

Ho iniziato a scrivere nel 2007, in un periodo un po’ difficile per me. Tanti i conflitti che albergavano nella mia mente, e che, come sempre, accumulavo in assoluto silenzio,  finché, una sera, sentii proprio la necessità di far diventare un foglio bianco il mio interlocutore,  iniziando a imbrattare quel foglio con tutto ciò che avevo dentro. Sono stati i malesseri interiori, le emozioni ferite, i sentimenti calpestati,  le lunghe pause con gli invisibili carcerieri, a darmi l’ input per scrivere…non solo le mie sofferenze, ma anche quelle che appartengono agli altri, perché la mia eccessiva sensibilità mi ha portato, sempre, a volgere lo sguardo verso coloro che  vivono nel disagio, qualunque esso sia, e a seguire sempre la via del cuore.

Perché’ questo titolo, “Rovistando nei miei silenzi”: tutti noi abbiamo dei silenzi da cercare?

La scelta del titolo ” Rovistando nei miei silenzi” è venuta fuori perché, oltre al fatto che sono poco loquace-anche se il silenzio è una dimensione interiore, non necessariamente mancanza di parole-  sento, spesso, il bisogno del silenzio per ritrovarmi, e se non mi immergo in quella dimensione, avverto un senso di smarrimento.  Ricordiamoci, anche, che c’ è un mondo che ha bisogno di essere ascoltato, e che, facilmente, dimentichiamo… per fare questo abbiamo bisogno di un silenzio autentico che ci permette un ascolto empatico, per poter accogliere l’ altro. Il dono dell’ascolto, infatti, come atto di accoglienza. Tanti sono i tipi di silenzi, quelli cosiddetti negativi e che non vorremmo: il silenzio della malattia, della solitudine, dell’ abbandono ecc. E poi ci sono quelli positivi, che invece, dovremmo cercare come processo di riflessione e interiorizzazione: il silenzio ristoratore della preghiera,  il silenzio per ammirare le bellezze del Creato, il silenzio per mettere a nudo la nostra interiorità.

Rosanna Affronte ci cambierà la vita, dopo aver letto questo libro?

Non penso proprio che ci cambierà la vita la lettura di un libro. Ognuno di noi è radicato nel proprio mondo, nel proprio modo di essere. Può, certamente, indurre il lettore alla riflessione, se riesce a cogliere le emozioni e gli stati d’ animo che ogni storia scritta è capace di inviare.

Il messaggio più profondo che ho voluto trasmettere è che, spesso, siamo  concentrati solo su noi stessi, e non riusciamo ad uscire dal nostro orticello, non riusciamo a  soffermarci, ad allentare la corsa, per ascoltare chi è meno fortunato di noi. Penso che sia un dovere di tutti puntare alla fraternità, riconoscendo la dignità di ogni persona umana.  In fondo siamo tutti viandanti sotto lo stesso cielo, fragili e spesso smarriti, che anche un soffio di vento, in un attimo, può portarci via.

Su Sara Morandi

Insegnante per vocazione, giornalista per passione. Amo il teatro perché incarna le emozioni viventi delle nostre anime. Ho sempre scritto di spettacolo e questo mi ha reso felice e mi rende tuttora. Divoro libri e il mio sogno sarebbe quello di scrivere un romanzo.

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