Ubaldo Pantani - Imitatore

Ubaldo Pantani e il segreto dei suoi personaggi

Ubaldo Pantani, attore, mattatore ed imitatore, in questa intervista ci racconta della sua passione per le imitazioni, che trova origine fin dall’infanzia guardando il grande Gigi Sabani.

Ubaldo Pantani - Imitatore

La sua camera era diventata una specie di studio televisivo improvvisato: la scrivania che simulava un palco e l’asta del caso che sua mamma usava per fare i capelli a casa. Inoltre, ci racconta il segreto di come imita i suoi personaggi…

Benvenuto Ubaldo Pantani su La Gazzetta dello Spettacolo. Come nasce la tua passione per le imitazioni?

Piacere mio. Spontaneamente. All’età di 10 anni più o meno… Iniziai a rifare le imitazioni che faceva Gigi Sabani in tv, allestendo nella mia camera un palco improvvisato con la scrivania e l’asta del casco che la mia mamma usava per fare la messa in piega dei capelli a casa, a sorreggere un microfono immaginario.

Come si prepara per le imitazioni? Parte dalla voce?

Quasi mai. Mi intriga la logica contorta di un personaggio, quello che sottintende, il suo non detto. E il linguaggio del corpo, mi diverte osservare come un personaggio muove le mani, cammina.

C’è mai stato un personaggio estremamente felice della propria imitazione o qualcuno che non ha per niente gradito?

Nella maggior parte dei casi, la vanità supera la permalosità. Spesso chi non gradisce, ignora. 

News professionali che può anticiparci?

Non sono scaramantico ma se c’è una frequente ricorrenza e è quella per cui se anticipo un’idea, inconsciamente caricandola di aspettative, o non la riesco a fare o viene fuori come non volevo. Nell’incertezza, lavora in segreto (ride).  Male. 

Su Sara Morandi

Insegnante per vocazione, giornalista per passione. Amo il teatro perché incarna le emozioni viventi delle nostre anime. Ho sempre scritto di spettacolo e questo mi ha reso felice e mi rende tuttora. Divoro libri e il mio sogno sarebbe quello di scrivere un romanzo.

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