Oggi noi di La Gazzetta dello Spettacolo abbiamo intervistato una showgirl e presentatrice molto amata dal pubblico. Laura Freddi da poco diventata mamma sta vivendo il periodo più bello della sua vita.
Laura, sei mamma di Ginevra, una bambina di un anno, che tipo di mamma se?
Ho avuto mia figlia in un’età molto adulta, a 45 anni, anche per questo motivo sono molto protettiva e appiccicosa: me la sto godendo fino in fondo, l’allatto ancora al seno e trovo che questo ci dia un’intimità maggiore. So che ora, pian piano, dovrò far in modo che si stacchi da me, nel frattempo, però, mi godo questo nostro rapporto speciale.
Allo stesso tempo, però, cerco anche di essere un genitore severo per quello che riguarda le regole e l’educazione: lo faccio perché penso che sarà una cosa importante per lei e la sua vita.
E tu, che figlia sei stata?
Mia mamma racconta che ero una bambina buonissima, dove mi metteva stavo e raramente facevo i capricci. Ho dato problemi solo quando mi hanno cominciata a portare all’asilo: non ci volevo andare e facevo i capricci.
Crescendo, poi, ho avuto anche io il classico momento di ribellione, però nel complesso ho dato pochi problemi ai miei genitori, sebbene fossi una ragazza a cui piaceva andare a ballare.
Com’è cambiata la tua vita da quando è arrivata Ginevra?
Da quando è nata Ginevra la mia vita non è solo cambiata, si è stravolta: io ho sempre sognato di avere un figlio, fin da quando ero giovanissima, però la vita non ti porta le cose quando e come le vuoi tu. L’importante è che alla fine sia arrivata: è stata una gioia immensa per tutta la famiglia. Fatico ancora a credere che lei sia qui con me.
Nel complesso, la mia vita è cambiata proprio in termini di impegni: prima avevo sempre lavorato e dedicavo molto tempo al beach volley, che è la mia passione; ora, invece, ho deciso di dedicarmi completamente alla bambina, almeno per il suo primo anno e mezzo, e questo ha comportato dover mettere da parte per un po’quello che facevo prima.
Cosa ti aspetti da questo nuovo anno? Quali sono i sogni che vorresti realizzare?
Con Ginevra il mio sogno più grande si è realizzato. Al momento non voglio chiedere altro, perché sento di aver già avuto tanto.
Dal punto di vista professionale il mio sogno è avere un programma tutto mio in tv, sperando che ci sia ancora spazio, perché in questo lavoro non è sempre facile uscire e rientrare, sebbene io per il momento ce l’abbia sempre fatta.
Dal prossimo anno mi aspetto di riuscire a continuare ad essere una brava mamma e poter coniugare questo importante compito con il mio lavoro. Vorrei che entrambe le cose potessero andare di pari passo nella maniera più naturale possibile.
Devo anche ricominciare ad allenarmi e riacquisire la mia forma muscolare: peso meno di quando sono rimasta incinta, ma dovrò riprendere il beach volley per poter riacquistare anche il tono muscolare.
Quindi dal 2019 mi aspetto sport, amore e lavoro.
Da “Non è la Rai” ad oggi, com’è cambiata la tv in questi anni?
Trovo che siano evidentemente cambiati sia la televisione che il mondo. Oggi sta prendendo il sopravvento il web: quando ho cominciato io la tv dava altri numeri, ma ora si ritrova a combattere con il colosso internet. A livello di programmi, i reality hanno preso il sopravvento e molti programmi classici sono spariti. Trovo che, sebbene sia possibile trovare ancora molti grandi professionisti in tv, nel complesso la professionalità sia diminuita, a causa di personaggi che vagano per il piccolo schermo senza sapere bene cosa fare.
Io vengo dal vecchio varietà, che oggi non c’è più tanto, ma l’ho ritrovato in “Tale e quale” con Carlo Conti: è stata un’esperienza tostissima a cui mi è piaciuto molto partecipare.
Di certo rimpiango i tempi di “Non è la Rai”, però ho già dei progetti per le mani e continuo a ritagliarmi i miei angoletti in tv.
Quali sono i tuoi prossimi progetti?
Prima di rimanere incinta ho cominciato a lavorare in teatro e intendo continuare a coltivare questa passione: ho avuto delle esperienze bellissime e voglio tornare a lavorare su commedie comiche, perché mi è piaciuto tantissimo.