Gabriella Giorgelli. Foto fornita dall'artista
Gabriella Giorgelli. Foto fornita dall'artista

Gabriella Giorgelli: ho dato molto al Cinema e ancora ho molto da dare

Un onore avere come nostra ospite per l’intervista di oggi l’attrice Gabriella Giorgelli. Nata in Toscana, a Carrara, i suoi primi esordi nel mondo dello spettacolo avvennero attraverso la sua partecipazione al concorso Miss Italia nel 1961 dove giunse finalista.

Gabriella Giorgelli. Foto fornita dall'artista
Gabriella Giorgelli. Foto fornita dall’artista

Chi la incontra ancora oggi non può sfuggire al suo magnetico sguardo dai meravigliosi occhi di un verde che ti coinvolgono e ti fanno perdere in un immaginifico mondo, accompagnati da una sagacia ed una personalità di spicco e non da meno da un’acuta intelligenza. Non si può che restare affascinati da questa donna ed attrice fascinosa di nome Gabriella Giorgelli.

Questo accadde, senza meno,anche a Salvatore Fiume che fatalmente era in giuria nel famoso concorso e la scelse subito come sua modella. Moltissimi infatti dei dipinti di Fiume in realtà ritraggono proprio la Giorgelli che fu la sua musa ispiratrice per lungo tempo. Immediatamente dopo il concorso Gabriella Giorgelli fu catapultata nel mondo della settima arte ed ha lavorato sia per il cinema che poi in TV con i nomi più importanti. Ha spaziato tra tantissimi generi dal poliziesco, agli spaghetti western fino alla commedia all’italiana. Fu diretta dal regista Bernardo Bertolucci che la volle nel film “La Commare Secca” che fu anche il debutto come regista proprio di Bertolucci con la sceneggiatura di PierpaoloPasolini. Diretta poi da Damiano Damiani nella pellicola d’autore “L’isola di Arturo”. I Fratelli Taviani (Paolo e Vittorio) assieme a Valentino Orsini la scritturarono per “I fuorilegge del matrimonio” film di genere commedia in diversi episodi. Ad episodi anche il film “Le più belle truffe del mondo”, sempre di genere commedia, dove ciascuno racconto è diretto da un grande regista internazionale. Gabriella Giorgelli è diretta in questo caso da Ugo Gregoretti nell’episodio “Il foglio di via” ma si trova in questa circostanza al fianco di grandissimi nomi, registi quali Roman Polanski,Claude Chabrol, Hiromichi Horikawa e Jean-Luc Godard.

Gabriella Giorgelli in La Commare Secca
Gabriella Giorgelli in La Commare Secca

Non possiamo non citare il film che le diede grandissimapopolarità e che ancora oggi trova tantissimi fan di Gabriella Giorgelli, parliamo di “Delitto sull’autostrada” Film diretto da Bruno Corbucci in cu iinterpreta la famosa “Cinzia Bocconotti” fidanzata dell’attoreBombolo   protagonista con

La sua carriera continua verso il genere poliziottesco e quello italianissimo degli “spaghetti western” divenuto nel tempo un cult nel mondo interodi cui Gabriella Giorgelli è una delle principali protagoniste. FedericoFellini la sceglie come attrice per “La città delle donne”. Lunga ed intensaanche la carriera televisiva in cui è protagonista di diversi sceneggiati quali“Lulù”, “A che punto è la notte”, “Casa Cecilia” e Anni ’60. Impossibile nominare tutta la lunga filmografia e le partecipazioni televisive nel corso della brillante carriera di questa grande attrice.

Benvenuta cara Gabriella, dicevamo in apertura che sei stata la musa ispiratrice di Salvatore Fiume, come ti ricordi questa esperienza?

Me la ricordo come una bellissima esperienza, Salvatore Fiume era un grande artista ed essere stata scelta da lui in mezzo a tutte le belle donne  presenti al concorso è stato un onore per me, la bellezza certamente c’era a iosa. Sono stata per diverso tempo la sua modella e rammento che andai a Milanoe poi a Canzo dove aveva una casa meravigliosa. Sai una ragazzina giovane che si trova davanti ad un grande Maestro che ti ritrae, non può che sentirsi felice. In quel periodo ero la sua musa.

Sei stata diretta da grandissimi registi nomi di primissimo piano di livello mondiale, ed hai lavorato con grandissimi attori, ma chi ti ha lasciato qualcosa di più caro ed affettuoso, non solo professionalmente, ma da un punto di vista umano?

Dirne solo uno sarebbe davvero riduttivo, perché tanti mi hanno lasciato belle emozioni. Giuliano Gemma per me è stata una persona meravigliosae mi ha lasciato ricordi bellissimi, fu lui che mi scelse per un film in Spagna “I lunghi giorni della Vendetta” e fu così che feci il provino con Florestano Vancini, che per fare il film mi chiese di dimagrire 6 chili. Di questo film ho ricordi meravigliosi di tutta la troup, oltre che di Giuliano Gemma che del regista Vancini che era un grande intellettuale, aveva girato “La lunga notte del 43”, ed in questo caso fece un western, per il quale mi scelse come protagonista.

Ho dei bellissimi ricordi anche di Annie Girardot un’attrice meravigliosa una donna piena, che è stata sempre molto carina nei miei riguardi, io ero al mio secondo film, quando lavorammo insieme, e rammento che mi dava qualche piccolo consiglio. Monicelli che mi scelse per questo ruolo nel suo film, mi chiedeva sempre “sei felice?” forse me lo chiedeva perché stavo facendo appunto un suo film ed io gli rispondevo “molto Maestro”.

Anche di Federico Felini, ho splendidi momenti nella mia memoria,lo vidi diverse volte per un ruolo, ma alla fine non mi prese per quel film. Mi chiamò poi per la “citta delle donne”. Bernardo Bertolucci era di una umanità incredibile ed è stato il regista che mi ha diretto nei miei primi film. Non posso non ricordare anche Luigi Zampa e i Corbucci, pazzi ma straordinari. Bruno Corbucci mi chiamò e mi disse per il fil “Delitto sull’autostrada” sarai la fidanzata di Bombolo e ti chiamerai Cinzia Bocconotti. A me non piaceva per nulla questo nome, ma Bruno mi disse: “Un giorno per questo nome mi ringrazierai”. Devo dire che in effetti aveva ragione. Ancora oggi i miei fans si ricordano di Cinzia Bocconotti. Il film fu un successo e risaltava molto il confronto tra questo personaggio e quello che interpretava Bombolo, che stridevano tra loro. Ho avuto molta visibilità e notorietà con questo film.

Qual era l’atmosfera sui set di allora?

Molto diversa rispetto ad oggi. La diversità l’ho percepita e la percepisco. Oggi mi sembra tutto toccata e fuga, torvo molto meno professionismo sui set. Ai miei tempi la sola bellezza non bastava, infatti oltre ad essere bello prima dovevi essere anche bravo. Oggi con un reality un po’ di bellezza pare ci si possa “chiamare attore”. Prima invece dovevi aver anche studiato.

Che differenza vedi nel mondo del cinema di ieri e di oggi?

Non è per nulla uguale, la commedia all’italiana che piaceva a me era quella con Manfredi, Tognazzi, Sordi, però anche oggi ci sono dei comici che mi piacciono ad esempio Zalone, Verdone e qualche volta Pieraccioni, per gli altri faccio un po’ fatica. Amo film come “La Grande Bellezza”.

Sorrentino e Garrone li apprezzo molto e mi è piaciuto tantissimo anche “Perfetti sconosciuti” di Paolo Genovese, che ha scelto un cast fatto di attori davvero bravi. L’ho trovato un bel progetto che effettivamente era di livello.

Hai spaziato davvero tra tantissimi generi, quale ti piace di più, la commedia, il poliziesco, o quale?

Tutti in realtà, un attore deve saper interpretare tutto. Sono versatile e quindi entrare nella drammaticità come nel comico fa parte della professionalità di un attore. Non potrei dire che i ruoli così diversi che ho interpretato non mi sono piaciuti, se no non averi accettato il soggetto propostomi.

Quale è stato il personaggio che hai interpretato che ti regalato di più, in cui ti sei sentita più a tuo agio?

Anche qui sono diversi “Adele” nel film “i Compagni”, “Foschina” del film Campa “Frenesia dell’estate”, ma anche il western di Vancini “Il giorno della vendetta” e il film che ho girato con Bertolucci in cui ho fatto un ruolo drammatico che mi è piaciuto moltissimo, perché devi avere temperamento per fare una cattiva.

Sei una persona estremamente pragmatica e non ami parlare e “sbandierare” la grande attrice che sei, quanto conta l’umiltà in questo lavoro?

Sono così di natura e quindi mi sembra giusto, ma non so se oggi conta o se è meglio essere strafottenti. Io amo però essere così come sono e non mi beo delle cose che ho fatto, preferisco che le persone mi scoprano da sole. Anzi ogni volta ringrazio Dio che mi da la possibilità di un nuovo film. Non so se oggi paga l’umiltà…sono in attesa…

Se oggi proponessero a Gabrielle Giorgelli una sceneggiatura, tu quale ruolo preferiresti interpretare, come indirizzeresti la tua scelta?

Sai oggi sono una donna matura a volte una donna triste perché ho ancora molta voglia di lavorare, ma spesso mi offrono dei ruoli che non mi piacciano, ameri invece interpretare un ruolo adatto a me. Insomma desidererei che i produttori e registi italiani si ricordassero di me affidandomi ruoli appropriati alla mia età e professionalità perché al cinema ho dato molto anche in Francia con Jean Claude Lelouch in “Le Voiau” con Trantrignan”.

Un’ultima domanda prima di salutarci, anche per i tuoi fan, dove potranno vedere Gabriella Giorgelli prossimamente?

Ci sarà un programma su RAI 5, “Tutto su Bertolucci” il 26 dicembre in cui sono intervistata e racconto come ho conosciuto Bertolucci. Il programma sarà visibile su Digitale terrestre (Canale 23 SD), in streaming su Rai 5 e Rai Paly e su satellitare sui canali 13 e 113. L’intervista l’ho rilasciata il giorno della commemorazione della morte di Bertolucci al Teatro Argetina a Roma.

Su Ester Campese

Giornalista, scrittrice. Iscritta all'albo giornalisti Italia (regione Lazio) è anche membro dell'USPA - Agenzia stampa giornalistica internazionale - collegata al German Daily News.

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