Laura Torrisi e Danilo Brugia. Foto Ufficio Stampa.
Laura Torrisi e Danilo Brugia. Foto Ufficio Stampa.

Danilo Brugia tra palco e set

A tu per tu con il bel Danilo Brugia

Un attore italiano ed anche un cantante che abbiamo apprezzato grazie alla televisione, parliamo di Danilo Brugia. Classe 1978, lo abbiamo apprezzato sin dai suoi esordi quando faceva parte dei “Carramba boys” accanto a Raffaella Carrà.

Laura Torrisi e Danilo Brugia. Foto Ufficio Stampa.
Laura Torrisi e Danilo Brugia. Foto Ufficio Stampa.

Oggi un artista maturo che è vediamo spesso in TV e lo apprezziamo per la sua presenza in CentoVetrine, in Tale e Quale Show (come cantante), o ancora in Provaci ancora Prof e quest’anno in Le tre rose di Eva 4.

Una bella chiacchierata con l’attore per parlare dei suoi progetti:

Benvenuto su La Gazzetta dello Spettacolo a Danilo Brugia. Parliamo del tuo personaggio nella fiction Le tre rose di Eva su Canale 5.

Sono Ivan astori, il fratello minore di Fabio, trattato sempre con inferiorità , è considerato più infantile . Per un senso di rivalsa vuole dimostrare il contrario e combina tanti guai, chiaramente , ma vuole vendicarsi di suo padre per averlo sempre messo al secondo posto

Quali differenze tra il palco e il set?

Il set da adrenalina, è un ambiente a cui non posso rinunciare e che mi piace sempre vivere. Le dinamiche che si creano anche sul set sono splendide, i rapporti e la condivisione con le maestranze E con gli altri colleghi, lo studio che si fa del personaggio è molto interessante ma del resto, lo è anche quello che si fa per un personaggio che devi portare su un palco di un teatro. È ovvio che sul set di una fiction hai la possibilità di poter ripetere delle scene e quindi migliorare quella che è la tua interpretazione.

Hai la possibilità di dare magari di più in alcuni momenti quando ci sono i primi piani , quindi concentrarti in maniera più attenta quando le inquadrature devono raccontare quello che appunto gli occhi e l’anima provano e sentono in quel momento. Sul teatro invece non hai la possibilità di sbagliare , perché sei di fronte ad un pubblico e non ti è concesso ripetere per cui sicuramente l’emozione e l’adrenalina che ci sono quando si è su un palco è sicuramente molto più forte, perché sai che devi dare tutto in quel momento e respiri le emozioni del pubblico che ti permettono anche di migliorare, di crescere, di limare le tue battute e la tua interpretazione e di capire se quello che fai funziona o meno. Hai un come dire un feedback immediato ed è bellissimo perché insomma puoi toccare con mano il pubblico . Insomma sono sicuramente due mondi diversi e affascinanti e che ad un attore danno la possibilità di mettersi alla prova in maniera diversa.

Quanto conta la musica nella tua vita?

La musica nella mia vita conta tantissimo. Ovviamente non potrei farne a meno, è il modo anche talvolta per sfogare le mie tensioni. Sicuramente quando sono arrabbiato, quando ho un momento di tristezza, un momento di gioia, la maggior parte delle volte che ho una emozione , la sfogo, la vivo, la sottolineo cantando o sentendo musica. Per cui veramente è fondamentale. Le tappe importanti della mia vita vengono segnate da brani o da musiche o da momenti nelle quali ho potuto cantare, per cui sicuramente non l’abbandono mai , anzi sto cercando di coltivarla . Col lavoro, mi è piaciuto poterla vivere facendo musical.

Riccardo Polizzy Carbonelli e Danilo Brugia. Foto Ufficio Stampa.
Riccardo Polizzy Carbonelli e Danilo Brugia. Foto Ufficio Stampa.

Come vivi il mondo dello Spettacolo?

Fuori dalle scene non lo vivo. Nel senso che non non sono uno di quegli attori che partecipano, Vivono di mondanità, di feste, di gossip. Anzi tutt’altro! Cerco, per quanto possibile e per quanto sia giusto per un attore oppure un artista vivere la notorietà, mi tengo ben defilato.

Poi so che alcune cose vanno fatte, essendo un personaggio pubblico e che vengano condivise con con il pubblico. Ma vivo la mia quotidianità nella normalità più assoluta facendo il papà o la spesa, pulire casa, stendere i panni. Insomma tutto quello che è giusto e che è normale perché non siamo extraterrestri o viviamo di privilegi. Dico sempre che faccio questo lavoro e Sono fortunato, sono privilegiato. È un lavoro che amo e di cui non potrei fare a meno, ma poi fuori dalle set, fuori dal teatro, fuori da qualsivoglia sono semplicemente Danilo, con la massima umiltà.

Come concili il tuo lavoro con la tua vita privata e con due figli?

Sicuramente dopo la separazione , l’ organizzazione si è complicata perché per un primo periodo ho dovuto provvedere a tutto , con l’aiuto dei miei genitori, quando ovviamente a loro era possibile. Ma nella tournée di un Americano a Parigi ho fatto tutto da solo, me li sono portati con me alle prove e stavano lì pazientemente, sapendo che il papà aveva quegli impegni di lavoro.

Si può dire che mi faccio in quattro se non di più forse anche in otto, per poter adempiere a tutti i loro impegni, sportivi, scolastici, di divertimento. Cerco di accontentarli in tutto e per tutto facendo i salti mortali per esserci e per incastrarli con il mio lavoro. Poi per fortuna è arrivata Alessia , la mia compagna , che è entrata nella vita dei bambini in maniera assolutamente delicata. Ora ho la possibilità di contare anche sul suo apporto e sul suo aiuto, che sicuramente non è una cosa da poco , posso contare su una persona fidata a cui i bambini vogliono bene ,che mi può aiutare nella gestione delle della loro vita. Sicuramente questa è una grossa novità che mi ha rasserenato non poco.

Ci sono novità all’orizzonte per Danilo?

Adesso sto facendo le prove dello spettacolo “Tre attori in affitto” con la regia di Alessia Izzo, la produzione di Stefano Francioni e scritto dall’amico e collega Hamarz Vasfi che è nel cast con me, Noemi Giangrande e Pio Stellaccio. Saremo a Roma a metà Gennaio, poi a Napoli.

Su Francesco Russo

Francesco Russo, giornalista e direttore del quotidiano "La Gazzetta dello Spettacolo", comunicatore digitale ed ufficio stampa di eventi e VIP.

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