A tu per tu con Ludmilla Radchenko
Ludmilla Radchenko, amatissima protagonista delle televisione, è ormai da dieci anni un’art- designer di successo. L’amore per l’arte vive continuamente nel suo Pop Art Studio a Milano.
Ludmilla è una donna in carriera, da pochissimo è diventata mamma per la seconda volta. La Gazzetta dello Spettacolo incontra la forza e la tenacia di una donna libera e indipendente, capace di colorare la sua vita tra Arte e Famiglia.
Benvenuta su La Gazzetta dello Spettacolo Ludmilla Radchenko. Come nasce il tuo amore per l’arte?
Nasce dalla mia infanzia, mio nonno Electron mi ha trasmesso l’amore per osservare il mondo e la creatività , mi ha portato a 6 anni alla scuola d’arte e poi ha insistito nel farmi frequentare in un’università collegata all’arte, così ho scelto il profilo del design artistico.
Parlami del Pop Art Studio…
In verità prima era un negozio di articoli “tutto a 99 centesimi ” vicino alla mia casa da single; ci ho visto dentro un mio spazio, direi un mondo nuovo e così quasi 10 anni fa l’ho trasformato nel mio laboratorio creativo e galleria.. Ha visto tutta la mia evoluzione da artista, lo amo infinitamente e mi piace sistemarlo e pulirlo da me! Ora ho un team di altre 2 persone che lavorano con me e sono contentissima di aver creato un’ottima squadra.
Estremo successo sta avendo il tuo progetto Siberian Soup Fullart, me ne parli?
È nato nel 2012 quando ero incinta della mia prima figlia Eva, quasi come una necessità che mi ha condotto verso il Fashion design – la mia formazione. Così sono nati i multipli d’arte, esatte riproduzioni sui tessuti pregiati come cashmere e seta. Ho registrato il brand nel 2013 e abbiamo cominciato a commercializzarlo prima nelle fiere d’arte, poi in quelle fashion e anche su e-commerce www.siberiansoupfullart.com; è risultato un progetto incredibilmente vincente che mi è di grande supporto.
Il nome è composto come segue: Siberian – perché richiama le mie origini – Soup – come le famose Campell Soup di Andy Warhol, perché tratto la pop art – FullArt – che combina la parola “foulard” con “arte”.
Importante é il concetto di Art to wear che esprimi, quanto é importante per te?
E’ fondamentale: immagina che ora le mie opere sono in giro per il mondo, indossate da persone e fanno pubblicità alla mia arte e si innamorano del prodotto.. Anzi diventano FullArt addicted, perché oltre ad essere belli sono anche piacevoli e morbidi.
Cosa rappresenta l’Arte per te?
L’arte per me è un ibrido tra tecnica e comunicazione, qualcosa che attrae lo spettatore grazie al metodo di espressione e al contenuto che l’artista inserisce nella sua opera, ciò che egli vuole comunicare, dire o mostrare al suo pubblico a livello mentale o spirituale
C’è un progetto artistico che ti piacerebbe portare avanti e che ancora non hai avuto l’opportunità di fare?
I progetti sono sempre tanti. Un filone importante che si è aperto per me qualche anno fa, dopo la scoperta dei miei foulard, sono le collaborazioni con altri brand insieme ai quali creo “capsule collection” contaminando i prodotti delle altre aziende; mi piacerebbe creare anche per i grandi Brand come Dior, Moschino e tanti altri
Ludmilla, descriviti ai nostri lettori. Chi sei?
Sono una persona determinata, follemente innamorata della vita, soprattutto della mia! Amo la famiglia che sono riuscita creare, il mio lavoro e la professione che ho scelto, ma soprattutto come ci sono arrivata: il destino mi ha portato verso qualcosa che fa perfettamente per me. Sono una mamma felice che riesce a dedicarsi alla famiglia e un’imprenditrice dedita alla propria passione, trasformata in un’attività che mi permette di essere autonoma ed indipendente! Questa sono io e questo è ciò che conta per me!
Sei una giovane artista e mamma. Quanto è importante, nella nostra società, l’indipendenza di una donna?
La libertà e l’indipendenza sono l’essenza per una donna realizzata e felice! Per me è fondamentale essere indipendente e libera di fare le mie scelte!
In che modo e quando ti senti libera e indipendente come donna?
Con la mia attività riesco a guadagnare sufficientemente per fare una vita che mi piace fare e non chiedere nulla a mio marito: decido e organizzo i miei viaggi di lavoro , mi compro le cose e faccio i miei investimenti, soprattutto nel mio lavoro riesco a supportare 2 persone che lavorano con me. La vendita delle opere, foulards e le collaborazioni con le aziende sono i miei guadagni principali.
C’è mai stato un momento in cui ti sei detta: Che fatica essere donna?
Mai, sono felice di essere donna. A volte dico dico: che fatica supportare il mio lavoro ed essere mamma contemporaneamente, ma non potrei mai rinunciare a nessuno dei due!
L’estate é ormai alle porte. Consiglia ai nostri lettori di vivere l’Arte durante le vacanze. Quali sono i posti da visitare?
In occasione della Biennale consiglio a tutti di andare a Venezia, è una città meravigliosa ed è sempre un esperienza emozionante visitare la mostra più importante ed internazionale del mondo!