Tommaso Agnese. Foto di Gari Wyn Williams
Tommaso Agnese. Foto di Gari Wyn Williams

Tommaso Agnese: la realtà dei Fabrique du Cinéma

Incontriamo Tommaso Agnese per l’occasione legata ai Fabrique du Cinéma, per una serata che avrà luogo il 18 dicembre, alla Sala Umberto di Roma.

Alla conduzione due bravissimi attori, Francesca Valtorta e Riccardo Cotumaccio ed una nona edizione sempre più vicina ai giovani, proiettata verso il loro futuro..

Benvenuto su La Gazzetta dello Spettacolo, Tommaso Agnese. Ti andrebbe di parlarci, ad ampio raggio, di come hanno preso vita i Fabrique du Cinéma, affrontando un breve sunto sulle loro origini?

Siamo alla nona edizione dei Fabrique, quest’anno, caratterizzati da un live show sulla falsa riga degli Oscar. Ad accompagnare il tutto, alcuni premi, riconoscimenti, legati ai giovani, under 35, ad un cinema indipendente, di innovazione. Un linguaggio/arte, che abbiamo voglia di rinnovare sempre più, specie in questo mondo legato maggiormente ai social, ad una ‘finzione’ di base, senza perderci contenuti importanti. Lo stesso tendiamo a fare con la nostra rivista, cercando di tenere un occhio sempre fermo ai giovani, a tutti coloro che lottano per tenere salda la loro arte, provando ad affermarsi.

Quali consensi, di anno in anno, riuscite ad ottenere da parte del vostro pubblico?

Viviamo grazie al consenso del pubblico, tenendo una continuità, un fermo particolare sui giovani. L’arte è da sempre intrattenimento, quindi cerchiamo di regalare sempre qualcosa di nuovo, senza dimenticare che ci sono tante altre persone che richiedono attenzione. Difatti, anche quest’anno, raccogliamo partecipazioni da ogni dove, circa ottocento opere, e di questo ne siamo davvero felici. Alziamo, di anno in anno, l’asticella, anche per quanto riguarda le star presenti al festival. Anni addietro vi fu Matt Dillon, ad esempio, quest’anno avremo, invece, José Olivarez, un professore universitario di cinema che ci parlerà di un film bellissimo, una storia di migranti, un qualcosa di forte. Una continuità, questo volevamo, tra il passato ed il presente.

Tommaso Agnese, parlaci della giuria e degli altri ospiti che prenderanno parte ai Fabrique…

Avremo con noi l’attrice Laura Adriani, il critico Enrico Magrelli, il musicista Omar Pedrini, il regista Fabrizio Corallo ed il fumettista Zuzu. Una giuria variegata, che dovrà votare le varie opere e, a presentare la serata, Francesca Valtorta e Riccardo Cotumaccio, due bravissimi attori. A corredare il tutto la musica di Galeffi.

Una nuova edizione, un qualcosa di sempre più vicino ai giovani.

Si, avremo quattro premi speciali under 35, quest’anno. Un focus privilegiato, un premio all’interno del premio, per registi e registe donne. Scopriremo il tutto soltanto il 18 dicembre..

Hai mai pensato alla possibilità di creare una scuola, un ‘mondo’ che possa ruotare per buona parte dell’anno intorno ai giovani, per i giovani?

Hai toccato un tema importante, su cui stiamo ragionando! Io per primo sto pensando a dei corsi, a qualcosa di valido, di non troppo dispendioso, che possa permettere ai giovani di vivere la realizzazione di un desiderio nella maniera più pratica, trasparente, possibile.

Tommaso Agnese, un messaggio da lanciare proprio ai giovani, a tutti coloro che a tuo avviso dovrebbero pensare di partecipare ai Fabrique du Cinéma?

Consiglio loro di prenotare perché buona parte dei posti, 400 circa, sono già quasi sold out, ed a titolo gratuito. La bellezza dei Fabrique è quella di mettere in contatto il mondo di chi è riuscito a raggiungere importanti obiettivi con chi, invece, non ne ha ancora avuto modo. Ai Fabrique puoi prendere un caffè con una star, chiacchierare con uno sceneggiatore importante, come fosse pura ‘magia’. Tutto ciò è Fabrique du Cinéma!

Su Alessia Giallonardo

Nasco a Benevento, nel 1986. testarda a più non posso, perché Toro. Amo la fotografia sin da quando ero piccola e devo questa passione a mio padre. Stesso discorso per la scrittura, per ogni singola sfumatura di un racconto, di un vissuto, di uno storico incontro.

Lascia un commento