Si inaugura sabato 28 novembre alle ore 18,30 la mostra Goodbye Sweet Home – in fuga dalle guerre d’Albania, Kosovo e Siria di Michele Pero presso la Gipsoteca di Arte Antica dell’Università di Pisa.La mostra, patrocinata dall’Università di Pisa, con il sostegno del Gruppo Studentesco Albanese Milosao e della Gipsoteca di Arte Antica dell’Università di Pisa, è inserita nell’ambito del progetto “Welcome Refugees” e sarà visitabile fino al 9 gennaio 2016.
In occasione dell’inaugurazione, a cui presenzierà insieme all’artista il Professor Fabio Fineschi, rappresentante dell’università e presidente del corso di laurea in Scienze per la Pace, sarà presentato il libro “Goodbye sweet home – Fleeing from the wars of Albania, Kosovo and Syria” in cui sono raccolte le foto in mostra, accompagnate da testi dello stesso autore e con una prefazione di Albertina Mustafa, coordinatrice del gruppo studentesco Milosao dell’Università di Pisa. Goodbye Sweet Home è una retrospettiva sul lavoro di reportage fotografico svolto da Michele Pero in Albania, Kosovo e Siria. Su invito del gruppo studentesco albanese Milosao dell’Università di Pisa, Michele Pero ha accettato con entusiasmo l’idea di esporre e mettere a confronto tre realtà in guerra da lui vissute in prima persona: La rivolta in Albania (1997) e la Missione Alba, la guerra civile del Kosovo (1998) e la guerra in Siria (2012) ancora in corso. 48 fotografie narrano la storia di tre popoli che nell’arco di vent’anni si sono ribellati all’oppressione, tre storie che confluiscono in un’unico destino: il destino di chi è costretto ad abbandonare la propria terra per essere finalmente libero.
Fra documentazione storica e memoria personale, i lavori di Michele Pero in mostra sono un’occasione unica per una riflessione che, prescindendo dal dato storico, intende indagare il significato universale dei concetti di migrazione, libertà, ricordo. La mostra Goodbye Sweet Home in fuga dalle guerre d’Albania, Kosovo e Siria di Michele Pero è accompagnata dalla omonima pubblicazione: non un semplice catalogo ma un vero e proprio libro in cui sono contenute le 48 fotografie in mostra, 22 foto non esposte ma che fanno parte del progetto, le testimonianze dell’artista e una prefazione della Dottoressa Albertina Mustafa. Parte del ricavato della vendita del libro sarà devoluto all’Associazione Cultura della Pace di Sansepolcro.