Tsuyoshi Ballardini Nakamura, Vortice blu

Tsuyoshi Ballardini Nakamura in Semplicemente Tsuyoshi

Tsuyoshi Ballardini Nakamura, Vortice blu

Si inaugura sabato 7 novembre alle ore 16.30 la mostra Semplicemente Tsuyoshi di Tsuyoshi Ballardini Nakamura a cura di Valentina Carrera  presso lo Spazio E di Milano. La mostra la si potrà visitare fino al 13 novembre 2015.

Tsuyoshi Ballardini Nakamura è Vincitore del Premio “I.CON Istantanea Contemporanea” indetto dall’Associazione “A Est dell’Eden”, in collaborazione con KAIRO’S Magazine e Associazione Italiana Fotografi di Scena. Come ci dice Alessandro Baito “ Lo sviluppo umano è continuo e in Fotografia come in ogni altro ambiente delle società contemporanee i cambiamenti si avvicendano rapidi. Il discorso, rigurdante le tecniche di realizzazione, non può certo applicarsi alla sostanza delle cose. Cambiano le mode ma gli uomini continuano a vestirsi. Cambiano le idee ma si continua a discutere su come migliorare il mondo. Cambiano gli strumenti di realizzazione delle immagini ma la Fotografia rimane sempre la stessa, capace di descrivere il mondo grazie alla sensibilità di un occhio artisitico.

Il Concorso I.CON desidera richiamare l’attenzione sul fatto che il valore di uno scatto non risiede solo nella tecnologia che lo realizza, ma anche nell’occhio di chi lo realizza. I fotografi che sono stati selezionati per questo evento dimostrano che anche con un cellulare, dalle capacità ridotte rispetto alla macchina fotografica, o addirittura con il ricorso a programmi di elaborazione digitale semplicissimi e diffusissimi, si può realizzare Arte”. La mostra presenta una panoramica sul lavoro del vincitore del Premio I.CON 2015, Tsuyoshi Ballardini Nakamura. Come scrive lo stesso Alessandro Baito in una sua recensione : “L’immediatezza dell’immagine e la sua produzione con mezzi diversi dalla macchina fotografica in senso classico, due elementi in perfetta sintonia con la filosofia del Premio, hanno in Ballardini Nakamura una declineazione che malgrado tutto non abbandona i valori della classica produzione del Bello.

Vi ritroviamo l’equilibrio della composizione e una ricerca dell’eccezionalità senza abbandonarsi al sensazionalismo; e poi il ricorso a un linguaggio stilistico contemporaneo: le ripetizioni, la modularità, le geometrie, il minimalismo, tutti elementi che si contendono il ruolo di protagonista al’interno di una produzione che ci fa guardare il mondo attraverso un occhio puro, quasi innocente, aperto su un mondo colorato di meraviglie”.

Su Giovanni Cardone

Saggista, storico dell’arte e critico d’arte, docente di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea presso istituzioni universitarie e di alta formazione.