A partire da venerdì 20 giugno “La Bella Virginia al Bagno” di Eleonora Marino il documentario sulla magia del mondo circense e sui segreti dello spettacolo viaggiante, sarà presentato alla VIII edizione di Mirabilia, International Circus & Performing Arts Festival nella sezione Circus Documentary Film Festival (CDFF), che si svolgerà dal 18 al 22 Giugno p.v. in uno degli appuntamenti di circo attuale, danza contemporanea e teatro urbano tra i più importanti in Italia e in Europa.
alle ore 16 di venerdì 20 giugno il film inaugura la prima edizione del CDFF alla presenza della regista Eleonora Marino presso il cinema teatro i Portici di Fossano in provincia di Cuneo.
Il documentario è uno sguardo dietro le quinte del magico mondo dei circensi e dei giostrai, quegli antichi fabbricanti di sogni che lavoravano nelle Fiere, nel Circo e nel Lunapark. A raccontare le loro vecchie fortune e il loro precario presente è la stessa autrice, da un punto di vista unico e particolare. Eleonora Marino infatti appartiene ad una grande famiglia di “viaggiatori”, con lei però la tradizione si è interrotta. Decide così di intraprendere un viaggio alla riscoperta di quelle origini, di un mondo fantastico che lei ha conosciuto solo a metà.
La sua famiglia è stata negli anni ’50 tra le fondatrice del più antico lunapark d’Italia il Luneur di Roma chiuso dal 2008 e che, nonostante i numerosi annunci di imminente riapertura, non è stato ancora restituito ai tanti romani che vorrebbero vederlo nuovamente in attività.
Un racconto attraverso un mondo incantato e affascinante dove si intrecciano biografia e storia collettiva, filmati d’archivio privati spesso assolutamente inediti, tracciando così l’evoluzione dello spettacolo popolare di piazza, dall’inizio del Novecento fino ai giorni nostri.
Il titolo del documentario “La Bella Virginia al Bagno” viene da un numero d’imbonimento che veniva fatto nelle fiere mercantili di fine ‘800. Per un soldo si poteva scoprire cosa racchiudeva davvero il tendone delle meraviglie. Gioco, stupore, curiosità, un pizzico di furbizia e tanta voglia di divertirsi, gli ingredienti base dello spettacolo viaggiante. Il documentario ci svelerà sul finale qual’era il trucco che si nascondeva dietro questo numero.