Annunciate le opere della sezione Scenari Campani al XVII Ischia Film Festival. La sezione dedicata alla regione Campania conferma la vitalità artistica e creativa di un territorio che è al centro del cinema italiano e non solo.
Ischia Film Festival punta per il terzo anno sugli Scenari campani, sezione dedicata a cineasti, produzioni e location della regione.
Come sempre sono in gara senza distinzione documentari, corti e lungometraggi, una democrazia della visione che i direttori artistici Michelangelo Messina e Boris Sollazzo hanno fortemente voluto, e che attira un numero ogni anno maggiore di opere.
Lo dimostra la qualità della selezione, ogni anno più elevata e ricca di contenuti e suggestioni. Come quella di un regista napoletano, Riccardo Zinna, che fa raccontare la sua straordinaria vita a un attore torinese, Flavio Bucci. Un corto circuito, come spesso accade in una terra dove niente è scontato. Neanche i sogni, come quello di Antonio, il giovane protagonista di Un giorno all’improvviso, che vuole diventare calciatore. O quello di Carmela, che cerca di scappare da una realtà degradata affidando la sua vita a un diario. Megalie invece studia sodo, ma neanche questo basterà per guadagnarsi La gita raccontata da Salvatore Allocca nel suo cortometraggio dal ricchissimo palmares internazionale. Come quello di Pier Lorenzo Pisano, che con il suo Così in terra è stato selezionato nel programma della Cinefondation del Festival di Cannes.
La Campania alla conquista del mondo, come Joe Esposito, protagonista del finto e gustosissimo mocumentario Il toro del Pallonetto di Luigi Barletta, così come immaginario è il mondo alla rovescia di In Her Shoes, distopia al femminile firmata da Maria Iovine. Sarà un viaggio bellissimo Scenari Campani, partendo da una terra la cui gente è abituata a partire ed essere accolta, e per questo naturalmente portata a dare il benvenuto a chi viene da lontano. Perché Ogni nave ha bisogno di un porto, come titola Aldo Zappalà nel cortometraggio, in anteprima mondiale, che racconta la vita di quello di Napoli. Un piccolo film realizzato insieme agli studenti del master di cinema e tv dell’Università Suor Orsola Benincasa. E finché ci sono ragazzi che i porti li vogliono tenere aperti, nel presente e nella memoria, allora saranno Scenari Campani senza confini.
IN CONCORSO – Scenari campani
- Cafèsigaret (Italia, 2019) di Agostino Devastato
- Così in terra (Italia, 2018) di Pier Lorenzo Pisano
- Il diario di Carmela (Italia, 2018) Vincenzo Caiazzo
- Dinosauri (Italia, 2018) di Carlo Guitto
- Flavioh – Tributo a Flavio Bucci (Italia, 2018) di Riccardo Zinna
- Un giorno all’improvviso (Italia, 2018) di Ciro D’Emilio
- La gita (Italia, 2018) di Salvatore Allocca
- In her shoes (Italia, 2019) di Maria Iovine
- Ogni nave ha bisogno di un porto (Italia, Anteprima mondiale) di Aldo Zappalà
- O’ p’ nneon (Italia, 2018) di Mauro Di Rosa
- Quelle brutte cose (Italia, 2018) di Loris Giuseppe Nese
- Il toro del Pallonetto – La vera storia di Joe Esposito (Italia, 2018) di Luigi Barletta
Patria, corpo, anima, dignità: la società contemporanea sa togliere sin troppo bene. Per questo è giusto raccontarlo.
Location Negata è una sezione a cui l’Ischia Film Festival tiene molto. Perché I film che ne hanno fatto parte nel corso degli anni raccontano di luoghi perduti o sperduti, che ci saranno, o che non dovrebbero esistere nel loro negare l’essenza stessa dell’essere umani.
I direttori artistici Michelangelo Messina e Boris Sollazzo e i componenti del comitato di selezione ne hanno scelti di molto diversi. Si va dal Rwanda del genocidio dei Tutsi nel 1994, all’assordante silenzio di Aleppo devastata dalla guerra, dalla California sulle coste del Portogallo, alla Napoli contemporanea raccontata nei Selfie #nofilter di due ragazzi in cerca di un futuro. Negata è la patria per chi è costretto a lasciarla e non gli viene data l’opportunità di avere una nuova casa dove poter mettere radici, come accade alla giovane protagonista di Mama. Location Negata è la fotografia di una realtà contemporanea dura, contraddittoria, dolorosa, come quella raccontata ne Il sorriso del gatto di Mario Brenta e Karine de Villers o con gli strani pesci di Giulia Bertoluzzi. La fotografia di un mondo che si sta perdendo, e che attraverso il racconto dello stesso si cerca di salvare.
IN CONCORSO – Location Negata
- Aleppo: The silence of the war (Iran, 2019) di Amir Osanlou
- Anything for the ones we love (Canada, 2019) di Louise Marie Beauchamp
- California (Portogallo, 2018) di Nuno Baltazar
- Children of spring (Germania, 2019) di Dusan Solomun
- Footstep (Turchia, 2018) di Haydar Demirtas
- Frontiera (Italia, 2018) di Alessandro Di Gregorio
- Mama (Spagna, 2018) di Eduardo Vieitez
- Rwanda (Italia, 2018) di Riccardo Salvetti
- Selfie (Italia, 2019) di Agostino Ferrente
- Silence (Iran, 2018) di Mahdi Borjan
- Il sorriso del gatto (Italia, 2019) di Mario Brenta e Karine de Villers
- Strange fish (Italia, 2018) di Giulia Bertoluzzi
- The unsung (Bangladesh, 2018) di Md Ashraful Alam