Paolo Villaggio in una scena di Io Speriamo che me la cavo
Paolo Villaggio in una scena di Io Speriamo che me la cavo

Insignito il Premio Paolo Villaggio

Oggi parliamo di un riconoscimento che va ad omaggiare uno tra i più grandi attori italiani scomparsi l’anno scorso, il Premio Paolo Villaggio. Giunti ormai alla quinta edizione del Lamezia Film Fest (Lamezia Terme dal 13 al 17 novembre) che rientra nel progetto Vacantiandu, finanziato dalla Regione Calabria per il triennio 2017-2019 nell’ambito degli interventi tesi a valorizzare i luoghi di interesse storico e archeologico e promosso dall’Associazione teatrale I Vacantusi.

Paolo Villaggio in una scena di Io Speriamo che me la cavo
Paolo Villaggio in una scena di Io Speriamo che me la cavo

Come dicevamo, quest’anno la manifestazione diretta da GianLorenzo Franzi impreziosisce il suo programma istituendo il prestigioso Premio Paolo Villaggio.

Ideato dallo stesso direttore artistico, in collaborazione con la famiglia del grande attore, il Premio vuole essere non solo un omaggio a uno dei più grandi interpreti della storia del nostro cinema ma anche a uno dei generi che in Italia ha avuto maggior fortuna, la commedia appunto. Più nello specifico, il premio è dedicato a quella commedia che ha saputo fare sua la lezione della Commedia all’italiana – così come è stata negli anni codificata dalla Trinità Risi-Scola-Monicelli – sapendo, però, aggiornarsi ai nostri tempi e trasfigurando, quindi, la realtà politico-culturale in una comicità grottesca e surreale, seguendo appunto i canoni dettati da Fantozzi.

Le dichiarazioni

Il direttore racconta in merito: “Era doveroso ricordare Paolo Villaggio, il suo mondo, la sua caratura d’interprete, la sua poetica e tutto quello che ha significato e significa tutt’oggi per il cinema e non solo. Per questo, il premio vuole mettere in evidenza quei film che nascono e crescono declinandosi attraverso una critica sociale, culturale e politica trasfigurata nella comicità surreale, forse più adatta a descrivere il nostro confuso presente. Villaggio, infatti, è stato uno degli interpreti che più di tutti ha saputo interpretare la dimensione sociale, edificando un personaggio che è stato in grado di creare un vero e proprio universo narrativo e poetico, capace di andare oltre i limite del genere comico ed entrando a far parte anche del lessico comune il termine fantozziano nella Treccani è indicato per la definizione di persona impacciata e servile con i superiori; anche di accadimento penoso e ridicolo“.

A ricevere il premio saranno quindi un autore e/o attore, che meglio avrà saputo incarnare lo spirito fantozziano nella sua produzione artistica, e un film (scelto fra tre nominati) con le stesse caratteristiche. Il nome del vincitore e le nominations saranno annunciati durante la 75a Mostra del Cinema di Venezia.

L’istituzione di questo premio è una scelta che ben conferma la linea artistica che il festival ha dimostrato negli anni precedenti: l’attenzione al cinema di oggi, ma con un occhio sempre vigile verso le grandi lezioni del passato. Una tendenza che meglio si esplicita nell’innovativa sezione Colpo d’occhio il concorso di cortometraggi internazionale a cui sarà possibile iscriversi a partire dal 15 giugno.

Tra le novità di quest’anno, anche la partnership con Le Strade Del Paesaggio, il celebre Festival del fumetto di Cosenza, che si concretizzerà in diverse iniziative che verranno presto comunicate.

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Redazione Giornalistica

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