Continuano le riprese di Napoli multietnica

Proseguono le riprese del primo episodio del lungometraggio prodotto dalla Run Film in collaborazione con Rai Cinema, che porta sul grande schermo la Napoli multietnica attraverso tre storie, dirette rispettivamente da Edoardo De Angelis, Francesco Prisco e Guido Lombardi. Il progetto ideato da Alessandro Cannavale ha l’ambizione di proporre un moderno manifesto del cinema partenopeo caratterizzato dai toni della commedia.

La Run Film nata dalla passione per il cinema di 4 amici Alessandro e Andrea Cannavale che già operano da anni nel settore, Danilo Caruso e Alessio Matrone imprenditori provenienti da un altro settore, ha la mission di produrre e valorizzare storie, registi e talenti del Made in sud.

Al centro delle vicende del film, tre volti inediti scelti dopo un lungo viaggio attraverso le comunità e le associazioni straniere presenti sul territorio: un giovane srilankese, una donna ucraina e un bambino cinese.
Il set in questo fine settimana è ospitato nella struttura settecentesca nolana specializzata in ricevimenti nuziali e eventi.

Il cast è composto da attori napoletani doc. Massimiliano Gallo, Miriam Candurro, Giovanni Esposito, Antonio Casagrande, Gianfelice Imparato, Teresa Del Vecchio, Yuliya Mayarchuk e la partecipazione di Salvatore Misticone, Mimmo Esposito, Antonio Milo, Ciro Capano. Il direttore della fotografia è Daria D’Antonio, i costumi di Rossella Aprea le musiche originali di Riccardo Ceres. Le scenografie dei primi due episodi di Carmine Guarino dell’ultimo invece di Antonella di Martino.

Il film è anche un omaggio all’intera città di Napoli, capitale dell’accoglienza e dell’integrazione multietnica. I registi con le loro troupe attraverseranno i luoghi più belli e significativi, dal Centro Direzionale a Porta Capuana, dal quartiere di Chiaia alle zone collinari.

Cosa succede quando un popolo tradizionalista come quello napoletano incontra culture così diverse? La cucina, il look, la lingua si fondono in un mix esplosivo che da’ vita alle tre storie del film.
Nel primo episodio un “giovane di bar” cingalese è al suo primo giorno di lavoro. Viene spedito a consegnare dei caffè in una nota radio della città, Radio Kiss Kiss. Una cosa sola deve fare: farsi pagare. E’ convinto di riuscirci ma il suo training day è costellato di imprevisti tremendi e bellissimi. Il pericolo più grande lo corre quando il suo sguardo si incrocia con quello della splendida cantante neomelodica Miryam. Una Napoli da “shock” vista attraverso gli occhi di un ragazzo originario dello Sri Lanka ma nato e cresciuto qui.

Nel secondo episodio Luba è una ex-presentatrice televisiva ucraina, moglie di un influente politico finito in galera in seguito a uno scandalo di tangenti. Coinvolta suo malgrado nelle sorti del marito, è costretta ad abbandonare la sua patria e a venire in Italia, adattandosi faticosamente al ruolo di badante di un vecchio e burbero integralista napoletano. Ma per una stupida disattenzione, viene licenziata ritrovandosi, così, durante una notte rocambolesca, a fare i conti con una Napoli bizzarra e misteriosa…

L’ultimo episodio si ispira ad un fatto di cronaca realmente accaduto. La nuova imprenditoria cinese che affida i suoi bambini a balie napoletane. La donna chiede al fratello portiere di prestare attenzione al piccolo perché ha appena saputo di aver vinto un viaggio premio al quale non intende rinunciare. Da qui l’inizio di una amicizia che porterà il bambino cinese ad integrarsi perfettamente con la cultura napoletana.

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Redazione Giornalistica

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