Caterina Le Caselle

Caterina Le Caselle, Anna di “Questi Giorni” vi farà sorridere

Caterina Le Caselle

Incontriamo Caterina Le Caselle di Questi Giorni

Questi giorni è il nuovo film del regista Giuseppe Piccioni, ed è uscito al cinema da pochissimi giorni. Quattro giovani attrici come Laura Adriani, Marta Gastini, Caterina Le Caselle, Maria Roveran raccontano e interpretano con semplicità e verità il legame di amicizia di quattro giovani ragazze che affrontano la vita e un viaggio avventuroso verso Belgrado. Ruotano intorno alle loro vite anche altri personaggi, interpretati con grande spessore da attori come Margherita Buy, Filippo Timi e Sergio Rubini.

La Gazzetta dello Spettacolo ha incontrato una delle giovani protagoniste di Questi Giorni: Caterina Le Caselle che interpreta Anna. L’attrice ci racconta con semplicità le emozioni che sta vivendo in questi giorni frenetici, a partire dalla bellissima esperienza vissuta all’ultima Mostra del Cinema di Venezia

Benvenuta su La Gazzetta dello Spettacolo, Caterina. Sei al cinema da pochi giorni con il film Questi giorni di Giuseppe Piccioni.  Parlaci del tuo personaggio…

Il mio personaggio si chiama Anna.  Anna è una ragazza ingenua, piena di paure e indecisioni.  Dice quello che pensa senza filtri, cerca di seguire le sue amiche in tutto quello che fanno senza chiedersi realmente se è quello che vuole anche lei, è ancora molto immatura, ma un’immaturità congelata, non sembra sentire l’esigenza o l’urgenza di entrare nel mondo degli adulti. Suona il violino, è fidanzata e aspetta un bambino, è quasi un personaggio assurdo, spesso mi sono chiesta -ma è possibile che questa ragazza aspetti un bambino? Mi piaceva immaginare le conversazioni che poteva avere con il suo fidanzato. Anna è un personaggio che fin dall’inizio mi ha fatto molto sorridere.

Ti assomiglia Anna? In cosa credi di essere diversa da lei? 

Sicuramente anch’io ho la testa tra le nuvole e sono un po’ ingenua, ma poi per tutto il resto sono molto diversa.

Quale messaggio speri colga il pubblico del tuo personaggio e di questo film? 

Per le ragazze della nostra età quello di trovare la propria voce interiore, le proprie passioni, interessi, sapere cosa si vuole è molto importante. Affrontare una responsabilità cosi grande come quella della gravidanza senza tirarsi indietro.

C’è una frase del film che dice “questo è il tempo della prudenza e dell’attesa, dove ognuno deve mettere da parte qualcosa per l’inverno” questo tempo che viviamo noi giovani in cui sentiamo la necessità di doverci preparare per l’inverno, per quel futuro che sentiamo sempre più incerto, è un tempo che non riusciamo spesso ad afferrare a godere fino in fondo. Però il messaggio del film è Questi Giorni, unici irripetibili che non torneranno mai, realizzare i nostri giorni in modo che non siano solo un’attesa ma un coraggioso viaggio.

 Hai avuto altre tre giovani attrici al tuo fianco in questo film. Come è stato. condividere con loro questa esperienza? 

È stato importante e un incontro fortunato, perché cominciare un’esperienza cosi grande come quella di recitare in un film insieme a delle tue coetanee che possono insegnarti e consigliarti tante cose credo sia molto raro. Sono stata fortunata! è nato un legame e un rapporto bellissimo.

 C’è un ricordo che porterai sempre con te del tempo passato a girare? 

Quei momenti in cui si mangiava tutti insieme, le lunghe conversazioni con Giuseppe Piccioni, il legame che si crea con la troupe come se fosse la tua grande famiglia.  Sono momenti che porterò sempre con me e che contribuiscono a rendere la realizzazione di un film qualcosa di veramente magico.

Il film é stato presentato all’ultima Mostra del Cinema di Venezia. Che emozione hai provato?

L’emozione che ho provato è stata enorme! Credo di essere stata in apnea per due giorni, davvero respiravo appena e non riuscivo a mangiare, sia per il poco tempo che avevamo tra un’intervista e l’altra sia per tutte le emozioni che provavo. Mi sentivo un pesce fuor d’acqua, forse per questo respiravo a fatica. Però adesso che posso tornare a quei due giorni a Venezia penso siano stati un sogno e qualcosa che mi ha cambiato la vita. Non potrò mai dimenticare questo festival, è stato il mio battesimo.

 Ma parliamo di te. Chi è Caterina? Quali sono le sue passioni?

Ho una grande passione per la lettura, che mi ha accompagna da sempre. Non c’è mai stato un momento della mia vita in cui sul comodino non ci fosse almeno un libro! E poi da qualche anno mi dedico al tip tap, una passione che sta crescendo sempre di più.

Come é nata la passione per la recitazione e quando ti sei detta: ” Voglio fare l’attrice”?

Il mio amore per la recitazione è nato proprio sui libri appunto. In biblioteca ho scoperto Shakespeare. Non penso ci sia stato un momento preciso in cui mi sono detta “voglio fare l’attrice”, ho sempre sperato non mi nascesse questo interesse, razionalmente è quel “ragazzo” di cui mai vorrei innamorarmi.  Però ricordo molto bene il giorno in cui al primo anno di liceo venne un’insegnante in classe a dirci di questo corso pomeridiano di teatro e io ancora sento quella goccia di sudore freddo che mi scende lungo la schiena. Io poi suonavo il violino nell’orchestra dell’auditorium, mio padre è un musicista, passavo ore a esercitarmi a casa. Insomma l’amore per la recitazione ho cercato di contenerlo il più possibile.

 C’é un ruolo che sogni di ottenere? 

Mi piacerebbe recitare in un film d’epoca.

Progetti e sogni nel cassetto… 

Ci sono diverse cose che mi frullano nella testa, per il momento non svelo nulla.

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