Una scena di Vittima della mia libertà
Una scena di Vittima della mia libertà.

Vittima della mia libertà, il film

Bullismo e ideologie narrate in Vittima della mia libertà

Parliamo oggi del progetto filmico Vittima della mia libertà, una produzione indipendente a sfondo sociale che tratta di argomenti importanti e sui quali vale la pena riflettere.

Una scena di Vittima della mia libertà
Una scena di Vittima della mia libertà.

Un lungometraggio della durata di circa 80 minuti, scritto e diretto da Davide Guida, già autore negli ultimi anni nella realizzazione di progetti cinematografici di denuncia sociale (Noi, oltre il tramonto sulla droga adolescenziale e Disinganno, sulla violenza psicologica alle donne, sono solo due dei diversi lavori realizzati).

Il tema trattato in questo ultimo lavoro è il bullismo, ma visto da un punto di vista differente. La protagonista, la diciassettenne Simonetta Fiorillo (interpretata dall’attrice teatrale Elisabetta Mercadante), non è una ragazza debole come avviene nei casi più tristemente noti di bullismo, ma anzi ha un carattere piuttosto forte con principi di vita ideologici dotati di un eccessivo senso di libertà, che la porta a scontrarsi non solo con i suoi compagni di classe (in particolare con Mariangela Bianchi, sua nemesi), ma anche con i professori, i bidelli e perfino con la dirigente scolastica della sua scuola, interessata più che altro a che la scuola tenga alto il suo nome e non si faccia cattiva pubblicità. La poca presenza dei genitori nella educazione della ragazza farà sì che si consumi presto un dramma difficilmente riparabile.

Il film oltre ad un numerosissimo cast di circa 60 persone, vede anche la partecipazione di un numero considerevole di artisti di rilievo in qualità di partecipazioni straordinarie o “cameo”: Ciro Giorgio, presidente del Centro Teatro Studi, il musicista Mario Todaro, la presentatrice di eventi e ballerina Magda Mancuso, l’artista popolare Carmen Percontra, il conduttore TV Claudio Correale, le cantanti Maria Aprile e Marisa Portolano.

La colonna sonora è stata curata dalla cantante milanese Fidia, che ha concesso l’utilizzo, all’interno del film, del suo ultimo hit discografico di successo “Perfida Poesia”.

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Redazione Giornalistica

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