A tu per tu con Antonella Fattori
Incontriamo oggi Antonella Fattori, attrice italiana diplomata presso l’Accademia nazionale d’arte drammatica Silvio D’Amico di Roma, che da giovanissima ha stretto il suo rapporto con il teatro. Tanta fiction nella sua vita in audiovisivi di successo come Elisa di Rivombrosa, Don Matteo, RIS, Le tre rose di Eva, e la ritroviamo adesso nella fiction di successo Sacrificio d’amore.
Antonella Fattori, benvenuta su La Gazzetta dello Spettacolo. Sei tra le protagoniste di Sacrificio d’amore, che ruolo interpreti?
Interpreto Suor Agnese, la madre superiora,direttrice dell’ospedale Santa Corona luogo dove gravitano i vari personaggi della fiction. E’ una donna di potere che non disdegna di assecondare i potenti del momento, senza tanti scrupoli ma nasconde anche dei segreti anche personali che si dipaneranno all’interno della storia.
Quali sono i lati che più ti piacciono e quali meno del tuo personaggio?
E’ un personaggio forte, determinato, duro ma che però nasconde delle fragilità che verranno fuori puntata dopo puntata. Ecco… è questo l’aspetto più intrigante del personaggio. Questa dualità che lo rende interessante da interpretare.
Hai fatto altre fiction popolari come Elisa di Rivombrosa e Le tre rose di Eva, quale è stata quella dove ti sei sentita maggiormente messa alla prova?
Ho fatto tante fiction anche per la Rai… forse uno dei personaggi che più mi ha dato soddisfazioni è stato “La donna del treno” per la regia di Lizzani con Alessio Boni ma anche la contessa Anna Ristori in Elisa di Rivombrosa o la Irene nell’Aria Serena dell’ovest di Silvio Soldini. Amo tutti i personaggi che ho interpretato… in ognuno di loro c’è un pezzettino della mia anima e del mio cuore!
Il tuo rapporto con il mondo del cinema?
Ho passato tutta la mia adolescenza al cinema Borsi di Prato dove ho visto tutto il cinema d’essai e non solo. Ho una discreta cultura cinematografica direi.
Mentre con la musica?
Amo tutti i generi dal rock ,al pop,al rap con una preferenza maggiore per la black-music… comunque basta che sia buona musica!
Mamma e attrice, cosa pensa di te tuo figlio adolescente?
Sono una madre severa soprattutto sullo studio ma quando serve so anche essere divertente… credo che l’età adolescenziale sia soprattutto difficile per chi la vive… almeno così mi ricordo e alleggerire e sdrammatizzare spesso aiuta ad avvicinarsi. Quand’era piccolo gli raccontavo favole usando un’infinita varietà di vocine… Mio figlio si divertiva molto! Adesso tendo a sdrammatizzare con ironia certe situazioni essendo mio figlio l’ultimo dei romantici. Ridiamo molto insieme anche se quando serve torno ad essere madre.
Che ci puoi raccontare dei progetti futuri?
Nel mio futuro c’è il teatro..sto cercando di mettere su un testo teatrale che mi piace molto… vedremo!