Teatro Stabile di Torino. Foto di Luigi De Palma dal Web
Teatro Stabile di Torino. Foto di Luigi De Palma dal Web

Teatro Stabile di Torino, stagione teatrale 2024/25

La Stagione 2024/25 del Teatro Stabile di Torino esprime, la necessità e l’urgenza di mettere in primo piano diversità e divergenze.

Un’idea che si rispecchia nel coro di sguardi e di voci che compone la nuova squadra di artiste e artisti associati e residenti del Teatro che, se da un lato trova continuità nella conferma da parte del nuovo Consiglio d’Amministrazione di Valerio Binasco alla direzione artistica fino a dicembre 2027, dall’altro si rinnova. Nel prossimo triennio, infatti, Leonardo Lidi assumerà il ruolo di regista residente e di Direttore della Scuola per Attori, che partirà in questa Stagione con un nuovo triennio formativo, mentre ad affiancare Kriszta Székely nel ruolo di artisti associati ci saranno Liv Ferracchiati e Silvia Gribaudi. I lavori di questa squadra artistica saranno al centro del progetto produttivo della Stagione 2024/2025 che si comporrà di 85 titoli programmati in sede e in tournée, tra cui 24 produzioni e coproduzioni, con 12 debutti in prima nazionale, 46 ospitalità e 15 spettacoli per Torinodanza Festival.

La danza sarà ancora più presente nella Stagione 2024/2025, oltrepassando i consueti confini del cartellone di Torinodanza Festival, la cui direzione rimarrà ad Anna Cremonini fino al 2027, con quattro appuntamenti all’interno della programmazione di prosa: un percorso intitolato Torinodanza EXTRA, che arricchisce la proposta internazionale dello Stabile e contribuisce a rafforzare il suo posizionamento in Europa. Torinodanza EXTRA comincerà il 28 novembre con la prima nazionale di Taverna Miresia di Mario Banushi, per proseguire il 13 marzo con Coup Fatal di Alain Platel, il 17 maggio con Suspended Chorus di Silvia Gribaudi, il 3 giugno con Works and Days del collettivo belga FC Bergman.

Queste tra le principali novità, sul fronte artistico, della Stagione 24/25 del Teatro Stabile di Torino, che vuole essere uno spazio di libertà e di convivenza tra stili, pensieri, discipline e visioni diverse.

«Atto unico è un titolo al singolare che parla di pluralità, di dialogo, di ascolto e contaminazione tra arti e linguaggi, di confronto tra esperienze e generazioni diverse: l’unica condizione possibile per l’arte», dichiara il Presidente Alessandro Bianchi.

Parallelamente all’attività artistica, uno dei temi su cui continua a crescere l’impegno del Teatro Stabile di Torino, grazie anche al sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo e di Fondazione CRT, riguarda la sostenibilità, termine che comprende diversi significati, da quello legato più strettamente alla questione ambientale, agli aspetti connessi all’impatto sociale ed economico delle proprie azioni. In questo ambito di attività rientrano gli interventi di efficientamento energetico, svolti tra il 2023 e il 2024, per ridurre l’impatto ambientale di tutte le sale del TST, che sono ora alimentate esclusivamente da fonti energetiche rinnovabili.

Prosegue anche per la prossima Stagione il progetto Per un teatro accessibile, legato all’accessibilità dell’offerta culturale, che è stato avviato nel 2021 grazie al sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo e che è diventato ormai un servizio consolidato e strutturato che lo Stabile offre con continuità, registrando diverse centinaia di presenze ogni anno. L’esperienza maturata in questi anni nell’ambito dell’accessibilità è oggi riconosciuta a livello nazionale: oltre ai prestigiosi riconoscimenti ottenuti, sta crescendo la rete di istituzioni culturali, di diverse regioni d’Italia, con cui il TST collabora per trasmettere le competenze acquisite ed esportare il modello sperimentato a Torino.

Sempre con l’obiettivo di abbattere tutte le barriere di accesso alle proprie attività, il Teatro Stabile Torino rinnova anche per la Stagione 24/25, insieme a Fondazione CRT, l’abbonamento Un posto per tutti, iniziativa unica nel panorama nazionale che offre 1.000 abbonamenti a cittadini a basso reddito.

Gli spettacoli della stagione teatrale 2024/25 del Teatro Stabile di Torino

A inaugurare la Stagione 2024/2025 dello Stabile di Torino sarà Cose che so essere vere (Things I Know to Be True), emozionante e coraggiosa opera di Andrew Bovell, pluripremiato scrittore e drammaturgo australiano, per la regia di Valerio Binasco. Una fotografia acuta e complessa dei meccanismi domestici e matrimoniali, attraverso gli occhi di quattro fratelli che lottano per definire se stessi al di là dell’amore e delle aspettative dei genitori. Valerio Binasco, Giuliana De Sio (Premio Duse 2023), Fabrizio Costella, Giovanni Drago, Giordana Faggiano, Stefania Medri saranno i protagonisti di questo toccante dramma, al suo primo allestimento italiano, nella traduzione di Micol Jalla. Lo spettacolo andrà in scena in prima nazionale al Teatro Carignano dal 7 al 27 ottobre 2024 e sarà poi in tournée in Italia. La produzione che inaugurerà la nuova Stagione del TST è sostenuta dalla Fondazione CRT.

Dopo il grande successo riscosso al suo debutto nel 2023, torna con tutta la sua forza tragica ed emotiva Sei personaggi in cerca d’autore di Luigi Pirandello, sempre diretto e interpretato da Valerio Binasco. Il Direttore artistico dello Stabile orienta il capolavoro del Nobel siciliano non tanto sulla ricerca di un autore da parte dei sei personaggi dimenticati, quanto sul loro bisogno di ritrovare il pathos necessario a sostenere le proprie colpe. A dare loro voce saranno Sara Bertelà, Giovanni Drago, Giordana Faggiano, affiancati da Jurij Ferrini e da un cast di giovani interpreti. Lo spettacolo sarà in scena al Teatro Carignano dall’11 al 23 febbraio 2025 e poi in tournée nelle principali città italiane.

Leonardo Lidi sarà impegnato nella messa in scena di diversi titoli del prossimo cartellone. Dopo Lo zoo di vetro tornerà a Tennessee Williams allestendone il primo grande successo teatrale: La gatta sul tetto che scotta, andato in scena in prima assoluta a Chicago nel 1944. Passato e futuro, identità sessuale e famiglia tradizionale, una donna che finge di essere madre, un uomo che finge di essere eterosessuale: La gatta sul tetto che scotta, nella nuova traduzione di Monica Capuani, è un drammatico presepe vivente dove tutti i personaggi sono mascherati da qualcosa che non vorrebbero essere. In scena Valentina Picello, nel ruolo della protagonista, Fausto Cabra e un cast via di definizione. Lo spettacolo debutterà in prima nazionale al Teatro Carignano dal 29 aprile all’11 maggio 2025 e poi sarà in tournée in Italia.

Lidi affronterà, inoltre, Il giardino dei ciliegi, l’ultima opera del grande autore russo, giungendo alla terza tappa del Progetto Čechov. Scritta poco prima della Rivoluzione russa, l’opera presagisce i grandi cambiamenti sociali e l’emancipazione dei servi dai ricchi proprietari terrieri, ma è anche una lucida disamina dell’incapacità della borghesia di affrontare un presente sfuggente. Così, il regista conduce lo spettatore in un giardino/teatro che ora vive solo nel ricordo dei suoi interpreti, affidando al cast dello spettacolo (Giordano Agrusta, Maurizio Cardillo, Alfonso De Vreese, Ilaria Falini, Christian La Rosa, Angela Malfitano, Francesca Mazza, Orietta Notari, Mario Pirrello, Tino Rossi, Massimiliano Speziani, Giuliana Vigogna) una commedia amara che è una metafora del fare teatro. Coprodotto con il Teatro Stabile dell’Umbria e Spoleto Festival dei Due Mondi, lo spettacolo sarà in scena al Carignano dal 26 novembre all’1 dicembre 2024. In questa occasione verrà anche programmata una Maratona Progetto Čechov: il 30 novembre il pubblico potrà assistere nella stessa giornata a Il gabbiano, Zio Vanja e Il giardino dei ciliegi. Infine, dopo il fortunato debutto del 2023, sarà nuovamente in scena Come nei giorni migliori: questo spettacolo firmato dal giovane Diego Pleuteri, diretto sempre da Leonardo Lidi e interpretato da Alfonso De Vreese e Alessandro Bandini, torna per raccontarci l’amore attraverso la storia di A e B. Poco importa chi siano veramente questi due amanti, ciò che conta sono le loro anime travolte da questo sentimento inesplorabile. Lo spettacolo andrà in scena alle Fonderie Limone di Moncalieri dal 30 aprile all’11 maggio 2025 e successivamente sarà in tournée in Italia.

Kriszta Székely dirigerà Valerio Binasco, Laura Curino, Mariangela Granelli, Simone Luglio e Marcello Spinetta nel capolavoro della maturità di Ibsen: Il costruttore Solness, scritto nel 1892, al culmine della carriera del drammaturgo norvegese, in anni segnati dalla riflessione sul rapporto tra creazione artistica e vita. Solness, architetto ricco e di successo, ma geloso dei rivali più giovani, è un uomo che vorrebbe fermare l’inesorabile scorrere degli anni e avere una nuova occasione di felicità, anche grazie alla giovane Hilde, restando però vittima della propria ambizione e del senso di colpa. In questo testo (qui nell’adattamento di Ármin Szabó-Székely) si alternano temi attuali come lo scontro generazionale, il maschilismo, la prevaricazione dell’uomo sulla donna, così come la nostalgia per il passato, il venir meno della forza fisica, il desiderio di una gioventù replicabile all’infinito. Lo spettacolo debutterà in prima nazionale al Teatro Carignano dal 20 maggio all’8 giugno 2025.

Dopo aver ricevuto il Premio Hystrio Nuove Scritture di Scena nel 2017 e aver conquistato le platee italiane, Stabat Mater scritto e diretto da Liv Ferracchiati torna sul palcoscenico in una forma diversa, con un nuovo cast e un allestimento completamente rinnovato nella volontà di far rivivere un progetto che tratta tematiche politicamente e socialmente centrali come l’autodeterminazione e la libertà d’espressione identitaria. Liv Ferracchiati sarà interprete dello spettacolo, affiancato sulla scena da Chiara Leoncini, Renata Palminiello e Petra Valentini. Lo spettacolo – coprodotto con Centro Teatrale MaMiMò, Marche Teatro e Teatro Nazionale di Genova – andrà in scena al Teatro Gobetti dal 6 all’11 maggio 2025.

Suspended Chorus, nuovo lavoro di Silvia Gribaudi, è un assolo, un tempo performativo nato dal bisogno di rinnovare il proprio dialogo con il pubblico e riflettere sul modo in cui guardiamo il corpo altrui e su come possiamo rivoluzionare il nostro sguardo. Attraverso immagini e movimento, la coreografa e performer porta al limite dello sforzo il suo corpo cinquantenne per rivelare un flusso dinamico che va oltre il cambiamento legato all’età. Il progetto nasce dallo studio di pioniere della danza come Isadora Duncan, Anna Pavlova e Pina Baush ed esplora i desideri che muovono i nostri corpi, invitando il pubblico a diventare un coro-testimone e a condividere gesti e desideri. Il debutto in prima nazionale è previsto il 17 e 18 maggio 2025 alle Fonderie Limone.

Gabriele Vacis e gli artisti di PoEM affronteranno le sacre scritture restituendo poesia e speranza a parole distanti millenni dall’uomo contemporaneo: porteranno in scena in prima nazionale, alle Fonderie Limone di Moncalieri dal 14 al 26 gennaio 2025, La trilogia dei libri. Antico Testamento.

Oltre a inaugurare con questo spettacolo un progetto triennale sui testi sacri delle religioni monoteiste, festeggeranno con Alessandro Baricco il 30° compleanno di Novecento. A due anni dalla scomparsa di Eugenio Allegri, suo interprete per eccellenza, andrà in scena al Teatro Gobetti dall’1 al 13 ottobre 2024, una lettura corale diretta dallo stesso Vacis, arricchita di ricordi e racconti di uno spettacolo che ha fatto la storia del teatro italiano. In scena Lucia Corna, Pietro Maccabei, Letizia Russo, Lorenzo Tombesi, Gabriele Valchera.

Marta Cortellazzo Wiel si cimenterà nella regia e nell’interpretazione di Prima facie, testo urticante di Suzie Miller, drammaturga e sceneggiatrice che ha alle spalle una formazione da avvocato. Dopo il grande successo riscosso a Londra nella scorsa stagione, questo lavoro è oggi in scena nei principali teatri europei. Prima facie, tradotto in italiano da Margherita Mauro, racconta una storia intensa: una donna su tre subisce violenze sessuali e solo una su dieci sporge denuncia. Lo impara presto sulla propria pelle Tessa Ensler, una giovane avvocata di successo, che a Londra si fa largo tra le diverse aule di tribunale. L’ambizione, la sicurezza, la concentrazione l’hanno sempre contraddistinta nel lavoro come all’università. Quando arriva lo stupro, la sua vita si divide in un prima e in un dopo. Lo spettacolo debutterà in prima nazionale al Teatro Gobetti dal 7 al 19 gennaio 2025.

La giovane regista Micol Jalla dirigerà Appello all’Europa di Stefan Zweig, scrittore, giornalista, drammaturgo e poeta austriaco naturalizzato britannico. Zweig è autore di quattro celebri discorsi sull’Europa, a partire dai quali il drammaturgo Diego Pleuteri ha realizzato una riduzione teatrale che andrà in scena in prima nazionale al Teatro Gobetti – Sala Pasolini dal 9 all’11 maggio 2025. Scritti in un momento di crisi del vecchio continente, alla vigilia del secondo conflitto mondiale, ancora oggi questi testi dimostrano la loro profonda attualità, fornendo spunti di riflessione in tempi in cui il discorso sull’Europa unita è sempre più pressante. Il progetto è nato nell’ambito di Bad Ischl Capitale Europea della Cultura 2024 e verrà realizzato in collaborazione con Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus.

Jurij Ferrini curerà la regia degli spettacoli programmati per Prato inglese, la tradizionale programmazione estiva che propone i capolavori shakespeariani in una delle cornici più suggestive della città, il Teatro Carignano. Dal 19 giugno al 13 luglio 2025 andranno in scena in prima nazionale due commedie: Racconto d‘inverno e Pene d’amor perdute, due testi brillanti che attraversano la carriera di William Shakespeare, ambientati in Italia e Spagna, due luoghi perfetti per l’immaginario di amore, equivoci, sospetti e lieto fine.

Festa grande di aprile è il titolo del testo teatrale con cui Franco Antonicelli, singolare figura di scrittore, fotografo, giornalista, partigiano, ripercorre le vicende italiane dal 1924 al 1945: dai giorni del delitto Matteotti fino alla Resistenza e alla Liberazione. Concepito insieme a Bruno Quaranta con la consulenza storica e la narrazione di Gianni Oliva e adattato drammaturgicamente da Diego Pleuteri, lo spettacolo con la regia di Giulio Graglia debutterà in prima nazionale al Teatro Gobetti, dal 23 aprile al 4 maggio 2025 ed è realizzato in collaborazione con il Polo del ‘900.

Filippo Dini firmerà la regia di quella che è stata definita la più perfetta opera teatrale di Jean Cocteau: I parenti terribili, scandaloso ritratto di una realtà domestica claustrofobica e incestuosa, attraversata da brutali odi e aggrovigliate passioni. I parenti terribili fu una delle prime regie teatrali di Luchino Visconti nell’Italia appena liberata, un inno all’amore tragico e impossibile, nelle forme più esasperate e paradossali. Con Dini in scena Milvia Marigliano e Mariangela Granelli. Lo spettacolo coprodotto dal TST con il TSV Teatro Stabile Veneto – Teatro Nazionale, Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini e Teatro Stabile di Bolzano sarà in scena al Teatro Carignano dal 12 al 24 novembre 2024.

Cenci. Rinascimento contemporaneo a cura di Giorgia Cerruti e Davide Giglio, diretto dalla stessa Cerruti andrà in scena al Teatro Gobetti dal 15 al 20 ottobre 2024. Una riscrittura de I Cenci che attinge a Shelley, Stendhal, Artaud e che rivela gli inquietanti atti del processo contro Beatrice Cenci, giovane nobildonna romana decapitata per parricidio nel 1599, dopo aver subito per anni le violenze di un padre incestuoso e corrotto. La Piccola Compagnia della Magnolia denuncia, attraverso questo testo, l’anarchia del male, la componente individuale dell’ingiustizia che si propaga all’intera società e la religione come fondamento e condanna dell’edificio comunitario.

Come diventare ricchi e famosi da un momento all’altro è il nuovo spettacolo firmato dal talentuoso autore e regista Emanuele Aldrovandi che esplora, con stile tagliente e feroce, il rapporto talvolta estremo e distruttivo che si instaura fra felicità e realizzazione personale. L’autore pone l’attenzione sulle conseguenze più intime e personali di quelle dinamiche sociali che spingono sempre di più verso la ricerca del consenso e dell’approvazione immediata. Al centro della storia, una madre e il suo piano bislacco per aiutare la figlia bambina a diventare un’artista di successo. In scena al Teatro Gobetti dal 29 ottobre al 10 novembre 2024.

Dal 18 al 23 marzo 2025 debutterà in prima nazionale al Teatro Gobetti La signora degli oceani. Il mare e la primavera silenziosa di Rachel Carson scritto da Massimiano Bucchi. Laura Curino, diretta da Marco Rampoldi, offre la propria voce, in questo emozionante racconto teatrale, alle parole della madre dell’ambientalismo. Nata nel 1907 in una fattoria della Pennsylvania, Rachel Carson non aveva mai visto il mare fino a vent’anni, eppure decise di specializzarsi in biologia marina, maturando nel tempo non solo una conoscenza profonda degli oceani, ma anche una scrittura nitida e poetica. Tra i suoi saggi più celebri restano ancora attuali e urgenti Il mare intorno a noi (1951) e Primavera silenziosa (1962), dove l’autrice denunciò per prima, scuotendo le coscienze di tutto il mondo, gli effetti dannosi, per l’uomo e per l’ambiente, derivanti dall’uso del DDT in agricoltura. Lo spettacolo è coprodotto con Tangram Teatro, Associazione Culturale Muse, in collaborazione con ColtivaTo 2025.

Nel quarantennale della loro avventura artistica, i Marcido Marcidorjs e Famosa Mimosa tornano alla tragedia greca con Le baccanti, da Euripide, che debutteranno in prima nazionale al Teatro Gobetti dal 25 febbraio al 9 marzo 2025. Il testo, contaminato dalla penna affilata di Marco Isidori, vive di una riscrittura che trasporta la sensibilità attica al tempo presente. Il Coro Marcido, da sempre in tutt’uno con la macchina scenica, questa volta si troverà a scalare il Palazzo di Penteo, invenzione della scenografa Daniela Dal Cin, lo assedierà e lo espugnerà, entrando nel magma dionisiaco che innerva la materia misteriosa di quest’opera. In scena Paolo Oricco, Maria Luisa Abate, Valentina Battistone, Ottavia Della Porta, Alessio Arbustini, Vincenzo Quarta e lo stesso Isidori.

Marco Bernardi dirigerà Risveglio di primavera di Frank Wedekind, nella traduzione di Roberto Cavosi. Nel 1906 in diciannove brevi scene dal ritmo travolgente un Wedekind appena ventisettenne raccontò con sorprendente forza drammatica l’eterno conflitto tra adolescenti e adulti e disegnò un catalogo completo di esperienze universali, riuscendo a cesellare un vero e proprio classico, simbolo delle condizioni giovanili di ogni tempo. In scena al Teatro Gobetti dall’1 al 6 aprile 2025, lo spettacolo coprodotto con il Teatro Stabile di Bolzano sarà interpretato da Patrizia Milani, Giovanni Battaglia e Giovanna Rossi insieme a un numeroso cast di giovani interpreti.

Tornerà, infine, al Teatro Carignano l’acclamato spettacolo su Fred Buscaglione animato dall’incontenibile talento di Matthias Martelli e dalla magia musicale di Fabrizio Bosso. I due interpreti ridaranno vita al mondo notturno, pieno di donne e sigarette, del cantante – gangster dal whisky facile, grazie alle invenzioni registiche di Arturo Brachetti. In scena con loro Alessandro Gwis (pianoforte), Matteo Rossi (contrabbasso), Luca Guarino (batteria). Fred! coprodotto con Enfi Teatro e Il Parioli andrà in scena dal 26 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025.

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