Chiamatemi Robert Capa. Odio la guerra e devo fotografarla, di Enrico Inferrera

Si terrà a Palazzo Venezia a Napoli, la presentazione del nuovo libro di Enrico Inferrera intitolato “Chiamatemi Robert Capa. Odio la guerra e devo fotografarla”.

L’opera rende omaggio alla figura leggendaria del fotoreporter Robert Capa, pseudonimo di Endre Ernő Friedmann.

Il libro edito da Edizioni Creativa nella collana Le Pleiadi, è disponibile qui ed esplora la vita e le opere del celebre fotografo, noto per aver documentato alcuni dei momenti più cruciali e drammatici del XX secolo.

Con una prosa elegante e coinvolgente, Inferrera guida il lettore attraverso le esperienze di Capa, dalle sue origini ungheresi alle sue imprese come fotoreporter in prima linea durante le guerre che hanno segnato il Novecento.

Un aspetto distintivo di questa pubblicazione è la scelta di evocarne le fotografie, già ampiamente conosciute, attraverso i magistrali disegni di Costanza Gorick, che reinterpretano con sensibilità e originalità le immagini iconiche del fotografo, conferendo al testo un contenuto unico e affascinante.

“Chiamatemi Robert Capa” non è solo una biografia, ma un viaggio emozionante attraverso i grandi eventi storici e le sfide personali e professionali di Capa, mettendo in luce il suo impatto decisivo sul mondo della fotografia e del giornalismo.

L’opera, che si muove tra saggio e romanzo, offre una comprensione profonda e autentica della vita di questo individuo straordinario.

Attraverso incontri e passioni, come gli amori con Gerda Taro e Ingrid Bergman, Capa rivela il suo entusiasmo e le sue fragilità, disegnando un’epoca e delineando i limiti dell’uomo contemporaneo nella sua ricerca della felicità.

Il libro riflette il paradosso che ha segnato la vita di Robert Capa. Le sue fotografie, cariche di dolore e umanità, catturano l’essenza della guerra e delle sue devastazioni, ma anche la resistenza, il coraggio e la speranza delle persone comuni. Inferrera esplora questo dualismo con profondità e sensibilità, offrendo una potente riflessione sulla natura del conflitto e sul ruolo del fotografo come testimone della storia. Propone, inoltre, una tesi inedita e audace: l’esperienza di Capa incarna i temi e le inquietudini dell’esistenzialismo.

Attraverso un’analisi accurata, l’autore mostra come il fotoreporter abbia vissuto e rappresentato la condizione umana con una lucidità e un’intensità che richiamano le riflessioni di filosofi come Camus e Sartre.

“Chiamatemi Robert Capa” è un inno alla vita e un manifesto contro ogni guerra e per questo volevamo parlarne nella nostra rubrica “Libri e Scrittori“.

Il 14 giugno, a Palazzo Venezia, si terrà la presentazione del libro, moderata dalla giornalista Nicole Lanzano. All’evento parteciperanno l’autore, Enrico Inferrera, e la Prof.ssa Filomena Lombardo, che ha curato la prefazione.

Enrico Inferrera

Scrittore che vive a Napoli. È autore di tre romanzi: “Vite Bisestili” (2016), “L’Eresia del tempo” (2020) e “Ida ascoltami” (2023), scritto insieme alla Prof.ssa Filomena Lombardo. Nel 2017 ha pubblicato “Diversi paralleli”, una raccolta di poesie e un monologo. Tutti i testi sono editi da Edizioni Creativa. Appassionato di teatro, cinema, fotografia e letteratura, Inferrera scrive monologhi, racconti, articoli e recensioni. È ideatore e conduttore di trasmissioni radiofoniche e laureato in Scienze e tecnologie delle arti, dello spettacolo e del cinema. della Comunicazione con indirizzo arte e cinema. Ha ricevuto numerosi premi letterari e per l’impegno culturale. Attualmente è Presidente nazionale di ANCoS APS e Presidente di Confartigianato Imprese Napoli.

L’intento non è quello di riscrivere una semplice biografia, sarebbe inutile, ma mettere in risalto fatti, atteggiamenti, riflessioni a sostegno del tema fondamentale del testo che propone al lettore una tesi del tutto inedita per quanto ardita: la creazione e la rivelazione del personaggio Capa attraverso i temi, le atmosfere, i contenuti culturali dell’esistenzialismo.

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