Monica Sarnelli

Monica Sarnelli canta Napoli a Colori

Arriva con una formazione del tutto inedita Monica Sarnelli per la “sua Napoli a Colori“, per dedicare il suo nuovo tour ai “teatri di frontiera” di Napoli e della Campania ed è subito successo per la prima data.

Monica Sarnelli a Napoli. Foto di Alessandro Pone

L’artista si esibirà in trio, con Alfredo Di Martino (fisarmonica, piano, tastiere) e Pino Tafuto (piano, tastiere), impegnata in una serie di concerti dedicati ad alcuni spazi fondamentali di aggregazione e cultura che vivificano tante aree popolari della città e non solo. Il primo evento si è tenuto domenica 17 novembre al Nuovo Teatro Sanità, per proseguire al TAN – Teatro Area Nord (domenica 1 dicembre, ore 19), proseguendo poi alla Domus Ars del Centro Storico di Napoli (4 gennaio), al NEST – Napoli Est Teatro (1 febbraio) e in tanti altri spazi di tutta la regione.

Un tour #agranderichiesta che proporrà un repertorio sempre diverso ed uno spettacolo diviso in due momenti. Una prima parte renderà omaggio agli artisti che sono immediatamente identificabili con il luogo (Totò per la Sanità, ad esempio, o Mario Musella, Franco Del Prete e James Senese per Piscinola) una seconda parte, invece, sarà indicata con la complicità dei social dal pubblico stesso che potrà scegliere ed indicare il brano da eseguire. Questo è reso possibile dal vasto elenco di Napoli a Colori, appena approdato sulle piattaforme digitali, che raccoglie in una antologia ventennale 4 album per 68 brani, incisi dall’artista per l’etichetta Lazzara Felice tra il 1999 ed il 2019.

In Napoli a Colori canzoni di ogni epoca si uniscono in un continuo musicale dalle tinte forti e colorate, attribuendo ad ogni sfumatura un contesto e un riferimento sicuro nella secolare produzione che dalle pendici del Vesuvio ha, nel tempo, travalicato ogni possibile confine.

Così, ad esempio, il colore rosso, quello della passione, dell’amore, delle storie vissute, di quelle sfiorate, degli incontri voluti e di quelli casuali, è attribuito a brani come Chesta Sera, ‘A canzuncella, Nun ce putimmo lassa’, Liú, St’ammore, Nisciuno, Nun é peccato, Doce doce, in omaggio ad autori e grandi interpreti come Nino D’angelo, gli Alunni Del Sole, Peppino Di Capri, Claudio Mattone, Fred Bongusto, Vian, Eduardo De Crescenzo. Dal rosso al blu, anzi al blues di Pino Daniele, passando poi al nero, che è il colore immaginato per artisti come Mario Musella, Franco Del Prete, James Senese, all’oro dei grandi “classici”, da Torna a Surriento, ‘O sole mio, Era de maggio, Scetate, Maruzzella, Lazzarella, Malafemmena, Bambenella, in omaggio ai grandi “padri” come Sergio Bruni, Raffaele Viviani, Renato Carosone, Aurelio Fierro ed alle “madri nobili” come Ria Rosa, Gilda Mignonette, Angela Luce, Mirna Doris, Gloria Christian, Maria Paris.

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