Mattia Ferraro. Foto di Marcello Merenda
Mattia Ferraro. Foto di Marcello Merenda

Mattia Ferraro: la mia famiglia e la voglia di recitare

Incontriamo Mattia Ferraro è un giovane talentuoso artista che, ultimamente, abbiamo avuto modo di apprezzare nel ruolo di Susy, una delle protagoniste di Vico Sirene il successo teatrale di Fortunato Calvino.

Benvenuto su La Gazzetta dello Spettacolo a Mattia Ferraro. Come nasce la tua voglia di recitare?

Non so dare un’esatta collocazione temporale su quando è nato il mio desiderio di recitare, ma so per certo che la mia famiglia ha giocato un ruolo fondamentale per spingermi a intraprendere questo percorso; in famiglia le arti dello spettacolo sono sempre state di casa e crescere in questo ambiente ha favorito sicuramente questo percorso. 

Quale è stata, ad oggi, la tua più grande soddisfazione artisticamente parlando?

Ad oggi indubbiamente il percorso intrapreso con i colleghi di Vico Sirene risulta essere un momento estremamente importante per la mia crescita artistica in quanto mi ha permesso di collaborare assieme a persone che hanno saputo valorizzarmi come Ciro Esposito (un fratello maggiore per me) e Gigi & Ross. In passato, con la compagnia teatrale “Incontri” (“Buio in sala” poi), ho avuto la possibilità di girare tanto in Italia con lo spettacolo “Ferdinando” di Annibale Ruccello che mi ha regalato forti emozioni vincendo diverse rassegne.

Presentaci Mattia Ferraro con tre aggettivi…

Determinato, altruista, perfezionista.

Un consiglio o una frase di cui fai sempre tesoro?

“Keep On Movin’” cit. Pino Daniele – un grandissimo punto di riferimento nella mia vita.

Cosa deve avere un copione per destare il tuo interesse?

Quando leggo un copione, la prima cosa che faccio è immedesimarmi nello spettatore, cercando di capire cosa il testo potrà regalarmi in quanto tale; allo stesso tempo, cosa potrà darmi in qualità di attore. I testi che maggiormente attirano la mia attenzione sono quelli profondi che continuano ad avere un effetto sul pubblico anche dopo la fine dello spettacolo; è questo ciò che ricerco.

Ultimamente sei a teatro con Vico Sirene di Fortunato Calvino, spettacolo di grande successo, perché bisognerebbe vederlo?

Perché è uno spettacolo che parla a cuore aperto, dove ogni persona può sentirsi parte della storia toccando l’animo di ogni singolo individuo. Le molteplici personalità messe in scena sono capaci di darci uno spaccato delle diverse parti che compongono l’anima di ogni essere umano.  

Professionalmente c’è una meta a cui aspiri?

Purtroppo mi è difficile tracciare un punto di arrivo perché non penso che finirà mai la mia necessità di recitare pur raggiungendo un obiettivo importante per la mia carriera artistica. Ovviamente sarei felice se un giorno, guardandomi indietro rispetto al percorso intrapreso, potessi trovare sulla mia strada anche collaborazioni con due figure estremamente importanti per l’ispirazione artistica che hanno avuto nei miei confronti, come Toni Servillo e Paolo Sorrentino.

Il tuo tallone d’Achille?

L’essere sempre estremamente critico nei miei confronti.

Cinema o teatro?

Sono due mondi molto simili tra di loro ma allo stesso tempo diversi; nascendo nel teatro e consapevole delle emozioni forti che può regalare uno spettacolo, non posso non esprimere la mia preferenza verso lo stesso; ma sono consapevole che determinati progetti cinematografici a volte sono capaci di tirare fuori emozioni che l’altro mezzo non può fare, così come viceversa.

In conclusione Mattia Ferraro, vuoi farci partecipe dei tuoi futuri progetti e sogni da realizzare?

Al momento sono concentrato sul debutto di “Vico Sirene” al Teatro Quirino di Roma. Riguardo al mio sogno, ho sempre avuto il forte desiderio di poter interpretare il ruolo di protagonista all’interno dello spettacolo “Masaniello”. In passato ho avuto anche la possibilità di poterlo fare ma non ho voluto affrettare questo passo per avere una maggiore preparazione prima di questo. 

Mattia Ferraro è dotato di tanto talento, volontà e passione, i principali ingredienti per spianare la giusta strada del successo. Da parte nostra un grande “In bocca al lupo” affinché i suoi sogni possano, quanto prima e meritatamente, diventare realtà.

Su Silvana De Dominicis

Vice direttore di La Gazzetta dello Spettacolo, amante degli animali, la natura e la cucina veg. Umiltà e sensibilità sono nel contempo i miei pregi e difetti.

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