Dora D'Ausilio
Dora D'Ausilio

Dora D’Ausilio e la pittura generazionale

Dissacrante e geniale, Dora D’Ausilio proietta le sue pulsioni ancestrali verso l’orizzonte di un forte cambiamento della sostanza, e quindi sul piano astratto del simbolismo. La pittura e l’arte, passioni che trascendono la realtà e proiettano mente e cuore oltre la barriera delle convenzioni che dominano il mondo, dalla sua sfera soggettiva fino alla dimensione collettiva e globale. Oltre ogni apparente verità, una artista pura come lo è Dora D’Ausilio, imprime su tela la sua vera natura di Donna capace di volare oltre ogni limite.

Emblematica la sua opera “The Old Lollipop”. Di recente messo in mostra alla prestigiosa galleria Margutta di Roma, il dipinto ad olio su tela, ci trasporta nel profondo delle contraddizioni esistenziali che agitano da sempre l’autrice. Contrasti evidenti, il cui filo conduttore è sul rapporto – non sempre conflittuale – fra antico e nuovo. Contrasti utilissimi nell’analisi del mondo interiore dell’artista, delle sue pulsioni e della sua visione e che vanno ad evidenziarsi appunto in una serie di forti contrasti emozionali.

A partire dall’uso delle scale cromatiche, laddove si passa dalla figura dell’anziano sullo sfondo evidenziata da tonalità essenzialmente grigio scure sulle quali letteralmente si poggia l’arcobaleno di colori del “lollipop”, che a sua volta diventa ulteriore elemento di contrasto generazionale. Una esplicitazione pittorica e narrativa, quella dell’artista Dora, che si allinea alla Dora “Donna” nella sua operazione di de-strutturazione e di successiva ri-strutturazione nel rapporto fra il vecchio ed il nuovo, alla evidente e costante ricerca di un equilibrio fra così lontane dimensioni.

The “Old man” & the “Lollipop”: il grigiore delle tonalità e l’esplosione dei colori. E ancora, il gustoso bastoncino gioia e delizia dei più piccoli o di chi si sente ancorato all’infanzia felice, che posto così in primo piano sembra diventare per il vecchio, una lente attraverso la quale osservare un futuro che non è più il suo oppure anche, per il “nuovo” di ingrandire la prospettiva del passato, alla ricerca di se stessi. Questo dipinto di Dora D’Ausilio – che fra l’altro ad oggi non vanta una grande e soprattutto costante produzione artistica, quanto piuttosto poche ma assai significative opere – è un mix esplosivo di contenuti e non solo di contrasti.

Dora esplora. Dora cerca, perché in lei la curiosità di mondi e dimensioni nuove è prorompente al punto tale che proietta nella sua arte in maniera compiuta, ciò che nella vita ha esperito solo in una piccola percentuale. L’affrancamento culturale dal paternalismo (inteso in senso globale e non solo quello di marca genitoriale) è la riflessione profonda che l’artista proietta sullo sfondo delle sue creazioni. Ribelle ma non troppo, adulta ma non troppo, incanalata ma non troppo, nei canoni esistenziali della società moderna, con i suoi ritmi legati a concetti come la produttività e la responsabilità individuale, famigliare e sociale, Dora attualizza il suo essere primario proprio nella dimensione artistica, che nel suo caso non diventa semplice rifugio esistenziale, ma costruzione di un qualcosa di nuovo. E’ la “sete” profonda di conoscenza che anima il tutto e che le fa superare il conservatorismo che appartiene al passato, per guardare con interesse alle cose che verranno. Dora stessa è l’essenza di “The Old Lollipop” e di tutte le opere che magicamente prendono vita dalle sue abili mani di pittrice.

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Dora D’Ausilio

Napoletana, artista “pulsante” di quella innata creatività che si esprime e si realizza attraverso la pittura, la fotografia ed il design di moda. Figlia di imprenditori, dedica al lavoro in azienda gran parte della sua giornata. Ma la sua passione innata resta quella per le arti, che coltiva con grande professionalità e mettendo in campo ottime tecniche realizzative.

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