Massimo Lopez a Domenica In
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Massimo Lopez a Domenica In: il baule di ricordi ha ispirato il mio libro

Un Massimo Lopez inedito che il pubblico non conosce, forse che neanche si aspetta, perché abituato a vederti ironico, comico, brillante”: così Mara Venier ha descritto il suo ospite nel salotto di Domenica In, dove il grande comico e doppiatore ha rilasciato una lunga intervista ricordando la madre e presentando il libro Stai Attento alle Nuvole.

Massimo Lopez a Domenica In
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Nel suo ultimo libro Massimo Lopez racconta in modo molto toccante il rapporto con sua madre. “Non me lo sarei mai aspettato Massimo – gli ha confidato la Venier – perché cerchi sempre di coprire tante cose, i tuoi momenti profondi anche con gli amici. Sei sempre stato molto riservato. Quando hai perso la tua mamma hai preferito chiuderti e non esternare il momento di depressione”.

L’artista ha spiegato: “Il giorno dopo la morte di mia madre ho fatto uno spettacolo, per esorcizzare il dolore. Poi però hai bisogno di stare con te stesso e di capire, ma il tempo arriva. Ci sono varie fasi nella vita e ci sono momenti per riflettere. Nulla deve essere forzato con le cose che arrivano da sole. La scrittura del libro è avvenuta così, avrei voluto fare tutto molto tempo fa. Ne ho parlato con le persone intime e questi mi hanno spinto ad aprirmi un po’ di più”.

E li, visibilmente commosso, ha parlato dell’importanza della famiglia e della forte mancanza che sente della mamma, da sempre suo costante punto di riferimento.

Ha raccontato di come è nata l’idea del libro. L’artista pare abbia ritrovato un vecchio baule con un “tesoretto”, da cui sbucano vecchie foto, lettere d’amore, un diario. Da lì è partito il suo emozionante viaggio alla ricerca delle sue radici: un’occasione per ricostruire tappa per tappa il passato della sua famiglia. “Sono rimasto effettivamente del tempo prima di aprirli, poi ho riflettuto e ho detto ‘è il destino che ha voluto che queste cose arrivassero a me, li ho cercati per anni”, ha confessato. Attraverso i suoi contenuti, ho potuto conoscere maggiormente lei, mio padre Aldo, i miei nonni… Il libro è un omaggio alla mia famiglia e in particolare a mamma, ancora più viva ora che non c’è più».

Ho scoperto che un signore scrisse a mia mamma, che la chiamava “bambina”: ciao, ciao bambina, un bacio ancora e poi per sempre ti perderò. Questa canzone è diventata la canzone che nel 1959 ha cantato Modugno. Scritta da lui. E ora ho capito perché mamma, in quell’anno, mi regalò il disco. Disse: ascolta questa canzone, poi ti dirò. Questo fidanzato era Dino Verde”.

Il momento più toccante è arrivato con la proiezione di un filmato di un’ospitata con la madre di qualche anno fa: “Ho scoperto dei sentimenti incredibili, degli amori straordinari, un linguaggio forbito nelle cose che si dicevano con mio padre – ha spiegato Massimo Lopez riferendosi al contenuto delle lettere -. Ho capito che l’amore di mia madre per mio padre era molto forte”.

Da lei ho ereditato la vena artistica. Non faceva l’attrice, ma cantava molto bene e arrivò a prevedere il mio incontro canoro con una grande artista. Una volta mi disse: tu hai una bella voce, dovresti fare un duetto con Mina. E si è avverato! Era il 1994, Mina si era già ritirata e, mentre stava preparando il suo nuovo album “Canarino mannaro”, mi telefonò chiedendomi se ero disposto a fare un brano con lei.

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Redazione Giornalistica

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