Le voci del cavallo in scena
Arriva in scena lo spettacolo teatrale “Le voci del cavallo” in provincia di Caserta, per raccontare Achei e Troiani.
Presso la Sala Teatro di Palazzo Fazio a Capua (CE), la Compagnia “Tò Arte” di Aversa (CE) presenta “Le voci del cavallo” con Giuseppe Calabrese e Luca Gaeta, per la regia di Francesco Esposito.
Da oltre nove anni le forze belliche degli Achei e dei Troiani si scontrano in una battaglia duratura e interminabile, cominciata per il rapimento di Elena, moglie di Menelao re di Sparta.
L’astuzia del re di Itaca, Ulisse, ha però prodotto un espediente forte e sicuro. Il cavallo di legno è il mezzo perfetto per penetrare all’interno delle mura dell’inespugnabile città di Troia.
Ma come fare a comprendere il momento adeguato affinché i guerrieri Achei possano uscire dal cavallo senza essere visti?
Quattro fori, posti ai lati della testa del cavallo, una piccola stanza dove due sentinelle saranno impegnate in questo arduo compito.
Lysander lo spartano e Talaos di Pilo sono i due prescelti guerrieri che porteranno a termine questa missione. Due mentalità opposte obbligate a coesistere in uno spazio ristretto, dove idee, sogni e incertezze si mescolano in un dialogo tragi-comico sulla necessità di questo atto bellico.
Chi avrà ragione dei due? Cosa accadrà quando daranno il segnale agli altri combattenti? A cosa sarà servito tutto questo?
“Le Voci del Cavallo” nasce dall’esigenza di denunciare l’incompresa verità nascosta dietro ogni conflitto bellico. L’espediente narrativo di utilizzare una storia nota e mitologica come la Guerra di Troia permette ai personaggi di esprimere, tra battute e silenzi, le indicibili atrocità e le infondate convinzioni che spingono le persone a supportare le guerre.
Il testo si prefigge, sin da subito, l’obiettivo di mettere a nudo quelle che sono le false verità che i promotori di guerra vendono per certezze. La costruzione di un connubio contrastante tra “il guerriero fondamentalista spartano e il cittadino di Pilo” cerca di mettere in risalto le grandi distanze esistenti tra chi combatte per onore e chi è costretto a farlo.
I dialoghi pongono l’attenzione sulla drammaticità di problemi reali e attuali, che vengono colorati di comicità da chi li sottovaluta, o modifica, in base alle proprie verità.
Tante le questioni irrisolte che accompagneranno, ancora nel tempo, l’uomo e le sue popolazioni, ma una focalizzazione sul problema della guerra tenta di spingere gli spettatori alla realizzazione delle enormi difficoltà di chi subisce le atroci azioni di uomini che scelgono per altri la necessità di una guerra.
A conclusione della rappresentazione ci sarà l’opportunità, per gli spettatori che lo vorranno, di intrattenersi con gli artisti della compagnia per un confronto e un dibattito relativi all’evento in programma e per una più vasta ricognizione/riflessione sullo stato dell’arte del teatro e della cultura in generale