Un bel gesto solidale quello di Maurizio Martinelli, cantautore e speaker di Radio Italia Anni 60, che ha deciso di devolvere in beneficenza gli introiti del brano “Io resto a casa”.
Ed è così, che in questi giorni di CoronaVirus si unisce ai grandi cuori di imprenditori, calciatori e Vip che si sono mobilitati per aiutare e sostenere l’Italia afflitta e piegata dalla pandemia.
Io resto a casa
Si tratta di un brano emotivo che ha visto coinvolte migliaia di persone sui social nei giorni seguenti: in tamtam mediatico per l’invio della propria foto da parte degli ascoltatori di Radio Italia Anni 60, al fine di contribuire alla realizzazione del video. Sono i volti degli italiani con i loro sguardi sorridenti e pieni di fiducia e, poi, ci sono abbracci, quelli che tanto mancano e che torneremo a donarci.
I proventi del singolo saranno integralmente devoluti all’associazione culturale “Capire per prevenire”.
Le dichiarazioni
Nei giorni scorsi, ai microfoni di Radio Italia, Martinelli ha dato voce a tutte quelle persone chiuse in casa per il lockdown, facendo raccontare loro come stavano vivendo questo momento così buio per il nostro Paese e racconta: “Mentre ascoltavo i racconti, tristi e dolorosi, sentivo forte la pulsione di rendermi utile! Di getto ho cominciato a buttar giù le parole su un foglio. Ispirato, scrivevo senza quasi rendermene conto. Così è nata la canzone Io resto a casa, grazie alle testimonianze di tutti coloro che hanno chiamato per raccontare il dolore, l’angoscia, la paura, le emozioni… e le speranze“.
Il Prof. Stefano Arcieri, presidente di Capire per prevenire, associazione che si occupa di prevenzione, e medico del Policlinico Umberto I – Università La Sapienza di Roma, ha dichiarato: “Questo nobile gesto da parte di Maurizio Martinelli è motivo di grande orgoglio per noi. Investiremo l’intero importo donato direttamente nell’Azienda ospedaliera Policlinico Umberto I, acquistando materiali e prodotti proprio per le infezioni virali“.