Doppia B - Il croupier

Doppia B: “Il Croupier” e la rima facile di Rocco Hunt

Inarrestabile successo per Doppia B, rapper in controtendenza, che il 13 maggio a Caivano presenterà ufficialmente il suo nuovo lavoro discografico di cui ci parla in esclusiva. “Il croupier è il titolo del disco, colui che dirige il gioco, si, perché il mondo dello spettacolo è tutto un gioco di finte facce e finti amici,finti risultati, finto perbenismo. Nel disco esprimo la mia vita artistica e non, da quando sono nato ad oggi, senza peli sulla lingua come sono sempre stato e chi dice la verità ha spesso molti nemici. Ci tengo a dire la mia su  Rocco Hunt perché per me il rapper vero racconta la sua vita.

Doppia B - Il croupier

Il vero rap nasce dalle fogne e non sui banchi. Lui senza conoscere un sacrificio nella vita, senza conoscere come sono i quartieri dove vedi gente morire tutti i giorni ,o venire arrestata per portare il pane a casa, vedere i propri genitori litigare, separarsi o che si picchiano a vicenda. A Salerno,la sua città nativa, non c’è la terra dei fuochi e lui sfrutta un argomento che è molto delicato, io ci vivo nella terra dei fuochi e vedo gente che sta male compresi centinaia di bambini. Lui va a Sanremo sfruttando la cosa e poi dichiara che se ne va a Milano perché al sud non si possono fare cose di livello con la musica. Si vede che non è un vero napoletano con tutto il rispetto per i salernitani che amo come fratelli, ho molti amici di Salerno.

Io sono il vero rapper che rappresenta Napoli! Non mi faccio problemi a collaborare con cantanti della mia terra, qualcuno mi ha criticato per aver omaggiato nei concerti Mario Merola. Infatti penso che sia una fetta di Napoli e non va mai rinnegato, ma i rapper spesso sono chiusi nel loro mondo di amici o presunti tali. A me non piace seguire la massa come molti fanno anzi quasi tutti, io ho il mio stile e mi piace collaborare con altri generi senza pensare a quello che pensa la gente, questo secondo me vuol dire avere personalità. il vero king del rap è quello che mostra la sua anima, senza peli sulla lingua. Se questo fa di me un king, beh…allora lo sono”.

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