Incontro con un mito della musica italiana, la grande Donatella Rettore si racconta a noi de La Gazzetta dello Spettacolo.
Bentrovata, Donatella, come stai?
Bene, un po’ raffreddata, sono i malanni di stagione!
Tu sei una istituzione della musica italiana, sulla scena musicale da sempre, ma parliamo del presente: in cosa sei impegnata allo stato attuale?
Sono impegnata a guarire innanzitutto da questo raffreddore, perchè tu sai quanto è importante la voce per un cantante, e sto scrivendo la mia prima opera rock, siccome in Italia non l’hanno mai fatto prima d’ora, io mi sto cimentando in questa impresa: ricordiamo che nel 70 lo hanno fatto gli Who, poi in America lo hanno fatto con Jesus Christ Superstar, qui in Italia, invece, non lo ha fatto ancora nessuno. Ho già contattato due registi, ti confesso che è tutto ancora in fase embrionale, i due registi che ho contattato a tal proposito sono teatrali e di cinema e tengo moltissimo a questo progetto nuovo in quanto purtroppo per fare questo lavoro, quello di cantante, appunto, in questo periodo ci vuole la vocazione poichè il cd non ha più l’appeal di 20-30 anni fa, mentre a teatro la gente va…
Ci stai dicendo, dunque, che questa notizia che ci hai dato è un’ anticipazione assoluta?
Certo, da un’ opera teatrale si potrà ricavare un cd nuovo: in questa rappresentazione teatrale parlerò della storia della vita di una grandissima star bionda, ma ti preciso che non sono io e che non è una cantante, non è Marylin Monroe, ma è la storia di un’altra star internazionale, in un altro campo artistico…
Non diciamo altro, Donatella…
No, non aggiungiamo nient’altro, poichè non c’è niente di peggio di farsi delle illusioni, che poi magari vadano perdute, è bruttissimo rimanere delusi, noi sicuramente lo vogliamo e ci crediamo con tutto noi stessi…
Sulla tua pagina ufficiale facebook hai scritto che mentre quasi tutte le tue coetanee si dedicano ai nipoti tu continui invece ad essere una ragazzaccia: a che punto è oggi la ragazzaccia Rettore?
Ti dirò: ne ho combianate tante, ma sono una anche che si diverte molto, perchè nonostante l’età avanzi io desidero avere ogni giorno quella mezz’ora di spensieratezza che alleggerisce la vita e che consiglio a tutti, alleggeritevi con l’ascolto della musica, andate sul web dove si ascolta della bella musica, i network tradizionali purtroppo stanno uccidendo la musicia lentamente…
“In questi tempi di volgarità anche la vita è veleno”: quanta è vera questa frase tua oggi, nel 2015?
Direi abbastanza, c’è molta volgarità, molta belligeranza tra gli umani, pensiamo invece a sorriderci di più, ad essere più carini gli uni con gli altri, sorridiamo perchè fa bene alle rughe, si illumina il viso e i muscoli si rilassano…
Tu sorridi sempre ma a volte ti arrabbi pure…
Sì, mi arrabbio quando sento cose brutte come il brutto fatto capitato giorni fa a Copenaghen, con ka giraffa sezionata davanti ai bambini: i bambini vanno tutelati, non vanno messi davanti alle violenze, nè in tv nè in un parco giochi… Genitori, tenete lontani i vostri bambini dalle scene di violenza…
Proteggere i bambini anche e soprattutto dall’assistere alle violenze familiari, magari di genitori che litigano…
Ancor prima di tutto: ricordiamoci sempre che i bambini ci guardano, essi sono il nostro oggi ed il nostro domani, non dobbiamo seminare male, e questo lo dico soprattutto alle mamme…
Donatella, stiamo per salutarci: lascia un messaggio ai nostri lettori…
Tra poco c’e la notte di Halloween, durante la quale diventeremo tutti delle belle zucche: ragazzi, non fatevi del male!