Il bassista degli Afterhours Roberto D’Ellera (in arte Dellera) ha tenuto un concerto segreto a Perugia, con grande sorpresa della piccola platea che era all’oscuro di tutto. L’artista, accompagnato nel live da Lino Gitto (musicista e arrangiatore per varie band tra cui The Judas), è comparso a sorpresa in una nota dimora di Perugia conosciuta come Casa Camilla.
Circa 70 persone, provenienti da ogni angolo dell’Umbria e da fuori regione, hanno assistito allo spettacolo di Dellera. Eppure, fino al momento del suo ingresso in salotto, gli spettatori ignoravano completamente quale sarebbe stato lo spettacolo della serata.
È questo fattore “sorpresa” la caratteristica più curiosa di Formato Ridotto Live: gli organizzatori comunicano la data degli appuntamenti imminenti, le persone interessate possono prenotare per assistere agli eventi, ma senza conoscere il luogo di svolgimento e lo spettacolo in programma.
Un vero e proprio appuntamento al buio con la cultura. Ma il pacchetto “a scatola chiusa” di Formato Ridotto Live contiene sempre chicche di tutto rispetto. Non a caso, 3 artisti nel calendario di Formato Ridotto Live sono stati finalisti del Premio Tenco 2015: Margherita Vicario, Scarda, A Toys Orchestra.
Dellera ha regalato un live di due ore che ha ripercorso i brani estratti dai due album “Colonna sonora originale” e “Stare bene è pericoloso” e un inedito in inglese, dedicato alla sua bimba, che potrebbe pubblicare nel suo prossimo disco.
Autore, cantante, polistrumentista, nel 2008 ha vinto il premio della critica al festival di Sanremo, nel 2012 è stato anche lui finalista al Premio Tenco per il suo album di debutto. Senza contare i successi messi a segno con la band milanese Afterhours. Dal 2006 ad oggi, con la formazione guidata da Manuel Agnelli, ha realizzato 3 tour americani, composto gli album “I milanesi ammazzano il sabato” e “Padania” e preso parte ai tour italiani.
Dellera ha svelato che “la prossima settimana con gli Afterhours si torna in studio”. Si concretizzerebbe, così, la possibilità di vedere pubblicato a breve un nuovo disco dei “signori” del rock indipendente italiano. Gli appassionati del Beat, invece, conosceranno presto un nuovo progetto. “Ho iniziato a registrare un EP con Lino Gitto e Enrico Gabrielli (Calibro 35, ndr) con i quali ho fondato una band progressive-sperimentale – ha annunciato Dellera con grande entusiasmo – Ci chiamiamo Wistons, come le sigarette”.
Una vita vocata alla musica, “ma in realtà non sono sempre in giro a suonare: ho una bambina di due anni” ha detto. Ma perché “Stare bene è pericoloso”, come dice il titolo del suo ultimo album solista? “Questa è una di quelle frasi alla ‘va be’, come vuoi tu…’ – ha detto – nel senso che ognuno la interpreta in maniera diversa. Dopo aver scritto il brano, ogni giorno mi chiedevo cosa significava questa frase, e gli davo ogni volta un’accezione diversa. Allora, ho capito che doveva essere il titolo dell’album. Anche perché evoca sentimenti comuni, che tutti conoscono. E c’è anche un drink a Formentera che si chiama così…” ha raccontato Dellera, tra il serio e il faceto.