Deborah Parenti

Deborah Parenti, mamma body-builder sfida i luoghi comuni

Deborah ParentiSe pensate che una gravidanza e un lavoro come contabile mal si concilino con un fisico tonico e una mamma body-builder, allora siete fuori strada. Deborah Parenti è tra le prove viventi che si può avere un corpo da gara e un figlio a casa, che si può mettersi in mostra e sfidare il giudizio del pubblico pur avendo 32 anni, una giornata che inizia davanti al pc e una dieta che garantisce più soddisfazioni che sacrifici.

“Ma non sono una extraterrestre, semplicemente una persona che vuole essere donna ancor prima che mamma, una che rispetta il proprio fisico”. Insomma, non è solo questione di immagine. “E’ questione di sentirsi bene con se stesse: oggi, quando vedo il mio corpo, mi sento bene con me stessa”. Ore ed ore in palestra, alimentazione regolata, e tanto impegno. Deborah Parenti dal 2009 gareggia nella categoria Bikini (ex Cover Girl) a livello italiano, dal 2009 al 2011 è entrata più volte nelle sei finaliste del celebre trofeo Due Torri di Bologna, dal 2014 ha deciso di tornare a mettersi alla prova dopo aver avuto il suo piccolo Mattia. “E nel 2016 voglio tornare ad essere competitiva come lo ero nel 2011: penso di essere sulla buona strada” confida con la sua semplicità tutta romagnola, rimirando la copertina del libro “Venezia – una donna senza tempo”, sostenuto dal Ministero per la Gioventù del Governo Italiano e dalla Provincia di Venezia, su cui campeggia una sua foto.

Un traguardo che ripaga di tante fatiche…

È vero, una soddisfazione enorme che sento di condividere col fotografo Alberto Lisi. Con lui mi sono sentita una vera diva, realizzando uno scatto di nudo artistico in un vecchio aeroporto Nicelli. La fotografia per me è una passione, un divertimento e un modo per mostrare parti del mio corpo.

Perché, come detto, Deborah Parenti è una mamma body-builder…

La palestra è il mio regno, dove trascorro tante ore della mia giornata per lavorarci o per consolidare il mio fisico. Sono personal trainer alla Body Planet di Poggio Renatico (www.palestrabodyplanet.org), sono felicemente mamma e orgogliosamente donna. L’ho già detto: non si può rinunciare a se stesse quando si sceglie di avere un figlio. Le due cose si possono conciliare, basta volerlo! Ho terminato la gravidanza con meno di nove chili in più rispetto al mio peso forma, ma è tutta questione di volontà.

Eppure, nel tuo caso, la cura del corpo è nata quasi per necessità.

Deborah ParentiHo iniziato a fare palestra a seguito di un incidente stradale, ma la palestra mi annoiava terribilmente. Lavorare sulle macchine senza un motivo reale non mi motivava. Quando mi hanno proposto di partecipare alle gare, ho dato un senso a tutto quell’impegno. In più, alcune intolleranze alimentari mi hanno costretta a togliere glutine e lattosio. Ed ecco qui il risultato: sport e alimentazione corretta, il giusto connubio per avere corpore sano… e mens sana.

Quanta fatica si fa per scolpire un corpo?

Tanta, inutile negarlo. Ma prima di salire sul palco e mettermi in gioco ero insicura di me stessa e del mio corpo, volevo una condizione fisica che mi consentisse di stare bene. Ecco perché allenandomi 6 giorni a settimana, per tre ore al giorno, ho iniziato a sentirmi bella. In gara, nella categoria Bikini, viene valutata la femminilità del corpo e questo mi regala la soddisfazione di piacermi.

Nel mezzo, una gravidanza.

Esattamente, nel 2012 arriva Mattia. Mi sono allenata fino al giorno del parto, il mio fisico non è cambiato. Perché se le donne scoppiano in quei nove mesi, è solo responsabilità loro. Io invece riuscivo a contenermi: è sì sacrificio, ma anche rispetto di se stesse. Sono tornata in palestra nel dicembre del 2013, avevo un fisico inguardabile ma con la consapevolezza di poter tornare a vedermi bella. E così è stato: un processo lento, ma inevitabile.

Ed ecco che Deborah Parenti diventa al tempo stesso mamma e body-builder.

Sì, ma con una premessa: le gare non devono togliere spazio e tempo a mio figlio. Per il resto, ad inizio 2014 ho iniziato a darmi da fare, allenandomi 7 giorni su 7, 3 volte al giorno, seguita prima dal Team Bombshell e poi dal luglio 2015 da Cristiana Casoni, professionista italiana del body building.

Fatica, sacrificio. E di nuovo sul palco…

A maggio e giugno del 2014 riprendo confidenza con la categoria nel Gp Ercole Farnese di Torino e nel Gp Oneway Fitness Roma, poi è la volta di una doppia partecipazione al Ludus Maximus di Roma. L’obiettivo è entrare fra le sei finaliste, nel 2016 voglio farcela.

Guardando il tuo fisico, di cosa ti senti orgogliosa?

Delle mie gambe: avevo il complesso e oggi mi piace metterle in mostra. Ma il mio rapporto col corpo è cambiato grazie alle gare, alle fotografie, alle sfilate.

Un corpo come il tuo, infatti, diventa un’opera d’arte da “sfruttare”.

Sono stata protagonista di shooting, di fotografie per libri, di sfilate di moda e di set in esterna. Sono anche stata protagonista di due videoclip. Grazie a queste esperienze, oggi sono felice con me stessa.

In futuro, come il tuo fisico potrà accompagnare lo scorrere del tempo?

Spero che il mio corpo possa essere come adesso, che fisicamente sia in grado di mantenermi. Non mi rifarei nulla, e penso di poter convivere tranquillamente con qualche ruga. In fin dei conti, anche quelle possono essere femminili in un corpo tenuto come si deve.

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