Fabio Brescia e Adriano Fiorillo in scena per La morte di Carnevale di Raffaele Viviani.
Fabio Brescia e Adriano Fiorillo in scena per La morte di Carnevale di Raffaele Viviani.

Fiorillo: l’iconica “farsa” di Viviani convince il pubblico

Nei giorni scorsi abbiamo avuto modo di vedere al teatro lo spettacolo “La Morte di Carnevale” di Raffaele Viviani, diretta e interpretata dal giovane napoletano Adriano Fiorillo.

Immersi nell’atmosfera degli anni ’30 napoletani, dove la miseria spopola sulla ricchezza, si va ad esaminare la povertà dei sentimenti in confronto all’arricchimento personale per i “vili denari“, che permettono nella “farsa” di Raffaele Viviani il divertimento, il malinteso e l’aspro sapore della verità.

Lo spettacolo portato in scena al Teatro Bolivar di Napoli sottolinea nuovamente come l’autore abbia un forte senso del teatro, ma soprattutto come la commedia di situazione vince su quella di parola, grazie alle interpretazioni dei singoli protagonisti.

Ad apertura sipario troviamo un Fabio Brescia in una veste atipica rispetto a quella di cui siamo abituati a vederlo in scena, pronto a tenere con il fiato sospeso lo spettatore che vuol sapere quale sarà l’epilogo dell’anima dei presenti. La storia di Pasquale Capuozzi detto “Carnevale”, l’usuraio tanto richiesto ma detestato da tutti, trova spoglie nell’interprete Maurizio Fiorilo, che con foga porta in scena la sofferenza e l’avidità dell’essere umano. Sornione sul palcoscenico il regista che interpreta Rafele… Adriano Fiorillo con una spontaneità che direi contagiosa insegue le burlesche situazioni che fanno da tirastrada alla sua vita e che porta al finale.

Insieme a lor sul palcoscenico Simona Esposito, che interpreta Antonietta, la serva e amante di Carnevale, che cede al ricatto del nipote del protagonista, mantenendo nell’interpretazione l’aurea di tono in rosa. Una nota va a Diego Sommaripa, che in un tira e molla d’odio e amore per Carnevale, riesce ad interpretare il ruolo che mescola buffoneria e comicità con molta semplicità.

Completano il cast Peppe Carosella, Tiziana Carotenuto, Livia Bertè, Francesco Barra, Domenico Moccia, Luigi D’Amore, Martina Sionne, Martina Attanasio e Gilda Pitone e la partecipazione straordinaria di Peppe Celentano che con un cameo apre la mente al susseguirsi di colpi di scena che cadranno sui protagonisti avviandosi verso la fine della storia.

Un atto unico veloce, piacevole e soprattutto di riflessione con una risata amara, un racconto noto di quelli a cui ci ha abituato Viviani, ma che merita di essere visto nell’interpretazione di questa giovane compagnia.

Su Francesco Russo

Francesco Russo, giornalista e direttore del quotidiano "La Gazzetta dello Spettacolo", comunicatore digitale ed ufficio stampa di eventi e VIP.

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