Il 21 giugno è la Festa mondiale della Musica che cade, di proposito, nel giorno del solstizio d’estate.
Quest’anno, però, i festeggiamenti rischiano di essere celebrati nel silenzio totale, per questo motivo molti artisti hanno accettato di partecipare all’ iniziativa che li vede impegnati in una protesta sui social lanciata da “La musica che gira” ovvero un coordinamento di operatori del settore quali: agenzie, etichette discografiche, musicisti, tecnici, promoter, cantanti, uffici stampa… etc etc per chiedere al Parlamento di considerare in esame le proposte del settore musica nel decreto rilancio, affinché La festa della musica, il prossimo 21 giugno, non sia una giornata #senzamusica.
Molti gli artisti che hanno scelto di postare la loro foto con in mano un cartello che recita: #iolavorocon la musica, tra questi Ghemon, Levante, Fiorella Mannoia, Jovanotti, Irene Grandi, Brunori, Ermal Meta, Piero Pelù, Vasco Rossi, Malika, Madaski, Negrita, Rondelli, Gangheri, Emma di cui riportiamo lo sfogo da lei pubblicato sulla pagina personale di Istagram sulla quale scrive: “Nella musica lavorano in tanti non solo i musicisti ed i cantanti. La musica fa cultura, educa, emoziona, intrattiene e, se non bastasse, produce economie importanti (il solo comparto Cultura fa il 16% del Pil), dando lavoro a decine di migliaia di persone che oggi, causa Covid-19, rischiano di restare a casa. Sappiamo che ci sono delle proposte di emendamento al DL Rilancio che ci riguardano. Chiediamo che la politica non le ignori, adoperandosi al più presto per dare finalmente dignità a tutti coloro i quali lavorano per il bene della Musica”.
Anche Davide de Marinis ha aderito all’iniziativa dichiarando: “La musica è vita e poi anche un lavoro. È arte, respiro, sogno emozioni e ci accompagna da quando veniamo al mondo. Una giornata senza musica non è concepibile. Quindi bisogna proteggerla custodirla e curarla sempre.
Questa antica e sublime espressione umana per essere libera e viva ha bisogno di tantissime persone che lavorano per essa.
Sosteniamo le maestranze, i tecnici i musicisti gli organizzatori di eventi (dagli stadi e arene agli eventi nelle piazze dei paesi) i cantanti gli autori e tutti quelli che ci aiutano a salire su un palco.
La musica deve essere sostenuta a tutti i livelli professionali!”
Con la speranza che il 21 giugno si possa celebrare a suon di note ci uniamo al sostegno affinchè la musica continui a girare più forte di prima!