Dromos 2025: la speranza vola sulle note del Festival
Un cartellone stellare e un messaggio di “Hope” per l’Oristanese a Dromos 2025: musica, mostre e cinema per un futuro migliore.
Il conto alla rovescia è già iniziato per la ventisettesima edizione del Dromos Festival, e il mosaico dei concerti e degli eventi sta prendendo forma, promettendo un’estate indimenticabile all’insegna della musica, dell’arte e, soprattutto, della speranza. Il tema scelto quest’anno, “Hope”, prosegue il percorso iniziato con “People” e “Change”, lanciando un messaggio potente in un periodo storico segnato da conflitti e incertezze. Sarà un’occasione per immaginare un futuro più luminoso, partendo dalle suggestioni che l’arte può offrire. L’Oristanese si prepara ad accogliere artisti di fama internazionale e iniziative che toccano il cuore, disseminando cultura in diverse località: da Cabras a Fordongianus, da Marrubiu a Neoneli, fino a Nureci e Tadasuni, con Oristano che farà da epicentro per i primi, imperdibili appuntamenti.
Un Festival di Stelle: Dromos tra Jazz e Ritmi Globali
L’Anfiteatro di Tharros sarà il palcoscenico di serate magiche a fine luglio. Il jazz sarà protagonista assoluto con artisti del calibro di Kurt Elling e gli Yellowjackets, che il 26 luglio renderanno omaggio ai leggendari Weather Report. Seguono il talentuoso Jordan Rakei (27 luglio), la voce inconfondibile di Gregory Porter (29 luglio) e l’icona Dee Dee Bridgewater (30 luglio). Ma non finisce qui! Il 3 agosto, al Ros’e Mari Farm & Green House di Oristano, risuoneranno le note della musica tradizionale cubana con Eliades Ochoa, una vera leggenda vivente. E per un tocco di eleganza italiana, il 13 agosto a Neoneli, i riflettori saranno puntati su Raphael Gualazzi con l’Orchestra dell’Ente Concerti “Marialisa De Carolis” di Sassari. Un programma che abbraccia generi e stili, ma che mantiene sempre un fil rouge di qualità e passione.
La Speranza in Ogni Nota
Il Dromos Festival non è solo un concentrato di grandi nomi, ma un vero e proprio viaggio attraverso le sonorità del mondo e i messaggi che la musica sa veicolare. La scelta di artisti che spaziano dal jazz al soul, dal blues alla musica tradizionale, sottolinea la volontà del festival di essere un punto d’incontro culturale, dove le differenze si fondono in un’unica armonia. Il ritorno dei Galliano il 2 agosto in Piazza Duomo a Oristano, dopo venticinque anni di assenza, è un segnale forte: la band iconica dell’acid jazz è pronta a infiammare il pubblico con il loro sound inconfondibile e un concerto che si preannuncia “energico e coinvolgente”. Un’occasione imperdibile per riscoprire un gruppo che ha fatto la storia e che porta con sé un messaggio di rinascita artistica, perfettamente in linea con il tema di questa edizione.
Dromos Oltre la Musica: Speranza in Mostra e sul Grande Schermo
Il Dromos Festival si conferma un evento a 360 gradi, andando ben oltre i confini della musica. Già dal 18 luglio, Oristano ospiterà “Hope Around – New York Graffiti”, una mostra dedicata al graffitismo negli spazi del Foro Boario. Un’esposizione di “grande interesse e caratura internazionale” che promette di aprire nuove prospettive sul tema della speranza attraverso l’arte urbana. Ma il festival si arricchisce anche di parole e immagini, con un prologo cinematografico di alto livello. La rassegna “The Faces of Hope”, promossa in collaborazione con il Centro Servizi Culturali UNLA di Oristano, proporrà tre serate di cinema ad ingresso libero, con film che esplorano le diverse sfaccettature della speranza. Si parte il 22 luglio con “I bambini di Gaza – Sulle onde della libertà”, una storia di amicizia e passione per il surf in un contesto di conflitto, e si prosegue con il premiato “L’altro volto della speranza” di Aki Kaurismäki (23 luglio) e “The Specials – Fuori dal comune” (28 luglio), un racconto toccante sulla solidarietà e l’inclusione. Ogni proiezione sarà preceduta da un preludio musicale, un modo per fondere le diverse arti e offrire un’esperienza immersiva.
<h3>La Speranza tra Filosofia e Nuove Proposte: Dromos, un Festival che Fa Riflettere</h3>
Il 21 luglio, il Giardino del Museo Diocesano di Oristano sarà teatro di un appuntamento imperdibile con il filosofo e teologo laico Vito Mancuso, che presenterà il suo libro “Destinazione speranza”. In un mondo di incertezze, Mancuso invita a riflettere sul senso profondo della vita e sulla possibilità di ritrovare la speranza riscoprendo la relazione con gli altri e la responsabilità morale. Un momento di profonda riflessione che sarà introdotto dalla musica dell’Art Guitar Trio, capace di attraversare generi e autori con uno sguardo jazzistico e aperto all’improvvisazione. Questo incontro è un esempio lampante di come il Dromos Festival non si limiti all’intrattenimento, ma voglia stimolare il pensiero e offrire spunti per una riflessione più ampia sul futuro. Il festival, dunque, non è solo un cartellone di eventi, ma un invito a “immaginare un futuro migliore” attraverso l’arte, la musica e la condivisione di idee.