Socialmente pericolosi

Socialmente pericolosi, il valore dell’amicizia

Vinicio Marchioni e Fortunato Cerlino in Socialmente pericolosi

In una delle prime del film Socialmente Pericolosi è stato possibile confrontarsi con il cast per meglio comprendere questo caso cinematografico interessante che vede la regia di Fabio Venditti ed un cast d’eccezione con Vinicio Marchioni e Fortunato Cerlino.

Socialmente pericolosi

Tratto da una storia vera e prodotto da Massimo Spano che presente in sala, ha raccontato del coraggio di voler produrre un film così, oggi, dove tutto è criticabile.

Divertenti le parole di Fabio Venditti che racconta la sua prima esperienza durante la quale si è dovuto comprare un biglietto per vederlo, essendo la sua formazione lavorativa prettamente televisiva. Forte il legame creatosi sul set con il cast e soprattutto importante il sottolineare i tratti diversi che nel film rendono ancor più forte l’immagine di Fortunato Cerlino (che interpreta Mario Spadoni, camorrista condannato all’Ergastolo), in quanto si discosta a tratti nettamente da Don Pietro Savastano, il boss della serie Gomorra, in cui siamo ormai tanto abituati a vederlo.
Ottima performance anche di Vinicio Marchioni (noto come Il Freddo di Romanzo Criminale) che interpreta il giornalista Fabio Valente.

Strappa un attimo di commozione proprio Fortunato Cerlino che accenna ad un discorso sulle scelte lavorative e racconta un aneddoto riguardante la scelta di esserci in Socialmente pericolosi. Inizialmente avrebbe voluto rinunciare al ruolo, proprio come ha rinunciato a tutte le altre offerte produttive che lo vedevano vestire i panni di un boss. Un’ottima scelta artistica che fanno gli attori che non vogliono che il proprio nome diventi emblema di una tipologia di personaggio (e Cerlino può permettersi di interpretare altri ruoli con molta semplicità). Ma la trama interessante e soprattutto alcuni tratti del personaggio lo hanno poi convinto ad interpretarlo.

Nota particolare va alla colonna sonora affidata a Gian Luca Nigro, un giovane compositore salernitano, attivo da anni in ambito televisivo, ma che con Socialmente pericolosi fa il suo debutto nel cinema.

Socialmente pericolosi

Fabio Valente è un giornalista ed inviato. Mario Spadoni è un camorrista condannato all’Ergastolo. I due si conoscono in occasione di un reportage dal carcere di Sulmona. La loro confidenza cresce con il tempo e con gli incontri che si susseguono per scrivere un libro sulla terrificante guerra di camorra degli anni’80. Insieme decidono di mettere in piedi un progetto di studio e di lavoro per i ragazzi di strada dei Quartieri Spagnoli di Napoli. Un percorso durissimo per il giornalista romano che si immerge in quel mondo con delle regole tutte sue, dove il tipo di relazioni del mondo cosiddetto normale sono non soltanto disattese, ma addirittura del tutto sconosciute. Però ottenendo, a volte, dei risultati sorprendenti.

Quando all’ex boss viene diagnosticata una patologia gravissima quasi allo stato terminale, il suo nuovo amico si sente in dovere di combattere perché riceva cure adeguate. Quantomeno, per non lasciare che muoia senza averle provate tutte. Si offre di ospitarlo agli arresti domiciliari nella sua casa di Roma, dove vive con la moglie (Michela Cescon) e la figlia quindicenne (Blu Yoshimi), provocando anche un piccolo terremoto familiare.

Al piano di sotto, abitano la figlia più grande (23 anni, Eleonora Pace) e suo marito. In una sequenza di momenti durissimi e di colpi di scena continui fra i pericoli determinati dalla malattia e dai sospetti di un ritorno all’attività criminale del boss uscito dal carcere per gravi motivi di salute, il film non perde per un secondo la tensione narrativa. Con dei sapori molto diversi fra loro nel finale. Inutile dire che la vicenda è liberamente tratta dalla vita reale proprio del regista Fabio Venditti che ha voluto così dare testimonianza ed omaggio ad una delle vicende più importanti della sua storia personale. Sicuramente quella che più lo ha segnato.

Su Francesco Russo

Francesco Russo, giornalista e direttore del quotidiano "La Gazzetta dello Spettacolo", comunicatore digitale ed ufficio stampa di eventi e VIP.

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