Giovanni Alfieri
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Giovanni Alfieri: sono il migliore amico di me stesso

Presente nel cast della fiction Mediaset, “L’ora – Inchiostro contro piombo”, l’attore Giovanni Alfieri veste i panni di Domenico Sciamma e, per tale occasione, non manca di ringraziare una sua buona stella, la collega Guia Jelo.

Un cast d’eccezione, per tale lavoro, per una serie che ha riscosso grande successo anche fuori dalla nostra Italia. Amante del teatro, potremo presto applaudirlo anche in queste nuove vesti.

Benvenuto su La Gazzetta dello Spettacolo, Giovanni Alfieri. Come stai?

In questo momento sto bricolando (ride). Sto dando nuova vita ad una libreria che raccoglie molti dei miei libri letti negli ultimi mesi.

Quando ha avuto inizio la tua passione per la recitazione?

Per caso e per puro gioco, all’età di otto anni, è giunta in classe una circolare che parlava di “giocare a fare teatro”. Ha avuto inizio tutto da lì e non ho mai smesso, bensì, questa passione ha preso sempre più piede. Non avrei potuto fare niente di diverso. A diciannove anni, dopo aver preso il diploma da geometra, mi sono trasferito a Roma ed ho cominciato a studiare recitazione con Guia Jelo, mia mentore. Devo molto a lei, una donna che mi ha aiutato a capire cosa fosse il teatro e non solo. Il mondo della televisione si è palesato dinanzi ai miei occhi da grande, prima esisteva soltanto il teatro.

Quali sensazioni sono legate alle tavole del tuo “amato” palcoscenico?

Su quelle tavole c’è una grande parte del mio essere bambino. Il giudice più importante della mia esistenza, se ci penso. Mi sono spesso chiesto se quel bambino, oggi, può definirsi felice del percorso intrapreso. I teatri per me sono casa, “famiglia”.

Presto potremo vederti ne “L’ora, inchiostro contro piombo”. Cosa puoi dirci a riguardo e quale sarà il tuo ruolo?

Finalmente posso parlarne, dopo anni di silenzio. La serie è nata nel 2014 ma soltanto nel 2019 è giunta sino a me. Ero in teatro con un precedente spettacolo, “Mirrorless”, quando Guia Jelo mi ha avvisato di questo importante provino. Ed è proprio grazie a lei, appunto, che decisi di inoltrare una mail con una sola, semplice, foto. Il mio Domenico Sciamma sogna di poter essere un grande giornalista, nel suo essere puro e casto. Avrete modo di capirne di più guardando la serie, a breve in onda.

Come sono stati i rapporti con il resto del cast?

Dobbiamo molto al casting, a coloro che hanno contribuito a mettere insieme questo ottimo cast. Vi è stato, sin da subito, un forte affiatamento tra tutti noi, seppure vi siano state interruzioni legate al Covid-19. Anche in tale frangente, siamo rimasti uniti, compatti, alchemici. Ne porto con me un ricordo bellissimo.

In quale altre vesti ti piacerebbe cimentarti, un domani?

Sono giovane ed ho voglia di poter affrontare più ruoli possibili. Mi piace sperimentare, giocare, provare e più mi viene possibile farlo più sono felice.

Chi è Giovanni Alfieri e cosa si augura di poter realizzare in futuro?

Giovanni Alfieri è il mio migliore amico. Scherzo. Vivo la mia crescita, personale e lavorativa, con attenzione, con decisione e, nel mio piccolo, sogno una casa al mare, come quella che vi è nella mia Sicilia. Vivo a Roma da otto anni ma tornerei volentieri nella mia amata terra.

Progetti futuri all’orizzonte?

Prenderò parte ad un film, prossimamente, in Basilicata, sui riti e la magia. Sarò presente, inoltre, in uno spettacolo teatrale dal titolo, “È tempo perso”. Non posso dirvi altro, purtroppo.

Su Alessia Giallonardo

Nasco a Benevento, nel 1986. testarda a più non posso, perché Toro. Amo la fotografia sin da quando ero piccola e devo questa passione a mio padre. Stesso discorso per la scrittura, per ogni singola sfumatura di un racconto, di un vissuto, di uno storico incontro.

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