Oggi parliamo di Aria, il cortometraggio, che ha ricevuto il patrocinio di FederASMA per la capacità di rappresentare il vissuto emozionale dei pazienti con la regia di Brando De Sica.

A Brando De Sica una menzione speciale al Giffoni Film Festival, per essere riuscito a rappresentare, attraverso il linguaggio cinematografico, evocativo e di impatto, la “gabbia” dei giovani asmatici – prigionieri delle proprie emozioni – ma anche il percorso che trasforma quelle stesse emozioni in risorsa fondamentale per far tornare a respirare appieno la propria vita.
E proprio nell’ambito della sezione Masterclass Classic del Giffoni Film Festival, Domenica 22 luglio, Brando De Sica presenterà “Aria”.
“Aria” è un cortometraggio d’autore che vuole far emergere le emozioni e le sensazioni provate da chi soffre della classica “fame d’aria” tipica dei pazienti asmatici. Ambientato in una dimensione extra-temporale, mostra le difficoltà di un gruppo di ballerine nel praticare gli esercizi quotidiani, nell’indifferenza e nella mancanza di comprensione da parte di intransigenti insegnanti di danza. La solitudine, la vergogna e il senso di costrizione emergono in maniera dirompente dalla narrazione, così come la difficoltà nello svolgimento di semplici attività quotidiane, che diventano sfide al limite dell’impossibile.
Il corto è un viaggio nel vissuto delle persone, in particolare le più giovani, che soffrono di patologie respiratorie e che, nel tempo, hanno eretto delle barriere emotive invisibili agli altri, che ne pregiudicano serenità e qualità della vita. “Aria” racconta, pertanto, il percorso verso la liberazione da questa “gabbia”, un percorso che passa attraverso la presa di coscienza del proprio stato e la capacità di chiedere e accettare un aiuto dalle persone vicine.
Il linguaggio cinematografico, così evocativo e d’impatto, con le sue metafore e la forza delle immagini, rappresenta una straordinaria risorsa comunicativa per dare espressione agli stati d’animo di disagio e di malessere e, unito alla sensibilità artistica di un regista e di uno sceneggiatore di eccellenza quali Brando De Sica e Ugo Chiti, diviene lo strumento più adatto a toccare le corde emotive e catturare l’attenzione dei giovani asmatici, sfatando i luoghi comuni legati alla malattia e aiutandoli a trovare la forza di reagire e ritornare a vivere la vita appieno: una via di uscita esiste, ma richiede di essere intensamente voluta e perseguita per poter infine irrompere, come una luce che improvvisamente pervade una stanza oscura.