Temptation Island: fenomeno che conquista lo Streaming
Il reality Temptation Island, oltre che in TV, spacca anche online: ascolti record e polemiche sulle proiezioni abusive.
Temptation Island, croce e delizia dell’estate televisiva italiana, non smette di far parlare di sé. Non parliamo solo delle dinamiche di coppia che infiammano il web, ma anche dei numeri da capogiro che sta registrando, specialmente nel mondo digitale. Le prime due puntate hanno già fatto il pieno di spettatori, con 3,6 e 3,9 milioni di telespettatori (AMR) rispettivamente, ma il vero colpo di scena arriva dal consumo on-demand.
La rivoluzione degli ascolti: l’Impatto della fruizione differita di Temptation Island
Se pensavate che la TV tradizionale fosse l’unico metro di giudizio, dovrete ricredervi. La prima puntata di Temptation Island, infatti, ha visto un incremento pazzesco di 1,6 milioni di spettatori nei sette giorni successivi alla messa in onda. Parliamo di un +44% di pubblico che ha scelto di guardare il programma quando e come voleva, grazie al Time Shifted Viewing. Questo dato conferma in modo inequivocabile l’importanza sempre crescente del consumo on-demand e la capacità degli “Streamcasters” (un termine che ormai sentiamo spesso) di attivare nuove forme di fruizione sulle proprie piattaforme digitali.
Il Target di Temptation Island si Sposta sul Digitale
Questi incrementi negli ascolti non sono distribuiti in modo uniforme. A fare la parte del leone sono i giovanissimi, ma anche le fasce di età intermedie. Pensate che per il segmento 15-24 anni, l’aumento degli ascolti in differita arriva a toccare un incredibile +83%, mentre per altre fasce supera costantemente il 60%. Questo dimostra come le nuove generazioni (ma non solo) siano sempre più propense a scegliere quando e dove guardare i propri contenuti preferiti, allontanandosi dal palinsesto tradizionale. Il successo di Temptation Island si estende anche ai social, con un aumento del +118% di visualizzazioni e un +80% di interazioni generate dai contenuti della prima puntata rispetto allo scorso anno.
Le Polemiche e il Futuro del Contenuto del reality show
Ma non è tutto oro quello che luccica nel mondo di Temptation Island. Accanto al successo di pubblico e critica (social, almeno!), sta montando una polemica non da poco. Diverse attività commerciali, come spiagge, ristoranti e lidi, stanno proiettando pubblicamente le puntate di Temptation Island, facendo pagare la consumazione ai clienti, ma senza versare i dovuti diritti all’emittente televisiva. Una pratica che solleva interrogativi sulla legalità e sull’etica di certe diffusioni.
I Broadcaster Come “Streamcasters”: L’Evoluzione di Temptation Island
Fabrizio Angelini, CEO di Sensemakers, ha commentato il fenomeno, affermando che: “Il successo di Temptation Island è l’ennesima dimostrazione di forza dei Broadcasters quando alla vitalità del contenuto si affiancano strategie distributive innovative sulle piattaforme digitali, sia di proprietà che social”. E ancora: “Quando i Broadcasters agiscono da ‘Streamcasters’ la loro capacità di attrarre reach molto ampie anche tra i giovani è impareggiabile”. Insomma, il futuro della televisione passa sempre più attraverso il digitale e la capacità di adattarsi alle nuove abitudini di consumo. E Temptation Island sembra aver colto in pieno questa trasformazione.
Le proiezioni “abusive” del reality show
Invadono sui social video di locali, spiagge private ed esercizi commerciali di ristorazione, dove invece, la sera della messa in onda televisiva su Canale 5 di Temptation Island, viene organizzata la proiezione pubblica con accesso a pagamento giustificato dalla consumazione (ricordiamo che il programma va in onda gratuitamente), creando un nuovo indotto commerciale alle attività.
Cosa ne pensate di questa evoluzione del consumo televisivo? E delle polemiche sulle proiezioni “abusive”? Fatecelo sapere nei commenti.