Il Roma Fringe Festival, che quest’anno è stato anche #oltreilteatro, il 12 luglio per il suo ultimo sabato organizza un vero e proprio “closing party” chiamando a raccolta tutti gli artisti, gli appassionati e i normali avventori del festival…tutto in compagnia di un ospite speciale: i Presi per Caso, “i veri Blues Brothers italiani”, come li ha definiti Rockstar.
A chiudere 5 settimane di arte, teatro e visioni, sarà così la musica di uno dei gruppi romani più seguiti e amati che presenterà in anteprima live il nuovo album “FUORI (ma solo per un breve permesso-premio)”, insieme ai brani storici che li hanno fatto conoscere e apprezzare in oltre 10 anni di attività.
Dopo i cd “Presi Per Caso”, “Delinquenti” e “Senza passare dal via”, la trilogia carceraria con cui i Presi Per Caso, dal 2004 a oggi, hanno raccontato con ironia e amarezza il carcere e la condizione carceraria, FUORI (ma solo per un breve permesso-premio) rappresenta un nuovo progetto discografico in tre puntate in cui la band romana uscita fuori, simbolicamente in permesso-premio, dà uno sguardo fugace ma intenso alle macerie della società ritrovata, ai suoi problemi, le sue troppe contraddizioni. Ancora ironia corrosiva, intensi momenti di amarezza e sarcasmo spietato.
Definiti dal magazine musicale ROCKSTAR come “i veri Blues Brothers italiani”, i PRESI PER CASO sono una band nata dentro il penitenziario di Rebibbia e da anni impegnata a raccontare la condizione carceraria attraverso canzoni e spettacoli particolarmente ironici e coinvolgenti. Hanno all’attivo tre cd, oltre 250 concerti, tre spettacoli di teatro canzone (Radiobugliolo, Delinquenti e Recidivo recital) e un clamoroso Jail-tour all’estero che ha toccato le principali prigioni e teatri d’Irlanda.
Lanciati a livello nazionale da Radio Rai 1 il loro obiettivo rimane sempre uno solo: “comunicare il carcere in forma artistica per rompere il muro tra società dei reclusi e quella dei liberi”. Creando, invece, un solidissimo ponte.
Particolare importante: Il disco è stato prodotto grazie al “crowfunding” (musicraiser) ossia al contributo spontaneo di tanti cittadini.