Emanuela Tittocchia. Foto di Roberto Jandoli.
Emanuela Tittocchia. Foto di Roberto Jandoli.

Emanuela Tittocchia: con “Zoro” si combatte la depressione da Covid con l’allegria

Oggi incontriamo Emanuela Tittocchia, protagonista di tanti salotti televisivi che accompagnano le giornate degli italiani, oltre che attrice con un passato che va dalla fiction televisiva al teatro. Ed è proprio di teatro che vogliamo parlare con lei, approfittandone del debutto dal 3 al 28 Novembre al Teatro Tirso de Molina di Roma, con lo spettacolo “Zoro… con una ere sola“, di Pablo e Pedro.

Coro con una ere sola

Bentornata a Emanuela Tittocchia su La Gazzetta dello Spettacolo. Per prima cosa, come stai?

Grazie a voi! Sto bene per fortuna, ho fatto il tampone pungidito e sono negativa… preoccupazioni a parte per chi magari può starmi intorno, io sto bene.

Parliamo di “Zoro, quello con una ere”. Emozioni, sensazioni e motivi per venirti a vedere al teatro con Pablo e Pedro e Marco Todisco?

“Zoro con una ere” perchè siamo a Roma ovviamente! Questo spettacolo è la storia di Zorro “molto rivisitata”, in quanto una parodia dove oltre ai personaggi come Zorro, Bernardo, Garcia, Fulmine e altri ci sono tanti altri personaggi extra. Pablo e Pedro sono di una bravura immensa, io li chiamo comici, ma in realtà sono veramente attori! E sono rimasta molto contenta quando mi hanno preso in compagnia, semplicemente perchè vengo dal teatro classico, quello “sacro” diciamo e in passato ho rifiutato tanti ruoli, questo perchè mi piace il teatro intelligente e scritto bene. Il teatro non è una grande fonte di guadagno per l’artista e di conseguenza se devi farlo, è per passione… per amore!

Il cast di Zoro
Il cast di Zoro

Nella storia ci sono tanti personaggi anche dei fumetti, con incursioni comiche dall’esterno, il che ha creato una cosa folle fatta di battute a raffica ed io, pur conoscendo lo spettacolo a memoria… rido ancora!
C’è tanto anche di passato e della TV del passato, tra trasmissioni e sigle, il che mi fa bene al cuore.

State vivendo questo periodo di prove staccando la spina con l’esterno quindi?

Per me il teatro è terapia. E’ nota la mia “storia con l’anoressia” e il teatro è stata la mia vera salvezza soprattutto quando non riuscivo ad alzarmi nemmeno più dal letto. Il teatro è stata l’unica cosa che mi ha dato gli stimoli per andare avanti. Monica Vitti diceva: “E’ bello fare l’attrice perchè puoi sceglierti il personaggio che vuoi: vivere, nascere, morire e poi tornare a casa!”. Per chi soffre il problema è proprio tornare a casa…
Il bello del teatro è poi che i problemi del personaggio non devi risolverli perchè li ha già risolti l’autore.

Emanuela Tittocchia. Foto di Roberto Jandoli.
Emanuela Tittocchia. Foto di Roberto Jandoli.

Il tuo messaggio è molto positivo, perchè la politica recente sembra non dare tanto peso all’arte.

Si, penso che proprio in questo momento la politica dovrebbe permettere di avvicinarsi all’arte (recitazione, musica e altro), proprio per staccare la spina da tutto ciò che accade nel quotidiano! E poi i teatri si sono adeguati con le nuove disposizioni di capienza in massima sicurezza: distanziamento, plexiglass, temperatura. Un’ora e mezza dobbiamo dedicarcela di bene, perchè se continuiamo a sentire solo brutte notizie, anche psicologicamente ci facciamo del male, perchè siamo sempre concentrati sulle cose brutte. L’importante è fare quello che ci è stato consigliato con mascherine, distanziamento e igiene e poi aspettare il vaccino.

Io metterei il teatro nelle scuole perchè secondo me è terapeutico perchè mi libera e mi stanca fisicamente… soprattutto in questo periodo storico dove ci stanchiamo tanto mentalmente e poco fisicamente. Stare bene alza le difese immunitarie!

Per chiudere… Oltre il teatro c’è un regalo di Natale che si aspetta Emanuela?

Se dovessi pensare a me, una cosa che desidero tanto in questo momento non mi viene in mente perchè sono soddisfatta. Ma se dovessi esprimere un desiderio, una trasmissione mia: scritta da me, curata da me e condotta da me! Ovviamente in collaborazione con autori, ma qualcosa che mi rappresenta tanto da donare alla televisione italiana.

Grazie a Emanuela Tittocchia e il nostro in bocca al lupo da parte di tutta la redazione per il debutto di Zoro!

Su Francesco Russo

Francesco Russo, giornalista e direttore del quotidiano "La Gazzetta dello Spettacolo", comunicatore digitale ed ufficio stampa di eventi e VIP.

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