Si terrà a La Feltrinelli di Piazza dei Martiri a Napoli, la presentazione di Sara Tramma per il suo primo lavoro solista che prende il nome di NapoliEvolution.
NapoliEvolution
L’album ha nel titolo la fotografia del Tramma-pensiero, mediterraneo e meticcio allo stesso tempo, a cavallo tra le influenze folk dell’esperienza dell’artista con i Musicanova di Eugenio Bennato ed il pop d’autore, con attenzione alle sonorità del mondo.
Nato dalla collaborazione con Nando Misuraca, produttore e fondatore dell’etichetta indipendente Suono Libero Music, è una miscellanea tra il passato ed il presente, dieci tracce che parte da Napoli per raccontare i Sud di tutto il mondo, mescolando il sacro e profano insiti nell’anima più profonda dell’artista.
Sara Tramma in carriera può vantare numerose collaborazioni eccellenti. Tra queste, al già citato Bennato, si annoverano Massimo Ranieri, il Maestro Roberto De Simone ed il compianto Carlo D’Angiò, che con Bennato fondò proprio il progetto con cui la cantante è stata lanciata : “Nasco come cantante folk, il mio percorso musicale mi ha portato a mescolare il mio stile con quello di tanti altri bravissimi artisti con cui ho collaborato. Questo album e le sue canzoni sarà figlio di quel percorso d’evoluzione che da interprete mi ha portato ad essere autrice di me stessa”.
Tanti i professionisti che hanno preso parte, arricchendo il progeto dal punto di vista musicale. Tra questi, in ordine sparso: Edo Puccini, Peppe Fiscale, Roberto Giangrande, Vincenzo Palumbo, Corrado Calignano, Francesco Corato. L’album è disponibile su formato CD in tutti i negozi sul territorio nazionale, ed in oltre 240 store mondiale grazie alla distribuzione di Halidon.
Il singolo di lancio è “Popolo Anarchico”, brano dedicato ai migranti che l’artista spiega così: “Camminando per le strade di Napoli possiamo notare che la popolazione non è la stessa di venti anni fa. C’è una mescolanza di colori tradizioni sapori: gli scugnizzi napoletani si mischiano ad altre etnie e questa situazione è una realtà non un fenomeno circoscritto”. Poi continua, con gli occhi velati di tristezza: “E’ una triste vicenda ed io ho voluto raccontarla. Pensavo ai barconi di migranti che giungono sulle nostre coste in cerca di una nuova vita”. Il brano, dal sound meticcio curato sempre da Misuraca con il basso di Corrado Calignano e le chitarre di Vincenzo Palumbo in grande evidenza, come racconta la stessa cantautrice: “La contaminazione musicale è africana, con ritmi e cori tipici di quella cultura e rispecchia le sonorità del sud del mondo di cui la mia Napoli fa parte”.
E conclude così il suo pensiero sull’esigenza di parlare di questo argomento : “Tutti noi siamo migranti, tutti noi abbiamo pensato almeno una volta nella vita di essere altrove, di viaggiare e di volare con la fantasia verso mete sconosciute. Loro sono costretti a fuggire dalla fame e dalla guerra, ma tutti noi abbiamo nella realtà un cuore migrante”.
Durante l’evento, la carismatica cantautrice partenopea eseguirà alcuni estratti del progetto e sarà accompagnata al pianoforte da Gennaro Truglio.