Claudia Campagnola
Claudia Campagnola

Claudia Campagnola: il mio anno in tournée

Ritrovare Claudia Campagnola è sempre un piacere, vuoi per la solarità, l’allegria, l’essere sempre schietta, sincera.

L’occasione è legata alla ripresa della tournée de “Trappola per topi”, a “Wild Boys”, al suo futuro..

Ben ritrovata su La Gazzetta dello Spettacolo, Claudia Campagnola. Un’estate, un anno, davvero ‘pieno’, quello che stai vivendo, che ti ha visto impegnata per lo più protagonista in teatro con “Trappola Per Topi”, in prima battuta, e successivamente con “Wild Boys”. Qual è il tuo bilancio a riguardo?

Ben ritrovati! È stato un anno, teatralmente parlando, davvero molto proficuo, gioioso e pieno di creatività. “Trappola per topi” ci ha regalato grandi successi, grazie ai quali nasce questa seconda tournée che ci vedrà in giro per tutta Italia da novembre a marzo. È stata poi la volta di “Wild Boys” che ci ha regalato un’estate piena di colori e di soddisfazioni. Non potevo desiderare di meglio!

A proposito di “Trappola per Topi”, spettacolo che si rifà ad una delle opere di Agatha Christie, da questo novembre abbiamo avuto modo di ritrovare la tua Mollie per una seconda tranche di date in giro per l’Italia. Novità circa lo spettacolo, voglia di ritrovare i colleghi?

Non vedevo l’ora di ripartire! Abbiamo debuttato il 4 novembre al Teatro degli Industri di Grosseto. Avevo, poco tempo prima, già avuto modo di ritrovare i miei colleghi dal momento in cui ci sono due sostituzioni all’interno del cast. Sono felice di aver avuto modo di riportare la mia Mollie in tournée.

Leggo spesso, dai social, del tuo entusiasmo nel preparare la valigia per poter affrontare sempre nuove avventure. Quanta felicità vi è, dunque, nell’affrontare una vita sempre in movimento, distante per lunghi periodi dai propri cari, da ogni forma di ‘normalità’?

Per natura ‘fuggo dalla quotidianità’, perchè per me affrontare nuove avventure in movimento è salvifico, stimolante. Io e la noia non siamo affatto grandi amiche! Ho bisogno di sentirmi viva, di viaggiare per lavoro, perché il viaggio è soprattutto un qualcosa di interiore. Le cose importanti rimangono lì, ti aspettano, soltanto quello che non si ritrova vuol dire che non doveva appartenere più alla tua vita. Sono molto presente come donna, figlia, sorella, amica ed anche come compagna. Credo sia necessario anche viversi la lontananza, però, per riconfermare ogni volta l’amore in maniera autentica e spontanea.

Claudia Campagnola, con quali colleghi e registi vorresti poter affrontare una nuova esperienza, che si parli di cinema o teatro?

Intanto mi concentro sul presente e mi ritengo molto fortunata. Quest’anno la vita mi ha regalato tanto, così come i colleghi di avventura, partendo proprio da “Trappola per topi”. Giorgio Gallione e Norma Martelli, rispettivamente il regista di “Trappola per topi” e di “The Wild Boys”, sono stati per me fonte di ispirazione e crescita. Desidero che la mia carriera prosegua in questa direzione con incontri artistici importanti, capaci di farmi crescere sempre più.

Quanti sogni caratterizzano ancora il tuo percorso artistico e personale?

I sogni caratterizzano da sempre la mia vita e così continuerà ad essere.

Hai mai pensato di mettere in scena uno spettacolo che possa rappresentarti al meglio, qualcosa di ‘tuo’, con i colleghi più cari?

Questo è già accaduto in passato. Lo stesso “Wild Boys”, ad esempio, nasce da un mio desiderio personale, scritto poi da Paolo Logli.

Cosa bolle in pentola per il futuro, se puoi anticiparci altro a riguardo Claudia Campagnola?

Fino a marzo sarò impegnata con “Trappola per topi” ma vi sarà poi altro di cui al momento non posso anticipare nulla. Mi piacerebbe affrontare nuovamente una commedia musicale e quindi sperimentarmi anche nel canto. Restiamo in contatto perché presto ci saranno delle novità…

Su Alessia Giallonardo

Nasco a Benevento, nel 1986. testarda a più non posso, perché Toro. Amo la fotografia sin da quando ero piccola e devo questa passione a mio padre. Stesso discorso per la scrittura, per ogni singola sfumatura di un racconto, di un vissuto, di uno storico incontro.

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