Gabriele Ciampi: evoluzione minimalista musicale

Gabriele Ciampi presenta per la prima volta in Italia, il prossimo 21 Dicembre all’Auditorium Parco della Musica di Roma, il suo spettacolo The Minimalist Evolution. Il talentuoso pianista, compositore e direttore d’orchestra romano, reduce dal successo ottenuto dallo showcase in cui ha presentato dal vivo alcuni pezzi del suo più recente cd The Minimalist Evolution, si esibirà insieme alla sua CentOrchestra mettendo in scena uno spettacolo completo ed impegnativo, ma di grande qualità…

Gabriele, lo scorso 27 novembre hai presentato a Roma il tuo nuovo album The Minimalist Evolution. Come è andata la serata?
e’ stato uno showcase per la stampa e non solo e ne sono stato davvero orgoglioso perchè la sala era piena di gente. Tra l’altro, vivendo all’estero, questa è stata la prima prensentazione ufficiale che abbiamo fatto in Italia del mio cd e si sa, purtroppo nel nostro paese proporre cose nuove è difficile. Comunque mi sembra ci sia stata molta curiosità e tutto è riuscito bene.

Il 21 dicembre ti esibirai all’auditorium Parco Della Musica di Roma con la tua CentOrchestra…
Quella sarà una cosa diversa dallo showcase. si tratterà infatti di un vero e proprio spettacolo con un’orchestra, coreografie di Paola Iorio e la voce narrante di Carmela Colaninno. Insomma metteremo in scena tre arti diverse. E’ stato difficile preparare i musicisti per questo spettacolo la cui esecuzione è tutta in crescendo. Ci sono poi le interruzioni per la recitazione quindi in questi casi la cosa più importante è riuscire a mantenere la concentrazione.

spiegaci il titolo dello spettacolo e del tuo nuovo cd The Minimalist Evolution…
In effetti il titolo potrebbe un pò confondere perchè si potrebbe pensare subito ad un disco minimalista ovvero in quel linguaggio musicale che tende a ripetere una melodia all’infinito. Effettivamente la mia musica ha preso spunto dal periodo post minimalista ma ciò che la contradidstingue è che risulta semplice all’ascolto ma in realtà è piuttosto complessa nelle sue armonie. per me, comunque, la cosa più importante è che la musica, che è un linguaggio universale abbia l’immediatezza, sappia trasmettere emozioni tra chi la esegue e il pubblico che ascolta.

Come definiresti il tuo stile musicale?
Io compongo musica contemporanea e la musica che fai oggi d’altro canto è tutta contemporanea, solo dopo si vedrà se riuscirà a resistere nel tempo. Certo, il mio modo di fare musica appartiene anche al classico, ai classicismi del passato, in particolare al romanticismo russo che mi piace molto.

Essendo molto giovane hai mai pensato di fare un’incursione nel rock?
No, perchè io faccio una grossa distinzione tra ciò che è commerciale e ciò che è artistico. Anche le canzoni sono una forma d’arte ma io credo che un musicista debba creare solo quello che sente dentro e che vuole comunicare fuori.Snaturare il mio modo di eprimere a fini commerciali non avrebbe senso. Io voglio fare bene nel mio campo dove ho competenze specifiche prima di pensare di invadere quello degli altri.

Quali sono i tuoi progetti professionali per il futuro?
A febbraio prossimo terrò un concerto a New York dove celebrerò anche il riconoscimento che ho ottenuto di recente  Primi Dieci Under 40 conferito ai dieci italiani sotto ai quaranta anni più famosi negli Stati Uniti. Poi in estate ci sarà un tour in Italia e quindi a dicembre 2015 il lancio del mio nuovo cd.

Su Susanna Marinelli

Giornalista pubblicista, ha scritto tra le altre per le riviste Cioè, Debby, Ragazza Moderna, Vip, Eva 3000, Grand Hotel, Gossip, Tutto, Nuovissimo...Ha partecipato come ospite a varie trasmissioni tv tra cui La Vita in Diretta e in radio per Radio2Rai.