M. Cilento dal 1780 è noto per la sua storia di cultura, tradizione sartoriale e passione. Recente è la notizia della nuova sede della Maison Cilento per rendere viva la presenza di questo brand.
La famiglia Cilento è l’orgoglio di Napoli perché simbolo di eccellenza partenopea nel mondo, il segno della qualità e della tradizione sartoriale che viene mantenuta ancora oggi nonostante tutto.
Fondata nel 1780 la ditta “M. Cilento e F.llo”, fornitore dei Borbone e dei Savoia, vede da ben otto generazioni questa famiglia come una delle rappresentanti dell’alta sartoria napoletana, dove i prodotti in esclusiva per l’uomo sono confezionati a mano con tessuti pregiati ed eleganti, quegli stessi tessuti e filati naturali come lino, cotone e canapa che furono determinanti per lo sviluppo economico all’epoca del Regno delle due Sicilie.
Abiti, camicie e cravatte sono realizzati a mano da sarti esperti mantenendo vivi i canoni tradizionali dello stile partenopeo, mentre i capi già confezionati sono comunque made in Naples o al massimo Made in Italy.
La cura del cliente riguarda ogni minimo dettaglio del suo look: c’è una vasta gamma di articoli di pelletteria, borsoni da viaggio, porta abiti, borse da lavoro e tanti altri prodotti tutti creati con pregiati pellami; non mancano preziosi profumi ed ombrelli, cinture in struzzo e coccodrillo, senza dimenticare la calzoleria fatta a mano che è un altro fiore all’occhiello della ditta con oltre 40 tipi di diversi pellami tra i quali persino quello di elefante, oltre alle calzature confezionate di notevole pregio.
La maison guidata oggi da Ugo Cilento si è presentata dopo un paio di anni di lavori in una veste nuova: abbandonata dopo 200 anni la storica sede di via Medina non di proprietà, una nuova e definitiva location nella zona Chiaia, accanto a Villa Pignatelli, ora accoglie clienti napoletani, italiani e stranieri.
In realtà due locali attigui: uno dedicato a cravatte e accessori, uno dedicato all’abbigliamento.
Non un semplice showroom ma una porta temporale in un passato che grazie ad Ugo Cilento non smette di rivivere, e non mi riferisco solo all’alto livello qualitativo dei suoi prodotto rimasto intatto nonostante la produzione di massa che fuori impera prepotente, ma anche e soprattutto alla ricchezza degli arredi del Sei/Sette ed Ottocento.
Un vero salotto-museo curato minuziosamente: mattonelle Giustiniane, parquet recuperato e riattato, la statua di uno scugnizzo di bronzo, tutti pezzi del ‘700, parti di biliardi intarsiati dell’800 recuperati e divenuti inusuali mensole per l’esposizione dei prodotti, specchiere liberty e lampadari di vetro di Murano, antichi strumenti di sartoria, stand in ottone anch’essi dell’800, antiche casse che nel 1920/30 servivano a trasportare preziosi lini Irlandesi, raccolte di biglietti da visita di tutta la nobiltà italiana che ha amato lo stile Cilento acquistandone i prodotti, un antico paravento/specchio di sartoria, porte ognuna diversa, dipinte, lavorate, intarsiate sempre e comunque preziose.
Tutte queste pregiatezze sono in parte derivanti del negozio di via Medina ed in parte della collezione di famiglia, non a caso divenuto patrimonio da tutelare secondo legge 42/2004.
Sarebbe stato più semplice andare via da Napoli, magari per una più internazionale Milano, ma Ugo Cilento ha deciso di rimanere e di mostrare con fierezza la bellezza delle sue radici, affrontando la difficoltà di cercare una nuova “casa” consona per la storica ditta e trovando restauratori all’altezza delle opere da curare.
Tutta questa fatica meritava un’inaugurazione importante così per 7 giorni consecutivi le porte della Maison Cilento sono rimaste aperte dal mattino presto fino a sera per accogliere clienti vecchi e nuovi accompagnati dalle coccole degli chef di Palazzo Caracciolo.
Servizio a cura di Annalaura Gaudino