Selene Calloni Williams presenta Daimon
Selene Calloni Williams presenta Daimon

Daimon, di Selene Calloni Williams

In questa intervista, ospite la scrittrice Selene Calloni Williams, che ci presenta il suo libro dal titolo: Daimon.

Quest’opera racconta 8 miti e attraverso la loro narrazione, la reinterpretazione del ruolo dei protagonisti nei miti greci. Un viaggio che aiuta il lettore a scoprire qual è il suo Daimon: ovvero, lo spirito guida della sua vita, il fine dell’esistenza. Ciascuno di noi infatti mette sulla scena della vita un mito e ciascuno di noi si risolve, si riscatta, si libera quando “vede” il mito che sta vivendo e, iniziando a dialogare con il proprio Daimon, si fa co-creatore del proprio destino, cessando di esserne vittima.

La incontriamo per la nostra rubrica “Libri e Scrittori“, e il libro è disponibile qui:

Selene Calloni Williams benvenuta su “La Gazzetta dello Spettacolo”: ci parli del suo libro Daimon. Ognuno di noi, è o ha un Daimon?

Il daimon è il nostro spirito guida. Nel raccontare il mito di Er, Platone ci suggerisce l’idea che, prima di venire al mondo, ciascuno di noi ha la possibilità di scegliere una “grande imago”, un disegno, che poi dovrà realizzare nel corso della vita. Nel momento in cui entriamo nella matrice, nell’utero materno, noi però dimentichiamo la nostra scelta ed è compito del daimon, che si unisce a noi prima di nascere, di ricordarci la nostra grande immagine, il disegno della nostra vita, il perché siamo giunti sulla Terra. Egli è dunque il custode del nostro destino, e ci sprona a esprimere i nostri talenti, le nostre virtù, per raggiungere il vero Bene, che è Bellezza e Verità. Possiamo quindi dire che il daimon, conoscendo la nostra missione, ci guida sussurrando incessantemente dalle profondità del nostro cuore per consentirne la realizzazione. Il daimon parla per immagini e il suo tono è poetico e mitico. Il daimon è il depositario delle nostre inclinazioni e conosce gli strumenti che ci servono per sfruttarle. Esso fa sentire la sua voce fin da subito, persino nel modo in cui i nostri genitori ci hanno concepito, nel modo in cui siamo venuti al mondo, nei giochi della nostra infanzia, nei sogni onirici e nei nostri desideri e passioni.

Attraverso le piccole e grandi cose che ci accadono – un meraviglioso tramonto, un innamoramento, ma anche una malattia, un tradimento, il volo di un uccello che attraversa il nostro spazio visivo – possiamo sentire la voce del daimon. Il mito narra l’origine dee cose, ci racconta della prima volta in cui qualcosa si è manifestato nel Mondo. Esso ci parla di un tempo delle origini, che non deve essere considerato come un tempo passato, ma come un eterno presente. Il racconto del mito, infatti, porta con sé tutta l forza del potere creativo della poesia, che è anche poiesi, creazione dell’anima, Attraverso le narrazioni archetipiche, conosciamo una possibilità che può sempre accadere. Ed è proprio la psicologia archetipica e la visione immaginale che utilizzo nel libro “Daimon” per sprigionare dal racconto dei miti tutto il loro potere di guarigione e di elevazione. Ascoltare o leggere il mito di Arianna e Minosse, per esempio, significa appropriarsi del codice per decifrare e risolvere l’esperienza del tradimento. Grazie a essi, comprendiamo il tradimento, sia quello compiuto, sia quello subito, e capiamo come attraversare l’esperienza in modo vincente.

Il mito di Antigone ci fornisce gli elementi per cogliere le ragioni profonde dei nostri fallimenti e del nostro vittimismo, in modo da superarle e non fallire più, non essere più vittime. Il mito di Perseo ci dà la possibilità di partire da un rifiuto o da un abbandono e andare a conquistarci il superpotere dell’invisibilità. La lettura del mito di Cassandra ci aiuta a vincere il dubbio, a vivere le esperienze fino in fondo, esorcizzando la paura tramite l’emozione. Orfeo è il maestro che, attraverso il processo della separazione, ci conduce all’unione vera.

Leggere il mito di Medea in chiave immaginale vuole dire non sperimentare mai più la tristezza, non come un evento capace di renderci vittime e di schiacciarci. Nel mito di Medea ci sono gli strumenti per trasformare rabbia e tristezza in forze e potenti alleate. Prometeo ci offre un grande sostegno per smettere di auto boicottarci e liberarci dai sensi di colpa. La storia di Agamennone ci mostra da vicino gli effetti di una prospettiva patricentrica non mediata dall’anima, che viene sacrificata in nome del potere. Riconoscerli quando si presentano nel nostro mondo e nelle nostre vite è fondamentale per superarli. Arianna, Antigone, Perseo, Cassandra, Orfeo, Medea, Prometeo, Agamennone sono gli otto miti contenuti in questo libro: leggerli è un viaggio per prendersi cura dell’anima. Raccontano libro questi miti con il fascino avvincente della prima persona, poi narro la storia vera di qualcuno che, attraverso la conoscenza del mito, ha potuto superare un problema o risolvere un disagio. Ed infine propongo per ogni mito un breve rituale meditativo (OMI, One Minute Immersion) attraverso il quale chiunque senta battere nel proprio cuore e nella propria vita quel mito può conoscersi e, conoscendosi, divenire co-creatore del proprio destino insieme agli dei.

Selene Calloni Williams cosa scopriranno i lettori, dopo aver letto il libro?

Ciascuno di noi mette sulla scena della vita un mito e ciascuno di noi si risolve, si riscatta, si libera, quando “vede” il mito che sta vivendo e, iniziando a dialogare con il proprio daimon, si fa co-creatore del proprio destino, cessando di esserne vittima. La lettura del libro “Daimon” consente al lettore proprio questa grande avventura di guarigione attraverso il mito. Noi siamo mito, siamo narrazione, perciò quello che ci accade dipende strettamente da come ci narriamo gli archetipi, cioè le forme originarie delle nostre esperienze. La cultura di massa ci suggerisce una interpretazione moralistica che è finalizzata al controllo, alla governabilità, misurabilità e prevedibilità degli individui. Possiamo addirittura dire che esistono due forme del mito: quella sociale, che è moralistica e quella naturale, che è estetica. Rileggere i miti in chiave estetica – cosa che faccio nel libro “Daimon” – è una vera e propria operazione di psicologia archetipica-immaginale che ci libera dal peso di non essere mai abbastanza e ci permette di trovare proprio nelle nostre imperfezioni, insicurezze, fragilità e mancanze le nostre migliori possibilità. Tutti coloro che vogliono sentirsi sollevati dal peso della vita e, nello stesso tempo, portare avanti sfide importanti posso trovare in questo libro un potente alleato.

Sogni nel cassetto di Selene Calloni Williams?

Insieme a dei cari amici artisti, attori e musicisti, abbiamo pensato di portare il libro “Daimon” in teatro. “Daimon, lo spettacolo” ha debuttato in Svizzera lo scorso giugno al Teatro Sociale di Bellinzona. Il successo di pubblico e critica è stato così forte che abbiamo deciso di replicare lo spettacolo in altre date presso altri teatri nelle principali città di lingua italiana. Ci siamo divertiti molto e per me è stato bellissimo anche avere la possibilità di essere fisicamente vicina ai miei lettori, di guardarli negli occhi e abbracciarli per il firma-copie a fine spettacolo.

Su Sara Morandi

Insegnante per vocazione, giornalista per passione. Amo il teatro perché incarna le emozioni viventi delle nostre anime. Ho sempre scritto di spettacolo e questo mi ha reso felice e mi rende tuttora. Divoro libri e il mio sogno sarebbe quello di scrivere un romanzo.

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