Bel canto al Castello

Bel canto al castello al Maschio Angioino

L’Associazione Culturale Noi per Napoli per il format ‘Luoghi Storici e Musica’ con il Patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli per il ‘Maggio dei Monumenti’ presenta presso lo Storico Castello del Maschio Angioino di Napoli il recital Bel canto al castello con il soprano Olga De Maio, il tenore Luca Lupoli, il tenore Lucio Lupoli, il pianista Nataliya Apolenskaja, note storiche del giornalista Giuseppe Giorgio.

Il binomio Napoli e musica evoca immediatamente l’inestimabile patrimonio della grande canzone napoletana che, attraverso i suoi “topoi” letterari e la sensualità delle sue melodie, ha contribuito a rendere celebre nel mondo la città partenopea.

Bel canto al Castello

Bel canto al castello si inserisce nell’ambito delle iniziative dedicate alle celebrazioni del clima culturale del settecentesco Illuminismo napoletano in cui il grande giurista Gaetano Filangieri (1753-1788) elaborò la celebre teoria del “Diritto alla felicità” come base per la realizzazione dello sviluppo socio – economico degli Stati, della pace e della “pubblica felicità”.

Il recital lirico è dedicato al repertorio del Bel Canto napoletano ed italiano che, qualificandosi sempre più come Patrimonio dell’UNESCO e come uno di quei valori ed ideali ispiratori che dalla civiltà musicale del ‘700 della rinomata scuola di Pergolesi, Paisiello, Cimarosa, Scarlatti, arriva fino all’epoca tardottocentesca, primo Novecento della Belle Époque, con le più belle romanze da Salotto, i duetti, le pagine immortali dell’operetta e dell’opera che ebbe tanta eco e risonanza con i riferimenti e radici nella tradizione culturale cittadina della canzone classica napoletana.

La città della Sirena Partenope, il canto, la musica erano evidentemente nel codice genetico sin dalla sua origine mitologica, tanto che dal XVI secolo in poi Napoli è un punto di riferimento in Europa per lo sviluppo dell’arte musicale e del Bel Canto con l’istituzione di ben quattro Conservatori e la fioritura di molteplici teatri.

“Musica piena di sole” fu definita quella del musicista Cimarosa, icastica immagine di quella che era la vitalità, la soavità delle melodie che esprimevano il sole di Napoli e del meridione italiano, quella che, indiscutibilmente ed inequivocabilmente, si definiva come una delle capitali mondiali della musica dall’epoca aurea della settecentesca scuola napoletana, che esaurì la sua forza propulsiva soltanto ai primi del Novecento, imponendosi, quindi, come una delle più longeve nella storia musicale d’Italia.

Valga l’esempio dell’universalità della canzone ‘O sole mio per testimoniare il successo planetario delle melodie napoletane, amate ed interpretate dai più grandi cantanti lirici della storia, in primis quell’Enrico Caruso nei confronti del quale la sua città natale fu ingiustamente avara di successi.

Bel canto al castello avrà inizio alle ore 17:30, la visita guidata delle aree accessibili del Maschio Angioino curata dalle guide dell’Associazione Vivere Napoli e, dalle ore 18:30, il Concerto presso la Loggia dei Baroni e una degustazione di vini curata dall’azienda Vitivinicola “Iovino” Montespina.

È richiesto un contributo di partecipazione di €15,00, finalizzato anche a contribuire alla fornitura di generi di prima necessità alla Mensa dei senzatetto di Piazza del Gesù di Napoli.

Su Silvana De Dominicis

Vice direttore di La Gazzetta dello Spettacolo, amante degli animali, la natura e la cucina veg. Umiltà e sensibilità sono nel contempo i miei pregi e difetti.

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